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Kuma
Velocemente mi avvicino a Miclalla, troppo spaventato per muoversi, mentre il freddo e la nebbia continuano ad aumentare.

Gli porgo una mano e lo aiuto ad alzarsi, tirandolo dietro di me con fare protettivo.
-Chiamiamo aiuto- balbetta il lupo e faccio segno di no con la testa.
-Non ci sentirebbe nessuno- dico rimanendo in allerta e guardandomi intorno, pronto a scattare.

La solita risata si diffonde nella stanza, ma questa volta non ho la presenza di Andrea a calmarmi e il mio lupo mi lascia solo, disinteressato a qualsiasi cosa non riguardi la sua compagna.
Uno spirito sembra quasi entrare dalla porta, o da quello che ne resta, del mio ufficio, ma è completamente diverso da quelli che ho visto finora.

Entra con calma, quasi con delicatezza e sembra guardarsi intorno. Lunghi capelli ricci, quasi sbiaditi le arrivano in vita, i tratti solo dolci e la pelle scura, anche questa sbiadita, come se di lei rimanesse solo un'ombra.
Si avvicina a me lentamente mentre l'aria intorno a noi diventa letteralmente più frizzante e si ferma difronte a me, guardandomi i negli occhi con i suoi completamente vuoti. È una delle scene più raccapriccianti di sempre.

Sento Miclalla irrigidirsi dietro di me mentre lo spirito alza un braccio nella mia direzione e io rimango fermo, cercando di capire cosa vuole fare.
Apre il palmo della mano e lo poggia sul mio petto, sembra quasi attraversarlo mentre lascia lì la mano per qualche attimo. La sua pelle è fredda, sembra che dell'aria gelida mi stia accarezzando il petto, così diverso dal tocco che il mio lupo cerca disperatamente.

Le orecchie cominciano a fischiarmi sempre più forte fino a quando lo spirito non allontana la mano e fa qualche passo indietro, fino ad appoggiarsi sul muro difronte a me, continuando a tenere gli occhi fissi nei miei.

Rimane per qualche secondo li, quando la nebbia comincia a farsi così fitta che non sono più in grado di decedere ad un palmo dal mio naso. Spinto da una forza che non sarei in grado di descrivere, alzo il braccio e lo muovo come a voler spostare la nebbia e questa, sorprendentemente, si sposta, facendomi tornare a vedere chiaramente la stanza.

Rimaniamo per qualche attimo in silenzio mentre cerco di mettere a fuoco il punto il cui lo spirito è scomparso, rendendomi conto che su quella parete è appesa una mappa dell'intero globo. Istintivamente mi avvino e comincio a studiarla, per capire se ci sono differenze e quasi cado a terra quando noto una minuscola stella a cinque punte, sul Portogallo.

-Penso che voglia che tu vada la- mi dice Miclalla alle mie spalle, che solo ora ha ripreso a parlare.
-Perché mai dovrei andare in Portogallo?- chiedo titubante anche se dentro di me spero di sentirmi dare un'unica risposta.
-Per trovarla- mi dice il vecchio lupo facendo un cenno alla mappa e il mio cuore perde un battito. Che sia davvero così?

Un istinto innaturale mi dice che è esattamente così e che la mia piccola è li e devo solo andare a prenderla. Osservo da più vicino la piccola stella in prossimità di un monte, calcolando circa quattro giorni di viaggio. Resta però il problema più grande: non posso abbandonare il branco.
-Ethan!- grido con tutta la forza che ho in corpo facendo balzare indietro Miclalla e subito sento dei passi veloci avvicinarsi alla porta.

-Alpha!- grida il beta compatendo alla porta -che succede?- continua guardandosi intorno preoccupato.
-Hokaw?- gli chiedo e lui fa un passo indietro sporgendo la testa oltre la porta.
-Howak!- grida anche lui come ho fatto io e giurerei di aver sentito Miclalla accanto a me ridacchiare; gli Alpha e i Beta possono comunicare tra loro telepaticamente, ma io ho troppa poca calma per farlo e a quanto pare Ethan si è spaventato per il tono che ho usato per chiamarlo per ragionare lucidamente.

