4. "Caso umano di alto livello"

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Purtroppo Ethan vince: anche mio padre adora Greyson, quindi non riesco a convincerlo a prendersela con il mio gemello. L'unica cosa che gli dice é "la prossima volta devi consultare anche tua sorella" e poi si è ritirato nella sua stanza.

Così adesso sto cercando di insegnare a Greyson come badare ai canguri, usando Arya come cavia. Lei sembra quasi sorridermi. É così dolce, l'amore della mia vita!

«Se vedi che due animali, in generale, stanno litigando non metterti mai in mezzo, a meno che ovviamente uno dei due non si sta facendo male. Regola numero due: se non hai tanta confidenza con i canguri non avvicinarti a loro, rimani sempre un po' distante, soprattutto dal capo branco. Se hai il cibo bene, puoi anche accarezzarli, altrimenti non ti conviene.» Sto dicendo, dando alcune leccornie ad Arya.

Secondo Ethan la farò diventare obesa, ma io non la penso così. Arya si muove così tanto che brucia tutte le calorie che prende, quindi è ovvio che devo darle tanto da mangiare se non voglio ritrovarmi con una migliore amica anoressica.

«E di lei che mi dici?» Greyson fa segno verso Arya. «Sembra molto socievole con tutti.»

Non essere gelosa, non essere gelosa, non essere gelo- «Lei è off-limits, Greyson.»
Lui assottiglia un po' gli occhi, studiandomi. Forse si chiede che problemi ho, e forse dovrei dirgli che ne ho tanti.

Ma che si aspetta? Sono pur la gemella di Ethan. Tanto normale non posso essere.
«Se vuoi mia sorella è una psicologa, Delilah. Potrebbe aiutarti.»

Inarco un sopracciglio e lo guardo. È da tutta la mattina che gli sto mostrando qui intorno e questo è l'unico momento dove sembra che ho qualche ruotella fuori posto. «Mi stai dando della pazza?»

Greyson scuote leggermente la testa. È incredibile quanto una persona così attraente possa essere odiosa. Mi conosce da un giorno e si dà il permesso di consigliarmi una psicologa. «No, dico solo che magari parlare con qualcuno di umano non sarebbe male. Ethan mi ha detto il tuo problema, Delilah.»

Apro la bocca, sconvolta, poi la chiudo perché ho paura di ingoiare qualche insetto. Magari un'ape e dovrei pure chiedere al grande Greyson di accompagnarmi all'ospedale.

Alla fine decido di scuotere la testa e non dire niente, perché altrimenti o lo insulto o lo prendo a pugni. Lo conosco da meno di ventiquattro ore e già sono allergica all'aria che respira.

Fortunatamente, alla fine, ieri sono rimasta a casa. Tutti i dipendenti volevano uscire ed eravamo rimasti che ci saremmo sentiti sul gruppo whatsapp che abbiamo tutti insieme, ma nessuno ha scritto. Così io ed i miei libri siamo stati tutto il tempo insieme. Ci mancava Arya per essere il paradiso.

Purtroppo lei non è mai venuta a casa, perché papà non vuole. Io non capisco proprio perché non voglia. Dovrebbe essere onorato che quell'essere così perfetto tocchi con le sue zampe il pavimento di casa nostra, ma lui non capisce.

Continuo a spiegare a Greyson alcune cose dello zoo, anche fuori il recinto dei canguri. Gli mostro i koala, Batuffola e tutti gli altri animali. Gli dico che per il momento non deve fare lui da mangiare ai serpenti, perché è pericoloso.

In realtà no, se lo sai fare. Ma non ho idea se lui ha esperienza o meno, e vorrei evitare di avere una causa in tribunale tra una settimana o due.

Ethan arriva dopo un po' per vedere che non ho combinato niente di strano. «Come sta andando?»

Greyson ed io ci guardiamo per un qualche secondo e lui dice «bene» mentre io «male» contemporaneamente. Non credo che stia andando male sul serio: sta capendo tutto ciò che dico, sembra preparato e anche pronto per lavorare, ma non voglio dargli nessuna soddisfazione. Mi sta antipatico con la A maiuscola.

Son of greyWhere stories live. Discover now