19. "Sei proprio uno stronzo"

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Il soffitto bianco non mi è mai sembrato più irritante. O forse sono io che trovo tutto irritante. Chiudo gli occhi, cercando di calmarmi. Infondo non hanno fatto nulla di male, no?
No. Greyson poteva farlo se stavamo insieme, se tra noi ci fosse sul serio qualcosa. Invece Ethan gli ha detto probabilmente della mia cotta per lui e se ne sono approfittati. Per vincere ad uno stupido gioco a cui avrebbero vinto a prescindere. Quando la porta si apre, continuo a tenere gli occhi chiusi. «Vattene, Ethan.» Infondo condivido la camera con lui, è l'unico ad avere le chiavi oltre me.

«Allora è una fortuna che non sono lui.» Greyson ridacchia, ma io non ci trovo nulla da ridere. Apro gli occhi e mi metto seduta, guardandolo improvvisamente male. «Andiamo, Deli, stavo scherzando. Non mettermi il broncio.»

«Il broncio.» Ripeto, con amarezza. «Fuori di qui, Greyson. E poi come diavolo hai le chiavi della mia stanza?» Incrocio le braccia al petto e aspetto che faccia come dico, che esca e mi lasci da sola. Invece, si appoggia allo stipite della porta e sorride. E Santa Arya, che sorriso.

Prende le chiavi che ha usato per entrare e le sventola praticamente davanti al viso. «Ethan è il mio migliore amico, Delilah, e ho il sospetto che ci voglia insieme. Quindi, fai due più due.»

«Sono arrabbiata.» Gli ripeto. «Vattene.» Ho il sospetto che ci voglia insieme, qualcuno maledica Ethan. Lo sapevo che lui da Cupido non combina niente di buono. Non solo gli ha detto di toccarmi perché io sento attrazione nei suoi confronti, ma adesso fa anche capire che sta architettando qualcosa. Il cucciolo di koala appena nato è di sicuro più intelligente di lui. Greyson scuote la testa, chiedendomi prima perché. Mi viene quasi da ridere, così mi alzo e mi avvicino a lui per sembrare più minacciosa. O almeno, vorrei. «Non puoi fare così. Non puoi prima dirmi che vuoi baciarmi più volte, accettare di uscire con me, fare il carino e poi usare il fatto che mi piaci per vincere ad uno stupido gioco.» Non era così che volevo dirgli che mi piace, ma ormai è fatta. Spero solo che Arya mi organizzi un bel funerale. «Non puoi, capisci? I miei sentimenti non sono come Taboo. Non sono un gioco. Tu ed Ethan siete dei deficienti insieme.»

Ignoro il fatto che continua a sorridere. «Hai ragione, Delilah, mi dispiace. E non penso che tu sia un gioco, okay? Io e Ethan stavamo scherzando.»

Scrollo le spalle. «Va bene. Adesso puoi andare, grazie.» Indico la porta e sorrido in modo falso al Figlio del grigio, poi mi lego i capelli in una coda bassa. Lui continua a guardarmi e a sorridere, e più i secondi passano più sento le mie gambe diventare di gelatina. Lo diventa tutto il corpo, quando le sue mani raggiungono la mia vita e mi avvicina a sé. I nostri nasi sono praticamente uniti, come quando eravamo a casa sua. Però adesso non c'è nessun Robert ad interrompere il momento. E non siamo in discoteca con Garrett o Ethan che ci guardano male. Siamo soli ed io ho paura di ciò che succederà. Ho paura di ciò che voglio.

«Sei arrabbiata anche perché abbiamo barato, vero?» Le sue labbra sono praticamente sulle mie. Annuisco, piano. Un po' è vero. Sorride ancora e si allontana, lasciandomi confusa. «Allora facciamo un secondo gioco. Solo io e te.»
Possiamo fare tutti i giochi che vuoi, solo io e te, pensa la mia vocina. Stranamente questa volta sono d'accordo con lei.

