Capitolo 11- Ti voglio

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Quando mi sveglio poggio una mano sul letto e capisco che Gaia già si è alzata, vedo la luce accesa in bagno e controllo l'orario sul telefono, 19.20, probabilmente si starà preparando.

Dopo una decina di minuti esce dal bagno già pronta per stasera, indossa un vestito lungo nero con uno spacco sulla destra molto semplice, ha fatto uno dei suoi soliti trucchi stravaganti facendo una strana forma sugli occhi. Resto un po' a guardarla finquando è lei che mi risveglia dai miei pensieri.

"Marti vatti a preparare altrimenti facciamo tardi."

Prendo i vestiti ma prima di andare mi sento di aprirmi con Gaia e di rassicurarla ulteriormente sulla nostra storia.

"Gaia volevo solo dirti che capisco la tua paura, anche io quando mi sono innamorata della mia ex ho fatto fatica ad accettarlo e a dirlo a tutti. Prenditi il tuo tempo, io sono qui."

Lei in risposta poggia una mano sulla mia guancia, fa una leggera carezza e mi bacia.

"Sei speciale Martina."

Mi da un altro bacio dopodiché vado a prepararmi. Decido di mettere una camicia nera e un pantalone strappato dello stesso colore, metto giusto un filo di trucco per coprire i brufoli e decido di lasciare i capelli sciolti.
Quando esco Gaia mi fissa intensamente.

"Wow Marti sei bellissima."

Si avvicina a me e mi lascia un bacio sulle labbra. Ricambio il bacio cercando di approfondirlo ma qualcuno bussa alla nostra porta.

"Ragazze siete pronte?"

È Talisa che è venuta a chiamarci per scendere a mangiare. Ci stacchiamo e vado ad aprire la porta.

"Wow Marti. You're beautiful."

"Grazie Tali lo so, ora andiamo che ho fame."

"Sei sempre il solito porco."

Ridiamo tutte e tre e mentre stiamo per scendere Gaia si avvicina e mi afferra la mano, io la guardo e lei mi sorride, sorrido di rimando e rafforzo la stretta tra le nostre mani.
Scendiamo giù e troviamo i ragazzi che già hanno preso posto ad un tavolo.
Mi fanno tutti i complimenti per i capelli, io ringrazio anche se un po' in imbarazzo, non amo stare al centro dell'attenzione.

Finiamo di cenare verso le 23.00 ed usciamo fuori al parcheggio. Abbiamo deciso anche stavolta di prendere l'auto di Gaia.

"Bibi posso guidare io?"

Le chiedo facendo il labbruccio.

"Uff, va bene basta che non mi sfasci la macchina."

Sorrido e prendo le chiavi che mi porge Gaia. Con le indicazioni di Talisa arriviamo al locale di cui ci ha parlato oggi pomeriggio. La musica si sente da fuori e quando entriamo un odore di tabacco e alcool ti invade le narici. Il posto non è molto grande, ci sono dei tavoli e le sedie vicino al bancone, ci sediamo tutti ad un tavolo.

"Bibi che ti porto?"

"Un mojito scricciolo."

"Ok."

Mi da un bacio sulla guancia e io e Stefano, che ha preso le altre ordinazioni, andiamo a prendere i drinks.

"Allora tra te e Gaia è una cosa seria?"

Mi chiede Stefano mentre aspettiamo le nostre ordinazioni.

"Cosa?"

Provo a fare la finta tonta, dopotutto non so se Gaia è pronta a parlarne.

"Dai Marti, non sono cieco, si capisce lontano un miglio che c'è qualcosa tra di voi."

"Beh in effetti c'è qualcosa, non so neanche io cosa perché non ne abbiamo mai parlato, ma mi piace molto. Ti prego Neno però, non dirlo a nessuno."

Anima Fragile A Cui Devo Tanto Donde viven las historias. Descúbrelo ahora