25. "Sei identica a lui, Delilah"

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Garrett mi fa sedere sul dondolo, nel retro del suo giardino. Non ho mai visto questa parte della sua terra, ma è curata come il giardino frontale. Prima mi immaginavo Garrett davanti al computer ore ed ore a cercare perle da dirmi, adesso vedo semplicemente un ragazzo che tiene a me, probabilmente un po' fissato con il giardinaggio e battute strane di rimorchio. Soffio sulla tazza che ho in mano. Mi ha fatto il tè, raccontandomi che ogni volta che stava male da piccolo sua madre glielo preparava. È stato un gesto dolce, spontaneo, che mi ha strappato un sorriso altrettanto sincero. Non abbiamo ancora parlato dell'accaduto, ma credo che oramai l'abbia capito. È quasi ora di pranzo, perché abbiamo passato un po' di tempo a chiacchierare di cose stupide mentre lui mi faceva vedere la casa. È enorme, eppure vive da solo. «Scotta?» Mi chiede, riferito al tè.
Annuisco mentre lui sospira e muove un po' le gambe, in modo da far muovere un altro po' il dondolo. «Lui non ti merita, Deli, lo sai vero?»

Mi giro a guardarlo. Mi sta fissando con un sopracciglio inarcato, credo che non mi abbia mai guardato così seriamente prima di adesso.
Mi chiedo se abbia ragione. Una parte di me è d'accordo con lui, perché Greyson è stato stronzo, e io non ho fatto nulla per ricevere un trattamento del genere da parte sua. Ma infondo non sono stata io a fidarmi di lui? Non sono stata io a innescare la bomba, a chiedergli un appuntamento, a prendergli il viaggio a New York? «Già.»

La sua mano mi accarezza teneramente la guancia. «Sul serio, Deli. Tu sei meravigliosa, sei bella dentro e fuori. Sei altruista, divertente, attraente e ami gli altri incondizionatamente. Se Greyson non lo capisce è lui a perderci, ma tu non dovresti stare male per un idiota come lui.» Per la prima volta credo di vedere Garrett per quello che é: un ragazzo. Un ragazzo attraente, se proprio voglio specificare. Forse mi ha sempre fermato il suo senso di rimorchio, o la brutta fine che ha fatto la mia storia con Jason. Ma adesso che cosa ho da perdere? Greyson ama un'altra e io dovrei circondarmi di persone che mi vogliono bene sul serio. Come Garrett.

«Sono stata una stronza con te.» Mi mordo il labbro, fissando il fumo che esce dalla tazza tra le mie mani. «Mi dispiace, Garrett. Non credo di meritare una persona come te, ci sei sempre stato, in qualche strano modo. Credo di non aver mai apprezzato a pieno gli sforzi che hai fatto per farmi sentire amata... almeno fino ad oggi.» Tutte le sue perle, tutte le volte che l'ho mandato a quel paese quando lui voleva solo dirmi che mi apprezza.

«Puoi fare la stronza quanto vuoi.» Mi lancia un'occhiata. «Io continuerò a dirmi le mie solite frasi. Sempre.» È tutto troppo veloce per capire a pieno. Non so neanche bene perché, so solo che è un'urgenza, come quando si è troppo sotto l'acqua e dopo qualche minuto bisogna respirare l'aria. Poso la tazza di tè sul tavolino di fianco al dondolo e lo guardo per un paio di secondi prima di premere le mie labbra sulle sue. Garrett spalanca gli occhi, ma poi ricambia il bacio, appoggiandomi una mano sulla guancia. Sorrido sulle sue labbra.

Però poi mi viene in mente quando baciavo Greyson. La sensazione è diversa, le labbra di Garrett sono diverse. Io sono diversa. Forse è perché sono ancora ferita, così non cerco di non pensarci e mi concentro su Garrett. Si allontana il necessario per parlare. «Andiamo di sopra?»

Adesso Greyson è solo un ricordo lontano. Sorrido di nuovo. «Va bene.»

* * * *

Quando mi sveglio, la mattina successiva, mi sento stordita. Come se mi fossi ubriacata tutta la notte, ma so di essere lucida. Ci vuole un po' prima che mi ricordi cosa ho fatto e dove sono. Abbasso lo sguardo sul mio corpo nudo e poi giro di poco la testa per trovare un Garrett dormiente e mi rendo conto che non stavo sognando. Anche se lui sta ancora dormendo mi sento a disagio, forse perché non ero così in intimità con qualcuno da anni, così mi copro un altro po' con il lenzuolo. Mi viene da piangere. Ieri sono stata una totale idiota. Non sarei dovuta andare a letto con Garrett, sarei dovuta rimanere al rifugio e affrontare le conseguenze di una rottura.

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