5.

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Farmi portare a casa da Nash Grier è sicuramente una cosa parecchio entusiasmante. In uno dei miei tantissimi sogni avevo sognato di stare sulla sua moto e di poter usare la scusa del 'scusa se ti stringo forte a me, ma devo reggermi per non cadere'. Beh, la cosa sta per accadere e credo non esista persona più felice di me in questo momento al mondo.

<<Sam? Prendi il casco?>> domanda Nash passandomi la mano davanti alla faccia come prima.

Devo smettere davvero di isolarmi dal resto del mondo con i miei pensieri e concentrarmi sulla realtà. Una realtà che cominciava a piacermi parecchio.

<< Sì, scusa>> rispondo.

Afferro il casco e me lo metto in testa. Caspita, non pesavo fosse così pesante. Sembra di avere un peso sulla testa che continua a trascinarti con forza verso il basso:<< Reggiti forte forte, mi raccomando, non vorrei cadessi>> mi suggerisce Nash prima di salire sulla moto, appoggiandomi la mano sulla spalla.

Mi siedo dietro di lui e, con timidezza, circondo la sua vita senza però metterci tanta forza. La pancia si muove un pochino, come se Nash in questo momento stesse ridendo e vedo anche il casco muoversi come lui stesse scuotendo la testa.

Con gentilezza, mi afferra le mani e le tira in modo tale da avere le mie braccia più strette attorno alla sua vita. Mi sento in imbarazzo, non lo nascondo, e menomale che ho il casco in testa e che lui è girato, altrimenti vedrebbe un pomodoro gigante al posto della mia faccia.

Fa partire la moto e va ad alta velocità. Il vento sfiora la mia giacca, e i miei capelli si muovo ad alta velocità scompigliandosi. Nash non ama andare lento, almeno questo è ciò che deduco vedendo a che velocità sta andando. Sono costretta a stringermi più forte a lui, devo farlo, altrimenti non so per quanto tempo riuscirò a stare aggrappata a lui.

Arriviamo davanti a casa mia e lui si ferma. Si toglie il casco e scuote i capelli per sistemarseli. I suoi occhi azzurri entrano in contatto con me quando finalmente mi libero anche io di quel aggeggio gigante e pesante.

<< Grazie per il passaggio>> ringrazio Nash e mi volto per tornare in casa, imbarazzata dalla sua presenza. Non ho alcuna intenzione di stare qui, ferma, a guardarlo e lasciare che ci sia il solito silenzio imbarazzante.

<< Sam, aspetta... >> mi ferma Nash. << Va tutto bene?>> chiede quando mi volto.

<< Ehm, si... Perché?>>

<<Perché sei un po' rossa in viso. E poi te ne stavi andando via quasi come di corsa e pensavo ti stessi sentendo male>> risponde.

<< No no>> dico subito per cercare di non sembrare pazza o qualcosa del genere.

Non voglio che Nash si faccia qualche strana idea su di me e nemmeno voglio che pensi che mi sto sentendo male. Devo risolvere la situazione in qualche modo, ma come?

Apro bocca per parlare, quando accanto a casa nostra si ferma un auto. Non mi stupisco quando dall'auto rosa vedo spuntare fuori dal finestrino la faccia da pagliaccio di Susan. Ma che cosa vuole? Perché si è fermata qui?

<< Nashy, spero vivamente che alla fine tu e Matthew abbiate cambiato idea sulle ragazze da portare alla festa. Sam non mi sembra pronta per partecipare a un party esclusivo come il mio, è ancora troppo bambina. Quella nuova, invece, oggi non si è comportata bene con me e anche se Cam la sta mettendo in riga, non la voglio durante la serata più importante della mia vita.>>spiega la bionda ossigenata.

Nash resta immobile per qualche secondo, come per laborare una risposta da dare in modo tale da nemmeno mettersi contro una persona come Susan, e nemmeno abbassarsi ai suoi piedi per accontentarla.

<< Alla fine le portiamo con noi. Le troviamo simpatiche e penso possano farci passare una bella serata. Quando mai ho sbagliato a scegliere le persone da portare alle feste?>> domanda lui, abbozzando un sorriso fasullo.

<< Non hai mai sbagliato, ma questa volta penso sia la volta buona>> risponde lei.

<< Non ti preoccupare. Ora dobbiamo andare, passa una bella giornata>> dice lui.

<<Sì, non ti dimenticare che più tardi hai un appuntamento con Betty. Ti consiglio di non perdere tempo con nullità e di concentrarti su persone più importanti>> suggerisce Susan prima di andarsene e lasciare da soli me e Nash.

Non ho idea di che cosa dire. Devo forse ringraziarlo per avermi difesa? O sto zitta e basta?

Mentre il mio cervello si pone queste domande esistenziali, dalla mia bocca invece escono altre parole:<< Betty? Una delle migliori amiche di Susan?>>

<< Eh sì, proprio lei>> sussurra, passandosi la mano tra i capelli.<< Cameron e Susan stanno facendo in modo da farci diventare una coppia, ma il problema è che lei non è esattamente il tipo di ragazza che fa per me. Preferisco le ragazze timide, acqua e sapone. Non nelle imbellettate e altezzose>>

Mentre pronuncia queste parole nella mia testa comincio a chiedermi se io possa mai essere all'altezza di un ragazzo come Nash? Come mi vede lui? Mi guarda come se fossi solo la sorella del suo migliore amico o come una ragazza che magari trova interessante?

<<Andiamo dentro? Devo aspettare che Cameron torni a casa e siccome non ho nulla da fare, possiamo mangiare qualcosa o bere magari... >> propongo mettendo da parte la mia timidezza.

Non so nemmeno che cosa mi sia preso, ma è come se una nuova Sam si sia appena risvegliata dentro di me. Sembra voler uscire a tutti i costi, ma io la sto frenando.

Nash mi guarda sorpreso, quasi come se non fosse nemmeno aspettato una cosa del genere da me:<< Certo>> accetta.

YOU FOUND MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora