00|| the beginning.

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Un anno prima.


Era appena l'alba quando le porte del Complesso vennero fatte saltare.
Il sole tingeva il cielo di sfumature aranciate e faceva scivolare i suoi raggi tiepidi e pigri sugli alberi che circondavano la struttura; un ritratto di pura pace, se non fosse stato per il rumore delle armi che venivano caricate, delle portiere sbattute e degli uomini, che si muovevano all'unisono sul prato verde e ben curato.
Quando le porte crollarono sul pavimento, il rumore dell'urto si propagò per l'intera struttura e si riversò all'esterno, facendo volar via gli uccellini, spaventati.
I soldati penetrarono a squadre di cinque, le armi puntate davanti al loro viso, e si dispersero per la struttura: un gruppo su per le scale, un altro giù nelle palestre, un altro ancora che raggiungeva il soggiorno.
Ma per quanto cercassero, e ascoltassero tendendo le orecchie, i soli rumori udibili erano quelli procurati da loro stessi.
Il Complesso sembrava abbandonato, eppure non poteva essere possibile... i suoi abitati non erano a conoscenza del loro arrivo.
Spalancarono porte, misero sotto-sopra camere, cercarono in terrazza e nei sotterranei, ma non c'era nessuno ad attenderli.
Fuori, in attesa, il Segretario Ross si tormentava le mani, trepidante.
Faceva scivolare lo sguardo su quell'imponente struttura che aveva davanti e dentro di lui si succedevano un tripudio di emozioni, nessuna delle quali era ammirazione.
Incrociò le braccia al petto, la giacca blu notte si tese sulle sue spalle, e con un sopracciglio inarcato lanciò uno sguardo alla pista d'atterraggio e al deposito in cui erano tenuti i Quinjet. Si voltò a guardare i suoi uomini.
«Voglio che una squadra controlli anche il deposito, rivoltatelo da cima a fondo.» ordinò, per poi voltarsi verso la sinistra del Complesso, dove si trovava il garage. «E anche il Garage, voglio sapere se manca qualche auto.» aggiunse, indicando la struttura.
Gli uomini si divisero in altri due gruppi, entrambi da cinque, e si diressero dove lui aveva ordinato, senza discutere.
«Perché ci mettono tanto?» domandò, dopo un po', Ross, rivolto al comandante. Quest'ultimo si voltò verso di lui, in mano una radio accesa, gli occhi leggermente spalancati per ciò che gli era stato appena comunicato; il suo sguardo, poi, fu attirato da qualcos'altro: le squadre si ritiravano, uscendo dalla struttura principale con le armi calate, uno dietro l'altra.
«Che succede?» esclamò Ross, sull'orlo di una crisi di nervi; temeva una resistenza, e non era del tutto sicuro di poterla fronteggiare.
Uno degli uomini si avvicinò al comandante, timoroso, e gli allungò un foglio rettangolare, che l'uomo afferrò con un sopracciglio inarcato. «La struttura è vuota, signore. Non c'è nessuno all'interno, nessun effetto personale, niente di niente. Abbiamo trovato soltanto questo, poggiato sul ripiano della cucina, e credo lei debba leggerlo.» spiegò il soldato, congedandosi poi con un gesto del capo.
Il Comandante si rigirò il foglio tra le mani e poi, dopo avergli lanciato una veloce occhiata, lo allungò a Ross; quest'ultimo lo afferrò con un gesto di stizza e incomprensione.
Quando abbassò lo sguardo sul foglio, però, tutto gli fu più chiaro.
«Maledizione!» gridò, lanciando via il rettangolo di cartoncino che gli era stato recapitato. Quello fendette l'aria per un po' e poi, con movimenti ondulatori, si adagiò sull'erba calpestata ma ancora verde, seppur macchiata di terra.
Scritte con grafia elegante, soltanto due parole erano state incise sopra, esattamente al centro:

Troppo Tardi.



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──author's space:

Eccoci qui, con questa nuova avventura. 
Come potete ben vedere,
il mio amore per le introduzioni calme e chiare è rimasto, lol. 
Comunque, so che come Prologo non è dei più chiari,
ma sapete bene che più andrete avanti,
più le cose diventeranno limpide.
Non so ancora con quale regolarità aggiornerò,
ma per adesso posso dirvi che sono ispirata
 e che il primo capitolo arriverà presto. 
Infatti, vi chiedo di tenervi pronte/i
perché ci saranno delle novità
che potrebbero farvi storcere il naso,
o forse potrebbero piacervi, chissà. 

A presto, 

lily♥



Survivor. |Bucky Barnes Fanfiction.Where stories live. Discover now