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« Te l'ha già detto? L'ho visto uscire dal bagno... Ma stava bene?» domando a Cris raggiungendola in bagno, dopo aver visto mio fratello rosso in viso dalla rabbia. 

« Sì, mi ha detto tutto » risponde la mia amica. 

« Non è grandioso? Finalmente Cameron ha deciso di parlarmi e di accettarmi. Non immagini quanto era felice mia mamma questa mattina. Mi ha anche abbracciata dopo il bellissimo discorso che mi ha fatto. E tutto questo è solo grazie a te » la ringrazio. 

« Oh, io non ho fatto niente »

« Sì, invece. Non so che cosa gli hai detto, ma l'hai convinto a parlare con me. Ti adoro » la stringo forte. 

Lei non mi sembra per niente serena, anzi, in pensiero. Sono sicura che tra lei e mio fratello sia successo qualcosa prima, ma non capisco che cosa. Che motivi dovrebbe avere Cameron per arrabbiarsi così tanto con Cris? 

« Lo sai, non ho mai appoggiato il suo comportamento nei tuoi confronti. Sono contenta che sia riuscito per una volta a mettere da parte l'orgoglio » risponde lei. 

« Abbiamo parlato per tutta la sera, ci siamo raccontati tutto quello che ci è successo in questi anni... É stato bellissimo Cris » sospiro.

Lei mi guarda orgogliosa, abbozza un sorriso sul viso e dice:« Finalmente »

« Che cosa?»

« Finalmente ti vedo sorridere per davvero » risponde. 

« Non mi lasciare mai » le dico sinceramente.

Sono sempre stata convinta che nella vita siano poche le persone che riescono davvero a starti accanto, che riescono a farti del bene. E quando succede, quando incontri quelle poche persone, te le devi tenere strette. Vorranno sempre il tuo bene, in qualsiasi situazione. Cris per me è questo. Non voglio farle del male, non voglio che le venga fatto del male. 

« Non lo farò, te lo prometto » 

« Ora scappo, che quello di arte non ama i ritardi » le dico.

« Vai, non essere come me » ridacchia lei, che al contrario fa sempre ritardo. 

Esco dal bagno per andare verso l'aula della lezione, ma qualcuno mi afferra il polso e mi trascina dietro l'angolo. Non mi stupisco quando davanti a me vedo mio fratello, con l'indice appoggiato alle labbra per farmi segno di non aprire bocca. Comincia a camminare, stando attento che nessuno lo veda, e io lo seguo. 

« Cam... » sussurro.

« Sh » mi dice lui.

« No Cam, è urgente » insisto. 

« Che c'è?» chiede.

« Faccio tardi a lezione » tenendo sempre la voce bassa.

« Che cazzo me ne frega » risponde lui:« Seguimi »

Mi fermo due secondi per ragionare sulla scelta che devo prendere in questo momento. Seguire mio fratello per chissà quale stupido motivo, probabilmente stupido? O andare a lezione e non prendere una nota o una punizione per essere arrivata in ritardo? Guardo Cam per qualche secondo, che sembra così sicuro di sé... Vabbè, per una volta dò ascolto alla sua testa, anche se so che me ne pentirò amaramente. 

Cammina attento per i corridoi, non dovremmo trovarci qui nel bel mezzo delle lezioni  e se qualcuno dovesse beccarci, sarebbe la fine. 

« VOI DUE » grida qualcuno dall'altra parte del corridoio. L'infermiera scolastica con il bicchierino di caffè in mano.

« Merda » sussurra mio fratello:« Corri »

In preda al panico comincio a correre. Non sono abituata a finire nei guai, sono sempre stata la classica ragazza silenziosa che rispetta qualsiasi regola le venga imposta. Non sono mai stata sgridata da professori o chissà chi. Ho il cuore a mille e l'ansia di essere riprenda dal preside per la prima volta nell'amica vita. 

YOU FOUND MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora