capitolo 4

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Sono seduta su questo divano di pelle talmente grande da toccare tre delle quattro mura di questa stanza e non faccio altro che pensare a come faccia una persona a desiderare qualcuno da prenderlo anche contro la sua volontà.
Senza tenere conto dei sentimenti o del volere dell'altro, ragionando di puro egoismo.
Janus è seduto dalla parte opposta alla mia e continua a massaggiarsi il braccio guardandomi con odio, sono sicura che incanalerà tutta questa sua rabbia per poi sfogarsi con me il prima possibile nell'arena.
Arriva Titus e accende con un tasto del telecomando un enorme proiettore che illumina tutta la quarta parete non occupata dal divano e subito accompagnato dall'inno compare lo stemma di Panem.
<Osservate bene le reazioni e appuntatevi i nomi> ci dice il nostro mentore porgendoci due quadernini e una matita.
<Tutti sono convinti che l'unica parte importante sia l'addestramento fisico ma conoscere i dettagli e le debolezze degli altri tributi può uccidere tanto quanto la lama di un coltello>
Janus sbuffa, oh quanto vorrei piantarla a lui una bella lama in fronte.
Distretto 1
<Gemma Evans> legge una voce e l'inquadratura si sposta subito su una ragazza di circa la mia età , ha i capelli biondi ricci che le ricadono ordinatamente sulle spalle, indossa un vestito rosso sbiadito piuttosto corto e appena sente il suo nome alza subito la mano sorridendo e si dirige verso l'impalcatura.
<Scott Helac>
Il ragazzo che è appena stato chiamato si fa strada tra gli altri che cercano di dargli delle pacche sulle spalle, non sorride, non piange, tiene la sua espressione dura per tutto il tempo, ha i capelli neri tagliati molto corti e sotto la camicia di tela che porta si individuano possenti muscoli.
Arriva sul palco e da la mano in modo apatico a Gemma che invece è su di giri per l'emozione.
<Loro sono gli altri favoriti oltre a voi e quelli del 4> ci informa Titus <anche se la ragazza sembra una svampita non fatevi ingannare, questi tributi si rivelano sempre spietati e senza un briciolo di compassione. Ottimi per una alleanza ma tossici come nemici>
<Non mi allerei mai con qualcuno come loro> intervengo.
<Sono tra i più forti Lexa> mi spiega il mio mentore quasi ferito dalla mia affermazione ma io rimango comunque della mia idea.
Come posso fidarmi di qualcuno che non conosco? È impensabile.
Poi arriviamo noi, mi chiamano e mi accorgo solo adesso che ho tenuto le mani nelle tasche del vestito per tutto il tempo in cui ho percorso la piazza per arrivare dal sindaco.
Appaio davvero tranquilla e non si nota neanche il disgusto che già provavo verso Janus nel momento in cui l'ho visto esultare, e questa è una fortuna perché come ha detto Titus bisogna mostrarsi alleati con quelli del proprio distretto, è una cosa che piace agli abitanti di Capitol.
Quelli del tre, Hailey e Juke, e quelli del quattro, Ray e Saac, se non sbaglio, hanno avuto delle reazioni molto simili alle nostre, nulla di troppo interessante da aver suscitato in me il minimo interesse.
Distretto 5
<Aurora Leandre> annuncia il sindaco e questa piccola ragazzina di circa 12 anni tutta impaurita scoppia in lacrime e molto lentamente raggiunge il palco.
<Claudius Cisra> pronuncia la voce ma non passa neanche un secondo che un ragazzo si offre volontario, corre sul palco e abbraccia la ragazzina.
<Come ti chiami giovanotto?> Chiede il sindaco
<Kevin Leandre> risponde lui
Mi si stringe il cuore a vedere questa scena, quel ragazzino non deve avere più di 14 anni e si è offerto al posto di uno sconosciuto solo per proteggere la sorella.
<Che coglione> commenta Janus e dalla frustrazione affondo le unghie nella pelle del divano, sempre meglio qui che conficcate nella sua faccia, penso.
Distretto 6
Timo e Aster, due gocce d'acqua, entrambi hanno gli occhi castani e i capelli rosso fuoco ma a giudicare dal loro cognome non sono fratelli.
Appunto velocemente i loro nomi sul taccuino scrivendo la loro età vicino a quella di tutti gli altri.
Distretto 7
La telecamera riprende la piazza dall'alto e non posso non notare quanti bambini ci siano tra la folla.
Il sindaco del 7 sorride augura a tutti felici Hunger games e pesca un biglietto.
<Clarke Griffin>
Una ragazza con gli occhi di un blu così elettrico che catturano tutta la luce della scena alza la testa sentendo il sindaco e si irrigidisce.
Poso la matita velocemente senza appuntarmi neanche il suo nome e la osservo.
Indossa un vestito beige che le scivola delicatamente lungo le curve, con un gesto veloce della mano si porta una ciocca dei suoi biondi capelli dietro all'orecchio e si incammina verso il patibolo.
Un'altra scena straziante, un ragazzino che avrà avuto meno di dieci anni inizia a correrle incontro e ad urlare di tornare indietro e non lasciarlo.
Guardando il suo viso si vede che il suo cuore si sta spezzando in quel momento e infatti non cerca neanche di trattenere le lacrime che sgorgano sul suo viso, sembra quasi una cascata quella che sfocia da quegli occhi.
Non trema, è calma, ma piange, e continua a guardare quello che presumo sia il fratello portato via da una donna, probabilmente la madre.
Chiamano l'altro tributo ma non sto ascoltando, continuo a osservarla, il suo sguardo cattivo è fisso davanti a lei e leggo l'odio nel suo volto per coloro che le stanno portando via tutto quello che amava.
Distretto 8
Non ho idea di chi siano.
Distretto 9
Vuoto totale.
Distretto 10
Non sto scrivendo da un pezzo.
Distretto 11
Non sento neanche più i commenti di Titus.
Distretto 12
Vedo solo quegli occhi blu che piangono davanti a me.
Tutto questo è così ingiusto.

THE HUNGER GAMES- ClexaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora