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Andrea
Mi piego di lato per poter tirare un calcio ma con le mani Tom mi afferra il piede destro per spingermi a terra e io sfrutto la sua forse come appoggio dandomi una spinta con l'altra gamba e mentre lui mi fa ruotare il piede, giro con lui per poi afferrargli le spalle un attimo prima di cadere a terra, portandolo sotto di me e agganciandomi al suo busto con le gambe.

-In uno scontro vero adesso saresti morto- gli sussurro all'orecchio prima di alzarmi e lui sbuffa, accettando la mano che gli offro per tirarsi su.
-Tu e le tue mosse da strada non mi piacete, sappilo- mi dice assottigliando lo sguardo e indicandomi con l'indice mentre io rido.
Stiamo ancora scherzando tra noi quando una luce rossa ad intermittenza si diffonde nella stanza dove ci stiamo allenando e io e Tom scattiamo in un gesto istintivo verso la porta, per poi correre a perdifiato verso il centro di controllo, dove troviamo già i più forti combattenti del centro, anche loro richiamati dall'allarme.

La stanza è come tutte le altre scavata nella pietra, ma qui le pareti sono state intonacate e al centro della sala si trova una base piena di tasti di ogni tipo, difronte poggiati sulla parete ci sono trenta diversi schermi che riprendono da varie angolazioni tutta l'area circostante per chilometri, oltre ai rilevatori termici.

Mi avvicino a grandi falcate agli schermi e li studio velocemente uno ad uno.
-Cosa succede?- chiede un lupo che riconosco, un certo Hope con cui mi sono allenata spesso, molto forte e discretamente astuto.

-Dei lupi sono entrati nella zona circoscritta e sono diretti al bosco d'entrata- dice entrando il direttore, facendo riferimento  al luogo dove si trova la botola che permette l'ingresso.
Osservo gli schermi dove si vedono cinque figure imponenti camminare decise, ma le immagini sono troppo sfocate e in bianco e nero.

-Quando vi deciderete a cambiare queste cazzo di telecamere?- sbuffo incrociando le braccia mentre qualcuno ingrandisce il video dei lupi sullo schermo più grande. Sono figure scure, difficili da riconoscere, ma qualcosa in loro mi attira.

-Lo avreste dovuto fare già da tempo- mi da man forte il Vecchio sbuffando e incrociando le braccia, ma nessuno da peso a questi nostri commenti.
-Dovremmo andare a controllare?- chiede Hope mentre il direttore studia il passo fermo degli avventori, che sembrano diretti davvero al bosco d'entrata.

Man mano che li vedo avvicinarsi, accresce dentro di me una strana sensazione che non sarei in grado di descrivere.
-Non credo, li attireremmo ancora di più verso di noi con il nostro odore- dice Camilla facendo scorrere lo sguardo sugli schermi.

-La mia scia dovrebbe essere sparita da un pezzo- dico io pensando ad alta voce a nessuno in particolare, mentre non riesco a distogliere lo sguardo dal lupo al centro del gruppo, che sembra guidare gli altri e una verità si fa strada dentro di me.
Alzo lo sguardo cercando il Vecchio e noto con ben poca sorpresa che mi stava già fissando. Gli faccio un cenno di assenso a quello che mi stava chiedendo con gli occhi.

-Andrea...- mi interpella ad alta voce per far conoscere a tutti il centro del nostro gioco di sguardi. Tutti mi guardano aspettando un cenno da parte mia e io riporto lo sguardo sul gruppo di lupi, concentrandomi sullo stesso di prima.

-È Kuma- dico certa studiando i suoi tratti sfocati e in quel momento la sua figura gira di poco indietro la testa, in direzione della telecamera e per pochi secondi i nostri sguardi si incrociano. Un brivido mi attraversa per intero e trattengo il respiro facendo un passo indietro, come se qualcosa mi avesse dato la scossa.

Tutti rimangono in silenzio, come assimilando questa informazione.
-Non sappiamo che intenzioni abbia, non ti farà mai del male ma ciò non toglie che non debba volerne fare a noi, ai suoi occhi potremmo starti nascondendo- dice il Vecchio ad alta voce e non posso fare a meno di dargli ragione mentre una parte di me mi sta gridando di uscire da qui e andare da lui.

EscapeeWhere stories live. Discover now