19. Sorrisi maliziosi

546 39 13
                                    

"Siamo arrivati Nic"

Per tutto il viaggio non ho fatto altro che mangiarmi le unghie nervosamente e tamburellare con il piede sul tappetino della macchina. Non sono mai stata invitata a un ballo, e poi non so neanche ballare. "Nervosa?" Mi dice George dopo avermi aperto la portiera dell'auto.  "Tu che dici?" Gli rispondo mostrandogli le unghie quasi del tutto mangiucchiate, eccetto quella dell'indice, dove ho il supporto per il dito. "Avanti Nic, è solamente un ballo, stai con me, ti diverti, niente di complicato!" Mi sorride rassicurandomi. Si avvicina pericolosamente alla mia guancia, ormai ho imparato a riconoscere quel movimento. Mi scanso prima che si possa avvicinare. "Eh no bello mio, solo a fine serata, se te lo sei meritato!" Tira fuori il suo sorriso più malizioso, come un capitano di una squadra di football sa fare. "Oh beh, in tal caso vedrò di meritarmelo" gli sorrido di rimando, iniziando a camminare verso la scuola.

Già da fuori si sente il rimbombare della musica fortissima, e scorgo l'edificio pieno di ragazzi, qualcuno già ubriaco, qualcuno spiaccicato ai muri con la troia di turno. George apre la porta facendo attenzione a non colpire nessuno, e subito cerco con lo sguardo Abigail e Matt, scorgendo solo coppie a ballare o a limonare.

"Ehi Nic, c'è Abigail laggiù insieme a Matt" mi dice George, che da quando siamo entrati non mi ha mai lasciato la mano. "Ab!" Urlo cercando di sovrastare gli urli degli altri ragazzi. Appena sente la mia voce Abigail alza la testa, venendomi incontro di corsa insieme a Matt.

"È una roba da pazzi!" Urla Abigail

"Cosa?!" Urlo più forte, non riesco a sentire niente.

"È una roba da pazzi!" Ripete urlando più forte

"Ahh!" Rispondo confusa, mentre sorrido. Non ho capito cosa ha detto, ma meglio far finta di aver capito, è imbarazzante quando non capisci cosa ti viene detto.

Mi giro un pò per vedere meglio intorno, facendo attenzione a non schiantarmi contro i corpi sudati o pieni di profumo degli altri ragazzi. Mentre vago con lo sguardo perso, sempre stringendo la mano di George,  alzo di poco lo sguardo e scorgo una testa piena di ricci. Guardo un pò meglio, e non poteva che essere lui, l'ho capito quando ho visto i capelli biondi ossigenati di Rebecca proprio sotto di lui, segno che stanno baciandosi appassionatamente. Li osservo per un pò, cercando di nascondere a me stessa quel senso di invidia.. o forse di gelosia. Non so cosa sia, so solo che sento uno strano e nuovo formicolio allo stomaco. Cerco di convincere me stessa che non sono né gelosa né invidiosa, voltandomi velocemente, prima che il suo sguardo cada sul mio. Stringo più forte la mano di George appena capisco di non aver fatto in tempo. Vedo infatti i suoi occhi spostarsi più velocemente del previsto sulla traiettoria dei miei, incrociandoli. Abbasso lo sguardo come un fulmine, e mi giro verso George, che mi guarda con aria stranita.

"Nic, cosa c'è?" Sento la voce di George tra le altre. "Oh, io, no, niente tranquillo" cerco di rassicurarlo. Dopo pochissimo la musica assordante e confusionaria si abbassa lievemente a poco a poco, lasciando spazio a una più leggera, un lento credo. Sento il braccio di George circondarmi la vita, ma non mi da fastidio, è quasi rassicurante, anche se non avrei mai pensato di dirlo.

"Nicole, balla con me" Sento dire da dietro.

Mi volto pronta e rispondere, non mi piace quando una richiesta mi viene posta quasi come un'imposizione. Apro appena la bocca per iniziare a parlare, ma la richiudo subito, non trovandomi davanti chi mi aspettavo.

È alto, è così fottutamente alto cazzo.

Mi ci vuole un'eternità per arrivare a guardarlo in faccia, mentre intanto lo squadro bene. Non posso mentire, è più bello del solito. Ha un paio di jeans neri, estremamente stretti e una giacca nera. Noto con un pò di imbarazzo che sotto la giacca non ha niente, e scorgo la sua farfalla tatuata che ho già visto qualche pomeriggio fa. Ma non è comunque il caso di fargli notare il mio apprezzamento; cambio tono, assumendone uno più accusatorio.

Silence. (Harry Styles)Where stories live. Discover now