Capitolo 22

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Flashback
"<< Negan dove mi stai portando? >> ero seduta di fianco a lui e lui guidava e sorrideva: << Vedrai dolcezza >> eravamo in mezzo a un bosco e c'eravamo solamente noi due, scesi dalla macchina e guardai con occhi sognanti quel posto: << Ti piace? >> mi abbracciò da dietro: << È- è bellissimo >> si sedette al posto del passeggero ed io mi misi a cavalcioni su di lui: << Qualcosa non va? >> gli domandai guardandolo dritto negli occhi: << Dovremmo andare dolcezza o si farà tardi >>
<< Per te si farà tardi.. hai tua moglie che ti sta aspettando a casa >> scesi dalla macchina arrabbiata, prima mi porta qui e poi vuole tornare a casa subito, mi prese per un polso e mi tirò nuovamente a se e mi baciò delicatamente, mi strinsi a lui e lui abbassò leggermente i miei jeans

 hai tua moglie che ti sta aspettando a casa >> scesi dalla macchina arrabbiata, prima mi porta qui e poi vuole tornare a casa subito, mi prese per un polso e mi tirò nuovamente a se e mi baciò delicatamente, mi strinsi a lui e lui abbassò leggerm...

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Ma quando capii le sue intenzioni mi staccai subito: << Che succede dolcezza? >>
<< N-Negan n-non possiamo... >> gli dissi posandogli una mano sul suo petto: << E perché no? Siamo entrambi maggiorenni e vaccinati >> lui non capiva, era sposato ed era più grande di me, non si poteva fare e poi per dirla tutta, io ero ancora vergine: << Non è per questo... sei sposato e... e... >>
<< E sono più grande di te giusto? Isabell io ti voglio, così come non ho desiderato nessun'altra >>
<< Negan io sono vergine >> ecco così l'avrebbe finita una volta per tutta: << Non m'interessa... sarò il tuo primo e il tuo ultimo... Bells io ti desidero >> gli guardai le labbra e non riuscii più a trattenermi mi fiondai subito su di lui: << Sarò delicato >> mi sussurrò all'orecchio: << Sarà il nostro piccolo segreto dolcezza, solamente nostro e di nessun altro"
Fine flashback

Quando riaprii gli occhi, ero di nuovo in quella buia capanna e ripensai al giorno in cui entrò in camera mia, ad allora non ci feci caso, ma ora si, perché aveva detto al suo uomo che con me non ci aveva mai fatto niente? Giusto, era un segreto nostro, solamente nostro. Non pensavo che lo mantenesse ancora ad oggi. La porta si aprì ed entrò Negan: << Ben sveglia, hai dormito bene? >>
<< Fottiti >> e gli sputai addosso, si ripulì: << Tra poco farai una bella fine e finalmente mi libererò di te >> si avvicinò a me, era a un metro dal mio viso: << E sarò nuovamente libero...>> e rise con il suo solito ghigno, uscì e chiuse nuovamente la porta; il pomeriggio era arrivato, così come l'ora della mia morte, infatti sentii dei passi fuori, la porta si aprì nuovamente e c'erano Alpha e Negan, lei si girò e guardò Negan divertita e lui con un solo colpo le tagliò la gola

>> e rise con il suo solito ghigno, uscì e chiuse nuovamente la porta; il pomeriggio era arrivato, così come l'ora della mia morte, infatti sentii dei passi fuori, la porta si aprì nuovamente e c'erano Alpha e Negan, lei si girò e guardò Negan div...

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<< Non posso permetterti di ucciderla e di uccidere nostro figlio >> le disse prima di staccarle la testa. Negan si avvicinò a me e mi liberò: << Scusami Bells >> mi aiutò ad alzarmi ma lo scansai: << Mi fai schifo, vattene e non farti più vedere >>
<< Bells? Ho dovuto farlo cazzo! >>
<< Non eri obbligato a scopartela Negan! >> me ne andai ma mi corse incontro e mi fermò per un braccio: << Invece si... è stato tutta una messa in scena... l'ho fatto per te, Michael e Carol >>
<< Non me ne frega niente per chi l'hai fatto... so solo che non voglio più vederti e non sopporto l'idea che mi tocchi dopo aver toccato quella specie di psicopatica >> mi liberai dalla sua presa e zoppicando mi diressi a casa con il cuore spezzato. Mi ha usato, usato come esca per fare l'infiltrato e come se non bastasse ha toccato un'altra che non fossi io... ora so come si sarebbe sentita Lucille dopo che lui fosse stato con un'altra.
<< Mamma? MAMMA >> Michael mi corse incontro: << Sei tornata, sei tornata da me >> lo abbracciai: << Da te tornerò sempre >> mi aiutò ad entrare in casa e in camera mia: << Ti porto qualcosa? >>
<< Grazie tesoro, ma sono apposto così... ho solo bisogno di riposare e di nient'altro >> mi sorrise e chiuse la porta di camera "Si forse è meglio che non gli dica niente di Negan e del suo operato".
Mentre riposavo, mi tornarono in mente quelle immagini, Negan che toccava e che possedeva un'altra donna, mi svegliai di soprassalto, mi alzai e mi affacciai fuori dalla finestra, stringendomi nella coperta, quella ferita non sarebbe mai guarita e sarebbe ritornata ogni volta che l'avrei visto. La mattina non mi mossi dalla mia camera, volevo essere lasciata da sola.

Pov's Negan
Ero davanti a casa sua e non sapevo se entrare oppure no, ero fermo sulla soglia con il pugno alzato, bussare o non bussare? Morire per mano sua oppure restare in vita? Quando mi decisi di bussare, la porta si aprì: << Negan? >>
<< Tua madre è in casa? >> gli chiesi speranzoso che fosse lì: << Si, è in camera... ma se fossi in te non andrei da lei >>
<< Perché? >>
<< Ha passato tutta la notte a urlare e poi a piangere, di sicuro non vuole essere disturbata, ma sei vuoi andare da lei, vai >>
<< Grazie Michael >> entrai in casa e salii le scale, finché non giunsi davanti a una porta chiusa, bussai: << Michael voglio essere lasciata in pace, quante volte te lo devo dire >> non dissi niente ed entrai, era seduta su una poltrona a guardar fuori: << Bells? >>

Pov's Isabell
Appena sentii la sua voce mi girai: << Allora non mi hai capita... ho detto che non voglio più vederti, al solo pensiero di averti di fronte a me mi viene da vomitare >>
<< Bells mi dispiace >>
<< Vattene >> mi guardò tristemente, uno sguardo che non avevo mai visto in lui

<< Bells mi dispiace, dico sul serio >> non voleva andarsene, così presi la pistola che tenevo dietro la schiena e gliela puntai addosso: << Ho detto di andartene se non vuoi che ti uccida >> alzò le mani in segno di resa: << D'accordo! Ma mettila...

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<< Bells mi dispiace, dico sul serio >> non voleva andarsene, così presi la pistola che tenevo dietro la schiena e gliela puntai addosso: << Ho detto di andartene se non vuoi che ti uccida >> alzò le mani in segno di resa: << D'accordo! Ma mettila via >> anziché ascoltarlo la caricai: << Non mi costringere a contare >> fece qualche passo indietro e mi diede le spalle, si fermò sulla soglia e si voltò appena per vedermi con la punta dell'occhio e poi proseguì, solo allora caddi in ginocchio e piansi.

The PossessionWhere stories live. Discover now