Capitolo 15

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Sunshine pov

Non riesco ancora a credere che siamo riusciti nel nostro intento, prendiamo informazioni, salviamo i nostri genitori e torniamo a casa.

L'ascensore arriva all'ultimo piano con un "din" finale, facendo aprire lentamente le porte.

Siamo tutti fermi davanti all'entrata, leggermente spaventati.

"Quindi... stiamo per farlo veramente?" Chiede Grey, giocando con le dita, lo fa spesso quando è preoccupato o in ansia.

"Ormai non possiamo più tirarci indietro, insomma, stiamo per scoprire tante cose che ci sono state nascoste. Coraggio, andiamo." Dico, non che io sia molto coraggiosa, ma siamo un gruppo e dobbiamo sostenerci a vicenda, qualunque sia la difficoltà.

Faccio un passo in avanti e per poco non mi metto ad urlare per lo spavento. Il pavimento fluttua, di conseguenza si abbassa leggermente quando ci si passa sopra.

Una mano mi afferra per la spalla sinistra, impedendomi di cadere. Mi giro e vedo Scarlett, con uno sguardo leggermente preoccupato. Le sorrido, in modo da farle capire che va tutto bene e continuo lentamente ad avanzare, sbilanciandomi qualche volta.

"State attenti, il pavimento non è molto sicuro" dico, seguita dai miei amici.

"Ce ne siamo accorti" ridacchia la rossa, avvicinandosi a me.

"Grazie per prima" sussurro.

"Penso che nessuno avrebbe voluto che tu cadessi" disse, sorridendo appena.

Arriviamo davanti a un entrata in marmo, dove si estende un corridoio pieno di alberi di frutta, strumenti musicali e spiriti che corrono molto velocemente, andando in una stanza poco più avanti con vassoi pieni di cibo, per poi tornare nella sala a riempire nuovamente i vassoi.

"Probabilmente nell'altra stanza ci saranno gli Dei" intuisce sottovoce Damian.

"Ma ci sono queste ancelle-spiriti che continuano ad andare da una parte all'altra, ci faremo scoprire." Continua la rossa, seguendo con gli occhi le ancelle.

"Possiamo usare la lingua ammaliatrice di Damian?" Chiedo, anche se mi rendo conto quasi subito della domanda stupida che ho fatto.

"Con quel mortale ha funzionato, ma mi sono dovuto sforzare davvero tanto. Immagina con tutti questi esseri." Spiega Damian.

"In fondo però... anche se non siamo semidei veri e propri, abbiamo un leggero odore divino, no? Certo, non forte, ma almeno un po'." Dico, girandomi verso i miei compagni di squadra.

"Effettivamente si" riflette Grey.

"In caso atteniamoci al piano B" dice Scarlett, sistemandosi il giubbotto di pelle.

"Ovvero?" Chiede Damian.

"Scappare verso gli dei" risponde la rossa, con un leggero sorriso stampato in faccia.

"Ok, ora con calma entriamo" dico, prendendo un grosso respiro e dopo alcuni secondi, girarmi e fare piccoli passi verso la nostra destinazione.

Le ancelle sembrano non notarci, sono troppo indaffarate a riempire gli enormi vassoi dorati con frutta e carne.

"Per ora va tutto bene" sussurra Damian.

Siamo a ormai pochi metri dal raggiungere gli dei, quando un'ancella ci fissa.

"Avete un appuntamento?" Ci chiede, con una voce così sottile che sembra abbia sussurrato.

"Emh... s-si...?" Sono proprio una frana a mentire.

"Gli dei sono in pausa, non ricevono a quest'ora" ci informa l'ancella, unendo le mani e guardandoci più intensamente.

"Siamo in anticipo" taglia corto Scarlett, provando a superare lo spirito, che però si mette davanti alla nostra strada. Piano A e piano B falliti, probabilmente questi spiriti non sentono il nostro odore, o semplicemente ne abbiamo davvero poco.

"Mi dispiace ma non posso farvi passare, aspettate che la pausa finisca" l'ancella sta iniziando a scaldarsi un po'.

"Abbiamo fretta, chiuda un occhio per una volta, faccia finta di non averci visto" prova a convincerla Damian, forse sta usando la lingua ammaliatrice.

L'ancella rimane impassibile, continuando a mettersi davanti a noi.

Scarlett inizia a stancarsi di quel comportamento, la sua espressione è parecchio irritata. Non vorrei facesse fuori lo spirito.

"Dobbiamo. Passare" scandisce le parole la rossa, facendo girare la mano attorno al suo pugnale.

Le afferro la mano, la stringo a me e la tengo ferma, l'ultima cosa che ci serve è il cadavere di una povera ancella, per quanto possa essere fastidiosa e legata alle regole.

Scarlett, rigida inizialmente, distende i muscoli e prova a calmarsi, mentre Damian e Grey cercano di convincere lo spirito.

"Non ho fatto tutta questa strada per essere fermata da uno spirito" mi sussurra all'orecchio Scar, stringendo di più la mia mano.

"Vedrai che riusciremo a convincerla, non sembra troppo-" mentre rispondo a Scarlett, una folata di vento ci colpisce in pieno, portandoci vicino all'ascensore.

Alzo la testa e vedo l'ancella di prima molto lontana da noi, con una mano tesa. La abbassa lentamente e sospira, riempiendo un altro vassoio.

"Oh no, si è cacciata in un mare di guai" Scarlett si alza e a grandi passi ritorna verso l'ancella. La seguo il più velocemente possibile, inciampando varie volte nel pavimento-fluttuante, ma raggiungendo la rossa.

"Scarlett, ferma" dico seriamente, afferrandola per una spalla.

"Se facciamo qualcosa di sbagliato adesso, come stordire un'ancella, gli dei non ci accoglieranno mai. Quindi, facciamo ragionare quello spirito o aspettiamo che la pausa finisca." spiego poi.

Scarlett lancia un'ultima occhiata allo spirito, poi guarda me.

"Vorrei solo finire la missione il prima possibile. E un esserino del genere che tenta di ostacolarmi mi da su i nervi." Spiega la rossa.

Nel frattempo, Damian e Grey ci raggiungono.

"Come possiamo convincerla?" Chiede Grey.

"Possiamo solo continuare a provare" dico, ritornando verso la sala di prima.

"Ancora voi?" Dice l'ancella, guardandoci uno per uno.

"Come vi ho già detto non-" lo spirito viene interrotto da una voce profonda, proveniente dall'altra stanza.

"Ti prego Susan, lasciali passare, le loro voci mi stanno facendo venire il mal di testa" dice quello che sembra essere un Dio.

L'ancella tremante ci fa passare, farfugliando un "accomodatevi".

"Ringrazio chiunque abbia ammutolito Susan" sorride Scarlett.

Attraversiamo lentamente l'entrata, dove due portoni fatti di marmo con rifiniture in oro e bronzo celeste si aprono leggermente di più rispetto al poco spazio che serviva a far passare gli spiriti.

Entriamo e rimango a bocca aperta.

Spazio autrice🌰

Io: *risata malefica* quanto è bella la suspance?

Cervello: poco più di te.

Io: è un insulto?

Cervello: *facepalm*

Tralasciando il disagio giornaliero, spero che il capitolo vi sia piaciuto, ci vediamo al prossimo!

Bacini tenebrosi 🖤

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