Con molta fretta, prendo subito l'uomo sulle spalle e lo porto fuori dal buco.

<<Rocky, vieni con me>>

<<Dove?>>

<<Alla trincea>>

<<Vengo anch'io!>> dice subito Kim, alzandosi e prendendo il suo fucile.

Voglio raggiungere i miei fratelli e sapere se stanno bene e lo stesso vorrà farlo anche lei, quindi è inutile trattenerla qui.

Tutto in torno c'è silenzio.
Forse è solo un momento di riposo, ma non è affatto finita.

Camminiamo bassi, gattonando addirittura a terra. Abbiamo tutte le protezioni che ci servono, ma potremmo essere comunque feriti.

Non ci mettiamo tanto ad arrivare alla trincea, forse più o meno sei minuti, visto che siamo distanti 10 metri e stiamo anche gattonando.

Faccio saltare giù prima Kim e poi Rocky, e infine, mi lancio anch'io.

<<Colonnello, il Generale Thompson le vuole parlare>>

<<Va bene, dove si trova?>>

<<In fondo a tutto>> cazzo! Si trova dall'altra parte della trincea, che anche qui sarebbero più o meno 6 o 7 metri di lunghezza.

Comincio a camminare svelto, spingendo alcuni e strattonando altri. Questi stronzi non si spostano e io non ci posso fare niente.

Arrivo dal Generale, pregando che non mi faccia la ramanzina.
E poi per cosa?

<<Asher...tieni questa>> mi porge una lettera prima ancora che io facessi o dicessi qualcosa, ma tiene una mano su di essa, mentre la tengo io tra le mani. Me l'ha porta in assenza di tutti, senza gli occhi di nessuno addosso.

<<Cos'è questa, Generale?>> gli chiedo preoccupato.

E si, sono preoccupato, non mi piacciono le lettere. La maggior parte delle volte, nelle mie situazioni, portano sempre brutte notizie.

<<Ragazzo...questa lettera la leggerei solo quando io sarò...forse...quando io sarò morto>>

<<Non lo dica neanche per scherzo Signore, questo non accadrà mai!>> mi affretto a dire subito, che quasi il cuore mi sta uscendo dalla gola per la troppa paura.

<<Ma se accadrà...aprirai questa lettere solo quando succederà. Prima non puoi...e questo è un ordine ragazzo mio>> lo guardo dritto negli occhi, non riuscendo a trattenere le lacrime.

Cazzo!

Quest'uomo mi ha così colpito per la sua forza, che per me è stato un padre vero e proprio. Mi ha preso sotto le sue ali dal primo momento che mi ha visto...e sono sicuro che abbia detto a tutti che sono il migliore della sua Caserma.

Forse è la verità, ma chi mi dice che ci sarà sempre una persona migliore di me e anche più brava di me in quella stessa Caserma?

<<Sarai sempre quel ragazzo che ho conosciuto tempo fa...e per questo io ti affido una cosa importante, ma questo sarà tutto scritto qui dentro>> tamburella con un dito sulla lettera, mentre la indica e la guarda amareggiato.

Mi poggia una mano su una spalla e mi dice <<Può andare Colonnello>> si gira, dandomi le spalle e porta una mano al viso, come per reggerla. Mentre sto andando via, lo sento singhiozzare e coprirsi il viso con entrambe le mani.

Cerco di non pensarci, così per distrarmi comincio a cercare i miei fratelli, ma ne vedo solo due: Martin e Robin.

<<Dov'è Santiago?>> chiedo subito, allarmandomi troppo. Martin, Robin, Rocky e Kim si guardano, incerti se dirmelo o no.

Amami Per Sempre Capitano || Vol.1Where stories live. Discover now