Epilogo

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Andrea
-È il massimo che possiamo fare, per ora- dice Elena finendo di legare la corda intorno al corpo di uno degli sterminatori.

Il tempo è rimasto immobile, non è cambiato un solo secondo. Elena ed Alex sono comparsi all'improvviso, dal nulla. Avevo sentito delle storie su quello che è successo nelle terre del nord, ma mentirei se dicessi che non ho pensato che si trattasse di sole cazzate.

Come dicevo, non sappiamo come gestire il blocco improvviso del tempo. Loro sono venuti guidati dal loro istinto e sebbene abbiano già avuto a che fare con un blocco temporale, non sono riusciti a fare nulla per farlo ripartire.

Non che sia stato del tutto un male, intendiamoci. Ci ha dato il tempo di gestire il gruppo di sterminatori che abbiamo trovato io e Kuma nel bosco; abbiamo letteralmente annegato il problema, caricando tutti i corpi immobili su una barca e lasciandoli cadere in mare, una soluzione drastica ma l'unica che ci sembrava abbastanza logica e funzionale.

Ma questo non è sufficiente per tenere al sicuro la sede centrale dell'INVERS, ormai è sui radar degli sterminatori, ma ci darà più tempo quando tutto tornerà alla normalità per capire come agire. Alex ed Elena sono venuti a conoscenza da poco della nostra associazione, tramite il Vecchio, che ho scoperto fare parte del branco della ragazza.

Ci hanno anche spiegato che è stato il potere della Luna concentrato nel mio ciondolo la causa del cambiamento del colore dei miei capelli, probabilmente è stato anche il motivo per il quale il tempo si è fermato, ma per questo non hanno certezze.

Alex carica il corpo legato dalla sua compagna in spalla e lo getta in mare, generando mille spruzzi diversi, mentre lo sterminatore finisce lentamente a fondo.

Generalmente non sono una persona che da fiducia con facilità, ma questi due ragazzi hanno un qualcosa che mi spiate a fidarmi di loro, è come se dentro di me sapessi che sono tipi affidabili. Del resto, ci hanno appena aiutato a portare a termine un piccolo massacro.

-Questo era l'ultimo- dice Elena incrociando le braccia e annuendo soddisfatta guardando il punto in cui il corpo è scomparso, per poi spostarsi e tornare al timone del motoscafo che abbiamo preso in prestito.

Le vado dietro e la osservo mentre esperta aziona i motori e torna verso la costa. Ci siamo spostati molto a largo, per evitare problemi.
-Cosa hai intenzione di fare? Riguardo a questa storia, intendo- mi chiede all'improvviso e mi lascio andare ad un sospiro sconfitto.

-Non ne ho davvero idea. Il Vecchio aveva messo su la bozza di un piano, ma non abbiamo ancora nulla di preciso- ammetto con il tono sconfitto e lei annuisce.
-Per ora è meglio non fare affidamento su nessuno, non so per quanto la situazione rimarrà così, ma so per certo che al momento ci possiamo fidare solo di noi quattro- dice guardandomi per pochi istanti, per poi riportare lo sguardo sull'acqua.

-Non saprei, ripongo ciecamente fiducia nel Vecchio- le dico onestante e questa volta è lei a lasciarsi andare ad un sospiro sconfitto.
-Anche io l'ho sempre fatto e voglio continuare a farlo, ma...- comincia a dire, per poi interrompersi, probabilmente non trovando le parole giuste.

-C'è troppa posta in gioco per fidarci anche delle nostre stesse ombre- interviene Kuma poggiandosi su di me e tutti e tre annuiamo, mentre Alex fa lo stesso con Elena.

EscapeeWhere stories live. Discover now