Anche Hokaw arriva correndo preoccupato allo stesso modo di Ethan. Guardo Miclalla facendogli segno di uscire e lui annuisce, lasciandoci soli.
-Aspetta- dice Ethan prima che possa iniziare a parlare.
-Qui non è sicuro parlare, il branco è sparso per tutta la casa branco- dice e mi si ghiaccia il sangue nelle vene. Non avevo pensato affatto a questa possibilità, non posso fare a meno di essere terrorizzato all'idea che qualcuno abbia ascoltato i discorsi con Miclalla.

Alzo una mano in direzione della porta e una scarica elettrica mi attraversa, colpendo la parete che lentamente si ricopre di uno strato di luce verde-violetta e lentamente l'intera stanza ne è avvolta.
-Che stra cazzo è?- urla Ethan spaventato lasciandosi andare alla volgarità, mentre Hokaw si guarda intorno stupito.
Li aggiorno su tutto ciò che di nuovo c'è da sapere e loro, alla fine del racconto, mi fissato in silenzio.

-Sei una sorte di divinità?- mi chiede allora Hokaw e alzo gli occhi al cielo.
-No ragazzi, non lo so cosa sono, ma di certo non sono un dio- gli rispondo alzando gli occhi al cielo.
-Come hai fatto a creare questo?- chiede Ethan indicando lo spazio intorno a lui e alzo le spalle.
-È l'istinto che mi muove- dico soltanto non trovando altre parole per spiegarlo.

-Ti fidi a tal punto da lasciare il comando ad uno di noi?- mi chiede ad un certo punto Ethan, interrompendo il silenzio che di era creato.
-Si, non per più di una settimana, ma si. Non fossimo stati in guerra non ci avrei pensato due volte- gli rispondo ed entrambi annuiscono.

-Pensate che sia da portare in consiglio?- chiede Hokaw e faccio segno di no con la testa.
-In consiglio ci andiamo già con le idee chiare, ci riuniamo oggi pomeriggio, Hokaw rimarrà qui e Ethan verrà con me insieme a qualche altro lupo fidato, mentre al comando del branco lascio te- dico facendo un cenno ad Hokaw -e Miclalla, so che posso fidarmi di lui- termino il mio discorso ed entrambi annuiscono.

-Miclalla ti ha mentito per quanto riguarda Andrea però- fa notare Ethan e annuisco pensando a che parole poter usare per descrivere quello che provo.
-Il mio istinto mi sta dicendo che di lui posso fidarmi e lo farò. Se dovessero attaccare, puntate solo sulla difesa, quanti meno feriti riuscirete ad avere meglio sarà, avverti tutti, niente spiriti da eroi, voglio che tutti tornino a casa dalle loro famiglie. Miclalla entrerà in campo, ne sono sicuro, ma voglio che sia tu Hokaw a guidare il branco- dico rivolto verso il lupo in questione che annuisce.

-Partiremo domani mattina all'alba. Dopo il consiglio sbrigheremo le ultime mansioni necessarie e andremo a dormire, ci voglio riposati domani- aggiungo invece rivolto verso Ethan e anche lui annuisce.

-Parla con Hiestoj e Piterson, li voglio con noi- continuo mentre torno a guardare la mappa, studiando il percorso più semplice.
-Pensi sia sicuro partire solo in quattro?- mi chiede allora Ethan e mi giro a guardarlo.
-Stiamo andando a prendere Andrea, non in guerra- gli dico serio e lui annuisce, continuando però a guardarmi dubbioso.

-Se ti fa sentire meglio, puoi scegliere tu un altro lupo da far venire con noi- gli dico allora tornando a guardare la mappa, mi fido del giudizio di Ethan e so che non porterebbe mai con noi uno sprovveduto.
Bene, ora non manca che riprendermi la mia prescelta.

EscapeeWhere stories live. Discover now