22. "Kiss me like you wanna be loved"

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Mi rendo conto solo pochi secondi dopo di quello che ho appena fatto, io gli ho tirato uno schiaffo, merda. Mi alzo in piedi impaurita, prima che lui possa dire o fare qualcosa, e tremante indietreggio verso la porta, guardandolo fisso negli occhi. Sulla sua guancia vedo iniziare ad apparire i segni rossi che le mie mani hanno ingenuamente lasciato, come se i nervi e il cervello non fossero minimamente collegati.
"Adesso capisci di aver superato il limite" mi dice continuando a sostenere lo sguardo fisso su di me. "Io, io non volevo in realtà, non capisco perché l'abbia fatto" Di solito non mi sarei mai scusata per aver fatto una cosa del genere, soprattutto se sono stata provocata. Lui è davanti a me, lo vedo alzarsi in piedi come una furia, mentre cerco di aprire la porta senza voltarmi verso di essa. Tento invano di aprirla mentre lui si avvicina furiosamente a me, ho paura che possa farmi del male. Inizio a strattonare la maniglia della porta con ancora più forza, senza però riuscirci ancora una volta. "Cazzo!" Dico prima di vedermelo perfettamente davanti a me, a pochi centimetri di distanza.
"Hai veramente superato il limite." Ripete di nuovo, ma stavolta a voce bassa, quasi come un sussurro. Nel mio cervello stanno presentandosi migliaia di pensieri, forse avrei dovuto dare retta a George, lui mi aveva avvisato che potrebbe essere capace di fare e ottenere qualsiasi cosa. Forse non avrei mai dovuto scappare ma soprattutto non avrei dovuto andare a chiedere a Harry, ma cosa cazzo mi è preso! Mi fissa, ancora e non posso sopportarlo.
Si avvicina, nuovamente. "Non avresti dovuto farlo" sussurra al mio orecchio.
Sposta una ciocca dei miei capelli e senza capire, sento la pressione delle sue labbra rosee sulle mie.
In questo momento non sento più niente. Questo non è di certo il mio primo bacio, eppure c'è qualcosa che non va. Gli altri baci sono sempre stati dati in occasioni felici, a feste o magari al mare. Ma questo bacio, cosa c'entra adesso?
Nonostante quello che sto pensando, non mi stacco, non ne ho la forza, e stranamente nemmeno la volontà. Dopo pochi secondi si allontana lui lentamente, estraendo le chiavi della casa dalla tasca posteriore. Per due secondi manteniamo entrambi lo sguardo l'uno negli occhi dell'altra. Mi sposta, dato che sono davanti alla porta, mettendo una mano sul mio fianco. Non capisco cosa giri nel cervello di questo ragazzo, ma esigo almeno delle spigazioni.
"Cos'hai fatto?"
"Ti ho baciata, non ti è sembrato abbastanza evidente?"
Dio, che domanda stupida.
"Perché cazzo l'hai fatto intendo!" Chiedo cercando di mascherare le mie guance che stanno prendendo fuoco. "Perché volevo farlo. E a quanto pare sembrava che non ti dispiacesse"
"Ma cosa! Sei un presuntuoso e basta, e se io non avessi voluto?" Dico incrociando le braccia. "Fidati, se non avessi voluto mi avresti tirato un altro schiaffo, o come minimo ti saresti spostata."
Resto in silenzio e esco con lui dalla casa. Mi incammino per il viottolo della Montagnola, dato che lo conosco a memoria.
"E soprattutto, se non avessi voluto, non mi avresti baciato anche tu con così tanta passione" sento dire da poco più lontano. In questo momento vorrei scomparire, vorrei nascondermi in uno di questi alberi o sotto le foglie rosse e arancioni che sono sparse per il terreno.
"Chi ti dice che l'abbia fatto con passione o anche solo con voglia? Praticamente mi hai costretta!"
"Avanti, pensi che se ti avessi voluta costringere mi sarei fatto problemi a legarti in qualche strano modo o a bloccarti le braccia, di modo che tu non potessi dimenarti? Ma non ho fatto nulla di tutto questo, anche perché non è servito a quanto pare"
Perché la terra non può aprirsi in questo momento sotto i miei piedi?
Continuiamo la strada verso casa in totale silenzio, fino a quando arriviamo a casa. Entriamo, guardo l'orologio, sono già le quattro del pomeriggio, e non abbiamo pranzato per cui il mio stomaco inizia a brontolare.
"Ragazzi siete voi?" Sentiamo Niall dalla cucina. "Sì Niall" gli rispondo entrando in cucina da lui.
"Dio che profumo! Ma cosa stai facendo!" Pizza, sento odore di pizza. "Voi non avete mangiato immagino, giusto? Per questo facciamo una bella merenda!"
"Ma tu hai mangiato Niall!" Scoppio a ridere mentre gli rubo un pezzo di pizza dal piatto. "Ma merenda è merenda! Ehi ladra ridammela!"
Scappo in salotto col pezzo di pizza in mano mentre Niall mi rincorre con un trancio di pizza in bocca. Rido come una pazza e mi volto per vedere quanto sia lontano da me. Salgo le scale e mentre sono ancora voltata sento un "Ferma!", seguito da un tonfo.
La mia pizza è totalmente spiaccicata sulla maglietta di Harry, e dettaglio non meno importante sono praticamente aggrovigliata su di lui.
"Ma porca puttana Nicole, la mia pizza!" Urla disperato Niall, come se fosse la cosa più importante.
"Dio, scusa Harry!" Mi alzo impacciatamente e cerco di staccare il pezzo di pizza, o almeno quello che ne rimane.
"Ma sei normale? Ti ho urlato di fermarti!" Brontola Harry come al suo solito.
"Ma ero girata non ho fatto in tempo nemmeno a vederti, figuriamoci se potevo riuscire a fermarmi!"Rispondo.
Scendo qualche scalino dopo che Harry si è alzato, ma sento tirare la manica della felpa. "È già la seconda volta che ti trovo sdraiata sopra di me, mi stupisci Barteens. O forse c'è qualcosa che devi dirmi?" Dice col suo solito sorrisetto beffardo. "In effetti qualcosa che dovrei dirti c'è.."
Vedo la sua fronte corrugarsi, forse non si aspettava questa risposta. "E cosa aspetti?" Mi avvicino a lui, spostando una ciocca dei suoi capelli ricci simili ai miei, anche se più chiari dei miei, proprio come ha fatto lui poco tempo fa. Mi avvicino al suo orecchio, mettendomi in punta di piedi, rendendomi conto che ho ancora le rimanenze della pizza in mano. "Io in realtà..." lascio la frase a mezzo e prima che se ne potesse rendere conto gli lancio nuovamente il pezzo di pizza, ma stavolta in faccia.
Qualche secondo di silenzio.
"Oh santa merda" inizio a correre ridendo ancora più di prima, entrando in camera mia e chiudendomi a chiave.
Sento sbattere la porta "Apri questa dannata porta!" Rido fino alle lacrime, soffermandomi al pensiero della sua faccia nel momento in cui si è reso conto di ciò che avevo appena fatto. "Mai!" Dico, tra una risata e un'altra.

Niall's POV

Ancora una volta quello al centro dell'attenzione è lui, è sempre stato così. Fino a qualche secondo prima lei è corsa da me, stavamo scherzando come due amici e poi è arrivato lui come al suo solito. Non è possibile lui riesce ad avere tutto quello che vuole. Nicole, lei non dà l'impressione di essere attratta da lui. Eppure io lo vedo come lui la guarda, come se non cu fosse nulla di più prezioso in questo mondo. E ovviamente il povero sfigato qua sono io. Sono giù a mangiare la mia pizza, o quello che ne è rimasto, quando sento la risata contagiosa di Nicole e Harry che urla "Apri questa dannata porta!"
Come al solito, lui è al centro dell'attenzione, ma almeno stavolta non posso lasciare che si prenda tutto lui, perché sono stanco di sentirmi solo. E Nicole prima o poi cadrà fra le mie braccia di sua spontanea volontà, o almeno lo spero, non appena capirà che razza di persona che è Harry, e con chi si è andata a incasinare. Con tutte le sue ex è stato così, non appena hanno capito in che giro si trovasse lo hanno lasciato, tutte fuorché Maila. Forse lei lo amava davvero, e forse è per questo che adesso è così. Il mio monologo viene interrotto da dei tonfi provenienti dal piano superiore. Spero solo che non stia accandendo quello che penso, lo spero per Nicole. È così fragile, non permetterei a nessuno di farle del male, soprattutto quando so di cosa è capace quel ragazzo, so quanto sia manesco e scontroso.

***

Ciao a tutti, eccomi di nuovo! Spero solo che continuate a leggere la storia, e per farmi scusare, finalmente al ventiduesimo capitolo c'è il bacio fra Harry e Nicole! Chissà per quanto durerà quest'enfasi del bacio...
Vi lascio senza rubarvi più tempo, sperando che vi sia piaciuto!
Baci, Fede xX

Silence. (Harry Styles)Where stories live. Discover now