2.Dopo quello che è successo

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"Nicole?!"

Ovviamente non avrei mai potuto sopportare un ulteriore contatto visivo con quel ragazzo, e decido di iniziare a provare un grandissimo interesse per la punta delle mie scarpe, ma non posso far finta di non aver sentito.

"Sì?" La mia voce è uscita più incerta e preoccupata del dovuto.

"Ti ho chiesto per quale motvo l'hai colpita. E in faccia tra l'altro"

No non potevo decisamente farcela. Prendo velocemente la mano di Katie che mi guarda con aria interrogativa, e inizio a correre come una specie di alce in calore. Beh in effetti in calore c'ero eccome, quel vestito non mi era mai sembrato più stretto e soffocante di così. Mi sento totalmente persa, non so orientarmi in questa villa a cui manca solo la carta igienica automatica, e decido di passare attraverso il corridoio davanti a noi pieno di ragazzi ubriachi che "cantano", o piuttosto urlano i versi di animali mai sentiti, e ragazze a gambe  volutamente aperte. Finalmente trovo la porta blindata che ricordavo aver visto anche all'entrata e con la mia forza da criceto paralizzato la spalanco, e inizio a correre come mai ho fatto in vita mia. Forse è meglio correre fino a casa di Katie, anche se non penso che qualcuno abbia la voglia o anche solo la pazienza di rincorrerci. Appena entriamo dentro casa Katie cade sfinita sul divano a peso morto mentre io mi appoggio alla porta scivolando fino a terra.

"Ehi ragazze, non siete un pò in anticipo?"

Oh, Christian, il fratello di Katie. È sempre stato gentile con me, al contrario mio.

"Ehm sì, ma avevo un pò di mal di stomaco e volevo evitare di vomitare senza contegno sulle scarpe di un ammasso di ragazzi che non conosco"

Ecco perché adoro la mia migliore amica, sa sempre cosa dire al momento giusto.

"Oh okay. Io vado da Claire, ci vediamo domani"

"Okay Chris, ma ricordati le precauzioni"

"Vaffanculo Katie"

"Anch' io ti voglio bene" dice Katie con un sorriso esagerato e altamente finto.

"Ciao Nicole" sospira facendomi un occhiolino.

No non voglio che mi faccia l'occhiolino.

"Ciao" rispondo più duramente possibile.

Chris esce scrollando la testa e sbatte la porta.

"Nic resti a dormire?" Devo ammettere che l'idea mi alletta abbastanza ma le indicazioni di mia mamma sono state esaurienti
"Nic fatti trovare a casa per l'una, non voglio storie"  Forse è da lei che ho preso questo carattere scontroso del cazzo.

"No grazie Katie, ma devo andare a casa, sai com'è mia mamma"

"Oh va bene" mi risponde un pò sconsolata

"Ci vediamo domani Katie"

Esco di casa con molta calma, ispirando profondamente l'aria invernale che adoro.

Mentre cammino vedo una panchina per la strada, e dato che manca ancora un'ora circa all'una decido di mettermi un pò seduta, per ripensare a cosa è successo e per riprendermi dalla serata. Già, stasera. È stata inspiegabile la reazione che ho avuto di fronte a quel ragazzo; eppure mi ero ripromessa di non cascarci più in queste trappole del cazzo che gli energumeni del genere maschile provano a tendere, dopo quello che è successo. Cerco di scacciare quel pensiero il prima possibile, non ho intenzione di ricordare. Neanche le persone a me più care ne sono a conoscenza, a parte papà.

Già, peccato che però non ci sia più.

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Ciaao! Eccoci al secondo capitolo!

Spero di riuscire a ottenere un pò di visualizzazioni e se commentasse mi farebbe molto piacere!

Ci vediamo al prossimo capitolo , grazie a chiunque stia leggendo la mia storia!

Ciao a tutte, Fede

Silence. (Harry Styles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora