Capitolo 9- Compagne di stanza

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"Dai Marti muoviti, sei in ritardo come sempre."

"Tali stai zitta altrimenti te la fai a piedi."

"Baby senza le mie indicazioni ti perderesti per Torino. Ti servo."

Ridiamo insieme e continuo a caricare le ultime valigie nell'auto. È il 31 mattina, sono solo le 8.00 e io ho un sonno allucinante. Per le 10.00 dobbiamo essere all'hotel, ma prima arriviamo e meglio è, e lì ci incontreremo con tutti gli altri. Ci siamo organizzati con tre auto: io e Talisa, Jacopo e Neno, Javier e Gaia.

"Dai andiamo."

Saliamo in auto e metto in moto, tra un'oretta abbondante dovremmo essere arrivate. Accendo la radio e
alla stazione stanno passando Stay, questa canzone mi ricorda del bacio tra me e Gaia, della bellissima giornata che passammo insieme, ma mi ricorda anche il cambio di comportamento che ha avuto nei miei confronti da allora, delle ansie ed i dubbi che ho da allora e della mancanza che provo nei suoi confronti. Mi irrigidisco e cambio velocemente stazione, Talisa sembra essersi accorta di questo mio cambio di umore.

"Tutto ok Marti? Sei pallida"

"Sì, cioè... no."

Da quando conosco Tali ci diciamo sempre tutto, soprattutto sulle nostre questioni di cuore. Le ho sempre detto tutto di me e Gaia, tranne del bacio. Non so perché, forse per paura di quello che pensasse Gaia ma di Talisa mi fido quindi ho deciso di raccontarglielo.

"Io... uff. Allora, credo tu abbia notato il fatto che io e Gaia sono quasi due mesi che praticamente non ci parliamo."

Non so come dirglielo.

"Sì(?)"

Ok adesso.

"IoeGaiacisiamobaciate."

Non credo abbia capito dato che ho detto questa frase alla velocità della luce.

"Come Marti? Ripeti più lentamente, sai che faccio fatica con l'italiano poi se parli anche così."

"Io e Gaia ci siamo baciate."

Questa volta lo dico più lentamente, mi giro un un attimo per vedere la sua reazione e la trovo con un'espressione alquanto sconvolta.

"TU E GAIA COSA?"

"Shh, non urlare."

"Scusa. Perchè non me lo hai detto prima?"

Eh. Perché non te l'ho detto prima? Forse avevo paura della reazione che avrebbe potuto avere Gaia, ancora una volta ho pensato prima agli altri e poi a me stessa. Parlare dal primo momento con Talisa magari mi avrebbe aiutato, ma ho deciso come al solito di tenermi tutto dentro fino ad esplodere.

"Non lo so. Fatto sta che dopo il bacio Gaia si è allontanata di colpo, come hai potuto notare. Ho paura di averla persa Tali."

Faccio un sospiro, le lacrime minacciano di uscire ma, anche se a fatica, le ricaccio dentro. Gaia mi manca terribilmente, voglio tornare a ridere e a scherzare con lei ma non so se questo sarà mai possibile.

"Ma no che non l'hai persa Marti. Credo che Gaia abbia semplicemente paura, io ho visto come ti guarda e in tanti anni che la conosco non ha mai guardato nessuno così. Forse ha paura di ciò che prova dopotutto, per quanto io ne sappia, è la prima volta che prova qualcosa per una donna."

Ascolto attentamente le parole di Talisa, effettivamente può aver ragione, lei sicuramente conosce Gaia meglio di me e queste sue parole mi tranquillizzano. Magari devo dargli tempo, magari devo fargli capire che non c'è niente di sbagliato e che anche io provo qualcosa. Ricordo che la prima volta che mi piacque una ragazza non lo dissi a nessuno, facevo una fatica immensa anche ad ammetterlo solo a me stessa, poi capii che non era una cotta passeggera e non era solo un momento, come dicono molti, così, dopo essermi accettata io per prima, decisi di dirlo ai miei genitori che fortunatamente capirono.

"Non lo so Tali, lo spero."

Passiamo il resto del viaggio a parlare del più e del meno e a cantare a squarciagola qualche canzone che passa in radio.

In lontananza vedo Jacopo, Javier e Stefano che ci riconoscono e ci salutano.

"Tali lì ci sono gli altri. Inizia a scendere che io cerco parcheggio."

"Ok."

Talisa scende e prende la sua valigia dal bagagliaio, vado verso il parcheggio del B&B e l'unico posto libero è vicino un'auto che conosco molto bene, quella di Gaia. Oh andiamo! Siamo seri? Sbuffo e parcheggio. Appena scendo prendo la valigia dal bagagliaio, chiudo l'auto e quando mi giro quasi non mi scontro con Gaia.

"Oh, ciao Gaia."

"Ciao Marti."

Tra di noi cala un silenzio imbarazzante così decidiamo di avviarci all'entrata. Gaia a differenza mia si è portata praticamente tutto il guardaroba e la vedo alquanto in difficoltà così decido di prendere una delle valigie che porta.

"Dai lascia."

"No Marti ce la faccio."

"Dai qua che altrimenti arriviamo all'ingresso che già dobbiamo ripartire."

A questa mia affermazione Gaia ridacchia, sorrido anche io felice di vederla ridere per una mia battuta.

"Allora sbrigati Beltrami non abbiamo tutto il giorno."

Detto questo mi supera ormai alleggerita dal peso dei bagagli che portava, io sorrido e inizio a rincorrerla. Arriviamo al B&B ridendo, mi era mancata questa complicità tra noi due, anche se una volta che siamo di nuovo con gli altri Gaia torna fredda e si riprende la valigia. Mi incupisco leggermente ma decido di dargli poco peso.

"Marti!"

"Jackie!"

Jacopo mi viene incontro e mi abraccia.

Quando ci stacchiamo abbraccio Javier e poi Stefano. Mi sono mancati tutti molto, mi ci sono affezionata parecchio a tutti.

Entriamo e ci dirigiamo alla reception per prendere le chiavi delle nostre stanze per i prossimi due giorni.

"Saranno camere matrimoniali e io e Javier saremo in stanza insieme."

Mi sussurra Talisa entusiasta.

"Mi raccomando fate piano la sera che io voglio dormire."

Faccio un sorriso malizioso, Talisa capisce il senso della mia battuta e mi da una spinta. Ridiamo insieme e mi avvio alla reception per prendere le chiavi della mia camera.

"Martina Beltrami."

"Mi può dare un documento?"

Porgo la carta di identità alla receptionist e lei mi da un mazzo di chiavi.

"Ecco a lei. 410."

"Grazie."

Prendo le chiavi e mi avvio all'ascensore, sono sola visto che sono stata l'ultima ad avere le chiavi. Una parte di me spera che ci sia Gaia in stanza con me, l'altra spera in qualcun altro. Sarebbe imbarazzante condividere la stanza ora che i rapporti non sono il massimo.

Entro in camera e vedo un casino di vestiti cosparsi per il letto, non possono che essere i vestiti di Gaia.

"Ehi."

Gaia esce dall'armadio dove stava sistemando i vestiti e mi guarda stupita.

"Mi sa che saremo compagne di stanza per i prossimi due giorni."

Anima Fragile A Cui Devo Tanto Where stories live. Discover now