21. Pancake

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Un rumore strano mi fa aprire gli occhi ancora impastati di sonno. Guardo l'ora sulla sveglia accanto a me, sono ancora le 03:38. Stropiccio gli occhi per vedere meglio, ma vedo tutto sfocato, l'unica cosa che mi sembra di vedere è un movimento lento della porta. Forse è solo il sonno che fa questo effetto, o magari è perché mi sento a disagio, dato che mi ricordo di non essere in casa mia, nel mio letto. Ma il sonno decide di prendere il sopravvento su di me, sento gli occhi pesanti, e cado di nuovo addormentata.

Mi sveglio nuovamente e un profumo lieve, ma dolce invade le mie narici. Stavolta è mattina, lo capisco dal sole che filtra dalle tende bianche immacolate della finestra. Mi alzo e con passo strascicato entro nel bagno comunicante alla camera per farmi una doccia calda. Dopo dieci minuti esco, mi asciugo i capelli e mi vesto. Dal borsone prendo un paio di pantaloni della tuta neri, una felpa larga blu e le mie fedelissime Converse. Apro la porta della camera e sento il profumo di poco fa, ma molto più intenso.
"Pancake!" Urlo, e corro per le scale come una bambina. Vedo Harry ai fornelli che mette i pancake in due piatti neri.
"Ma non dovevo prepararla io la colazione?" Chiedo evitando di scoppiare a ridere vista la sua goffaggine in cucina. Mi metto a sedere al tavolo rotondo aspettando una risposta. "Avresti dovuto, ma qui qualcuno si è alzato alle undici e mezzo, dimenticandosene" dice, mentre stavolta non riesco a trattenermi dal ridere.
Si volta mostrando il suo solito sorrisetto compiaciuto, mentre viene verso il tavolo. Non fa in tempo a sedersi che subito prendo al volo uno dei due piatti, iniziando a mangiare con la mia solita voracità quei pancake. Odio ammetterlo, ma sono veramente buonissimi. "Hai la grazia di un rinoceronte Barteens" dice addentando il suo pancake. Con le guance piene alzo lo sguardo, e contemporaneamente alzo anche il dito medio, facendolo sbuffare e sorridere. Finiamo la colazione in silenzio, e dopo aver divorato tutto prendo i piatti e li porto in cucina per lavarli. "Vado a farmi una doccia, non combinare niente" mi ammonisce. "Wow, vedo quanto ti fidi di me" dico sarcastica mentre mi siedo sul divano col telefono. "Non si sa mai" risponde alzando le spalle.
Accendo il telefono, e subito mi appaiono decine di notifiche. Ventidue chiamate perse da -Mamma-, non ho la minima intenzione di chiamarla o di farmi sentire. Forse è meglio se vado a sistemare la camera su, almeno a rifare il letto. Non faccio in tempo ad alzarmi che sento la porta di casa aprirsi e mi volto di scatto, quasi impaurita.
"Nicole!" "Niall!"
Dio, mi ero totalmente scordata che Niall vive con Harry. "Cosa ci fai qua?" Mi chiede quasi ovviamente con una faccia stranita.
"Beh, è una storia lunga.." dico guardandomi le scarpe. "Tranquilla, abbiamo tutto il tempo" mi fa un occhiolino, e intanto si toglie il giubbotto e posa le chiavi. "È che ieri ho discusso con mia mamma e quindi sono scappata di casa più o meno, e dovevo trovare un posto per la notte, ma Abigail ovviamente non mi rispondeva, quindi mi sono ritrovata qua!" Dico ricordandomi di ieri sera. "Oh beh, sai di essere la benvenuta" mi abbraccia e stropicciandomi i capelli. "Scemo mi fai male!" Dico ridendo. Un colpo di tosse, spudoratamente finto si fa spazio nel salone. "Ciao Niall" dice Harry. Senza maglietta come al suo solito, ovviamente. "Harry" lo saluta Niall di rimando. "Quanto rimani?" Mi domanda Niall. A questa domanda non so davvero rispondere.. guardo Harry automaticamente. "Poco." Risponde lui al posto mio. "Quanto di preciso, un mese?" Chiede Niall ingenuamente. "Beh spero anche meno.." "Assolutamente meno" continua quasi infastidito. "Beh ma comunque non sarebbe un problema, no?" Chiede Niall. A questa domanda ci guardiamo tutti e tre, ma dalla bocca di Harry non esce risposta. Anzi, si gira e sale le scale lasciandoci in salotto allibiti come due idioti. "Vado a farmi la doccia". Appena se ne va mi giro verso Niall "Ma è sempre così?" Gli chiedo innervosita.
"Mi piacerebbe dirti di si, ma mentirei." "Cosa? Non capisco, spiegati meglio" mi siedo meglio sul divano per ascoltare cosa deve dire. "Sappiamo tutti il carattere che ha Harry, scontroso e anche che spesso è veramente un rompipalle" dice abbassando la voce "ma con te è sempre così strano!" Rifletto su quello che mi ha appena detto.
"Eppure stamani ha addirittura preparato la colazione per noi due.." io non lo capisco. "Cosa?" Si alza in piedi e strabuzza gli occhi. "Beh sì, ha preparato dei pancake" rispondo. "Non ci credo. Quando siamo io e lui si alza sempre più tardi e tocca fare tutto a me! Non muoverebbe mai un dito!"
Ci zittiamo quando sentiamo scendere le scale. Arriva con un cazzo di asciugamano avvolto intorno alla vita e i capelli molli, apre il frigo e prende una birra. Io e Niall stiamo in silenzio, mentre io cerco di guardare altrove. "Ma Dio Harry, puoi almeno vestirti quando ci sono io per favore!"
"Sono in casa mia. Ah, vestiti, voglio portarti in un posto dopo." Decido di non ribattere, avrebbe fatto comunque quello che voleva. Salgo in camera seguita da Niall, che entra nella sua camera. Mi metto un paio di jeans e mi lascio la felpa blu.
"Nicole, muoviti" lo sento urlare da giù. Scendo le scale abbastanza velocemente e prendo il telefono.
"Ciao Niall" lo abbraccio, lui mi dà un bacio su una guancia "A dopo piccolina" Vedo la mascella di Harry indurirsi. Lascio perdere, e quando usciamo non saliamo in macchina. "Andiamo a piedi?" Domando. "Cosa ti sembra?"
Non gli rispondo, ma lo guardo male. Metto le braccia incrociate quando una folata di vento mi fa apparire dei brividi lungo la schiena. Mentre camminiamo lui è sempre molto più avanti di me, ovviamente, visto la differenza di lunghezza delle nostre gambe. "Harry cazzo vai un pò più piano!" Gli dico dopo almeno venti minuti. "E poi vuoi dirmi dove cazzo stiamo andando?" Continua a non fiatare, ma almeno ha rallentato un pò il passo. Entriamo in un piccolo sentiero, il sentiero che porta alla piccola montagnola vicino alla città, e che ero solita percorrere da bambina. Continuiamo a camminare per almeno altri dieci minuti, quando finalmente arriviamo davanti ad una piccola casetta, fatta totalmente in mattoni che ammiravo sempre quando venivo qua. Non aspetto a fargliela notare "Guarda quanto è carina questa casa!" Sorrido, mentre pestiamo le foglie colorate ormai cadute.
"Lo so, questa è mia"
"Cosa? Ma se sei arrivato in questa città di merda da poco, come cazzo fai ad avere già due case?" Chiedo allibita. "Io ci sono nato in questa città di merda. Ma poi ci siamo trasferiti, e di qua ci sono rimaste solo queste case"
"E chiamalo poco.." dico sognante. Apre la porta della casetta, e noto che l'arredamento è molto simile a quello della casa giù in città, ma questa è sui toni del rosso.
"Qua ci vengo per pensare"
"Wow, e chi l'avrebbe mai detto, Harry Styles che pensa!" Dico ironicamente per poi sedermi sul divano bordeaux. Si gira, e inespressivamente si mette a sedere accanto a me. "Harry cazzo finiscila" dico ad un certo punto. Non capisco nemmeno io perché l'abbia detto. "Cosa?"
"Finiscila cazzo! Finiscila di fare il prezioso, di fare quello che vuole fare il duro, ma che alla fine non lo sarà mai! Senti, per quello che ti conosco ho capito come funzioni te! Ti comporti come uno strafottente menefreghista, anche se sappiamo benissimo entrambi che non è così! Se fosse stato così non mi avresti accolta in casa tua e non avresti accolto nemmeno Niall, non ti saresti alzato prima di me per preparare la colazione, tantomeno avresti accettato di fare quel fottuto progetto con me!" Ormai non riesco più a controllare quello che dico, ed inizio ad avere un fottutissimo caldo.
"Potremmo venire qua a provare per il progetto, sarebbe un posto adatto, e Niall non ci romperebbe il cazzo" dice impassibile. "Harry porca puttana, ma ascolti quello che dico?!" Io lo odio.
"No. Non mi interessa quello che dici." Risponde con un lieve sorriso.
"Sei soltanto uno stupido coglione" gli dico. Ormai sono fuori di me, non credo che riuscirò mai a capirlo.
Lo vedo avvicinarsi troppo al mio viso. "Tu non puoi giudicarmi, bambina"
Non ci vedo più, le mani mi tremano e senza neanche pensarci, gli tiro un forte schiaffo.

***

Salve a tuttii! Come al solito spero che vi piaccia e bla bla bla..
Semmai volevo dirvi che Sabato 21 partirò per Dublino fino al 28, quindi non avrò la possibilità di scrivere, ma se ci riesco proverò ad aggiornare entro Venerdì! Un bacio a tutti e grazie per il supporto, Fede :)

Silence. (Harry Styles)Where stories live. Discover now