Però sono troppo orgogliosa per dirgli qualcosa del genere. «Scordatelo. Così puoi darmi ancora la tua felpa, oppure mi tocchi di nuovo il ginocchio, e vinci in modo facile prendendomi in giro. Poi magari vai a vantartene con Ethan e-»
«L'hai finita?» Greyson sposta anche le mani dai miei fianchi e le alza. «Non ti sto toccando, adesso. Giochiamo.»

Sospiro, come per dire che va bene. «Chi distoglie prima lo sguardo perde, okay?» Inarco un sopracciglio, ma poi annuisco. È un gioco stupido, ma è di Greyson che stiamo parlando. E poi non posso proprio giudicare. Abbiamo appena finito di giocare a Taboo e io parlo con un canguro come se fosse umano. Quindi va bene.
Lui ha un sorriso compiaciuto appena iniziamo a guardarci. I suoi occhi sono di una tonalità di verde più forte, come se splendessero di luce propria. Mentre lo guardo, penso che potrei innamorarmi di quegli occhi. Un verde così intenso come quello di un prato in montagna, esteso fin sopra la punta. Un verde quasi smeraldo, che sembra sorriderti. Il cuore mi batte forte nel petto al sol pensiero. Non ho mai pensato di potermi innamorare di qualcuno. Certo, nel corso della mia vita ho avuto relazioni. C'era Jason, e prima di lui ci sono state un paio di relazioni serie. Ma sapevo di non amarli. Provavo una leggera attrazione per loro, affetto anche, ma non è nulla comparato a quello che provo quando vedo il Figlio del grigio. Le farfalle allo stomaco, il rossore alla guance, le gambe di gelatina. Mi sento una quindicenne con la sua prima cotta. Ed in un certo senso, la situazione mi piace parecchio.

Come se Greyson sentisse i miei pensieri, si avvicina. Non dice niente, non stacca mai neanche gli occhi dai miei ed io dai suoi. Mi dimentico persino che è uno stupido gioco. Il Figlio del grigio mi accarezza una guancia e due secondi dopo le sue labbra sono sulle mie. Si muovono in sincronia, si cercano, si mordicchiano e gli cingo il collo con le braccia. Con le labbra unite, le mani che si portano più vicine, gli unici suoni che riesco a distinguere sono i nostri respiri affannati e i battiti del mio cuore nelle orecchie. Lui mi scioglie la coda, sorridendo appena. Si allontana di poco, ma io lo riavvicino a me. Non ho mai provato una sensazione così forte per qualcuno. Non ho mai desiderato che un bacio non finisse. Eppure lo faccio, adesso, con la persona che pensavo di odiare appena l'ho incontrata.

Quando ci separiamo, entrambi annaspiamo in cerca d'aria. Santa Arya, Ethan aveva ragione. Greyson ci sa proprio fare. «Hai perso.» Sussurra piano, con un sorriso. E così è questa la prima cosa che mi dice dopo che ci siamo baciati. Hai perso. Adesso mi ricordo perché lo odiavo.

«Scusami?» Punto gli occhi in un punto indefinito dietro di lui, così magari evito di saltargli addosso.

«Hai chiuso gli occhi, Delilah. Hai perso.» Ripete, mettendo le mani sulla mia vita quando smetto di cingergli il collo. Faccio per allontanarmi, ma lui mi stringe a sé facendo scontrare i nostri petti. Il mio naso sfiora il suo. Di nuovo. E non me ne importa niente se questo fa di me un'incoerente. Mi sono arrabbiata con lui, ma adesso non voglio fare altro che baciarlo e risentirmi finalmente bene con me stessa.

«Sei proprio uno stronzo.» Dico, in un misto di tono accusatorio e divertito. Lui non dice niente. Sorride e mi bacia di nuovo.

~ Angolo autrice ~
E finalmente è successo l'impensabile (devo dire che Cupido-Ethan alla fine se la cava). Ve l'aspettavate così il loro primo bacio? Secondo voi che succederà adesso? E i due poveretti avranno un appuntamento decente? Buon weekend 💕

Son of greyWhere stories live. Discover now