1.8

7 3 13
                                    

soon we'll be again with Carlo
I lived in Canada

Il freddo mi colpì come l'onda di un fiume in piena. Improvvisamente nuvolette di vapore bianco si formarono davanti alla mia bocca a ogni mio respiro e ringraziai mentalmente il fatto che mi trovavo nascosta in un cumolo di bagagli che mi tenevano leggermente al caldo.

"Abbiamo attraversato il confine Mrs Fluffy, presto saremo di nuovo con Carlo." disse la signora Prescott, battendo i denti per il freddo. Mi sentii leggermente in colpa per l'attacco di panico che le avremmo causato in pochi secondi. Mrs Fluffy rispose con un miagolio. Io la guardai male e lo stesso fece Atlas, che da quando aveva appreso la notizia della mia allergia sembrava impaurito da ogni movimento che facevo. Ormai però potevo rischiare anche di starnutire, visto che avevamo superato il confine con successo. Anzi, magari avremmo reso meno forte il panico della povera donna. Starnutii e la donna trasalì, mentre Atlas mi fissava torvo. Ma tremava dal freddo, quindi non riuscii a sembrare troppo intimidatorio. Il gatto miagolò di nuovo, mentre la signora cercava di capire chi avesse invaso la sua macchina. "Chi c'è lì?" chiese, chiaramente nel panico. Atlas imprecò, poi si alzò facendo cadere la pila di bagagli dalle sue spalle ed io lo seguii a ruota. Il freddo se possibile era ancora più raggelante, tanto che tentai invano di riscaldarmi con l'aiuto delle braccia. La donna cacciò un grido e il veicolo fece una pericolosa curva che mi dirottò verso lo sportello alla mia sinistra e lo stesso fece con Atlas, che però cadde addosso a me.

"Scusa." borbottò, tornando a una posizione eretta. "La prego Signora Prescott, si calmi." aggiunse poi, con un tono di voce leggermente più alto. Le sue parole fecero andare la signora ancora più nel panico. Mise il piede sul freno con una violenza tale che avrebbe potuto ribaltare il veicolo, ma fortunatamente sul gelo essi non funzionavano bene e servì solo a rallentare la traversata, e continuò a scivolare per una cinquantina di piedi, quando si interruppe del tutto. La signora Prescott stringeva il volante alle dieci e dieci, talmente forte che le nocche erano sbiancate.

"Voi chi siete?" chiese, quasi in preda a una crisi isterica. Probabilmente era sul punto di scoppiare a piangere.

"Signora-" iniziai a dire, ma Atlas mi interruppe con lo sguardo, dicendomi che avrebbe parlato lui. Non ero molto sicura di ciò, ma lo lasciai fare.

"Non volevamo arrecarle alcun disturbo, ma le assicuro che è una cosa di protocollo. Siamo qui per assicurarci che la sua traversata fino alla Nuova Zelanda vada bene." mentì Atlas, mettendo su un piccolo sorriso rassicurante. La donna non sembrava troppo convinta dalle sue parole, ma diminuì la presa che esercitava sul volante.

"Perché non ne ero a conoscenza?" chiese, anche se la risposta che Atlas poteva inventare per questa domanda era abbastanza ovvia.

"Fa anche questo parte del protocollo." continuò il Leader. Non era difficile credere a questa menzogna: tutto alla Pluto's League era nascosto nel segreto e non era strano scoprire dei dettagli all'ultimo secondo, soprattutto se riguardavano l'importante celebrazione del Giorno degli Addii, avvolta ancora più nell'ignoto poiché dopo era impossibile avere contatti con le persone ancora nel territorio protetto dalla barriera tecnologica. La donna distolse lo sguardo da noi e tornò a guardare il suo traguardo: il traghetto che dondolava pigramente a circa due miglia di distanza. Premette nuovamente il piede sull'acceleratore e la macchina tornò a muoversi. Mi guardai indietro, presa da un moto di nostalgia improvvisa. Ma l'erba e gli alberi erano scomparsi, lasciando lo spazio a miglia e miglia di gelo, cosparso qua e là da rocce e arbusti secchi. Come avremmo fatto io ed Atlas a ritrovare il punto esatto in cui cadeva il confine? Mi costrinsi a non pensarci.

"Ma non ha freddo?" sussurrai ad Atlas, osservando sbigottita il semplice impermeabile non imbottito che indossava la donna. Lei sembrò sentirmi comunque, perché mi lanciò uno sguardo attraverso lo specchietto retrovisore.

Pluto's LeagueWhere stories live. Discover now