• 17 - KIM ~ ASHER

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KIM

Sono riuscita a tenere il conto per circa 1726 persone, e ancora la cena deve essere servita.
Do un'ultima occhiata verso il tavolo dei ragazzi e mi accorgo che hanno cambiato posto.
Con lo sguardo provo a cercarli, tenendo gli occhi fissi sulla porta nella speranza che escano o entrino dalla sala.
Eppure l'unico che ancora non ho visto è stato il coglione, mi chiedo cosa stia facendo, non che mi interessi è solo una curiosità.

<<Aspetti qualcuno?>> mi chiede Sallie in tono dubbioso, facendomi distogliere lo sguardo dalla porta e rivolgendolo a lei.

<<Certo che no. Stavo pensando una cosa sai>> dico prontamente per cambiare discorso.

<<Cosa? >> corruga la fronte e raddrizza la schiena.

<<Quello che ci hai detto questa mattina su tuo padre>> ritorno su questo discorso, per non parlare di ciò che stavo facendo qualche secondo fa.

<<Ah si, lui è un Primo Capitano sai>> insiste col dire, senza aggiungere altro.
Per mandare avanti il discorso, approfondisco con le domande <<Si, questo lo avevo capito, Intendevo, perché non vi parlate più?>> la mia intromissione può essere fastidiosa, ma la curiosità mi spinge verso le vie più sbagliate, ferendo gli altri nel profondo. È difficile che mi parlino come prima, solo che questo è un brutto vizio che non riesco a controllare.

<<Non ci parliamo perché è la mamma che non me lo permette. Lui è un carattere duro, sempre molto severo con me e con lei. Pretende da me molto e io non so come dirgli che riesco a fare il possibile, invece con mia madre litiga ogni qual volta quando ha del tempo per vederci. Devo dire però che alcune volte mi accontenta se gli chiedo qualcosa. Stanno per divorziare e questo...mi fa tanto male>> mi torna in mente quando mi chiudevo in camera da sola e piangevo ogni volta che la mamma non voleva dirmi dove era papà; ho sofferto per questo, ma alla fine sono riuscita a cavarmela da sola, come una vera vincente.

<<Per questo ti sei arruolata? Per fuggire da tutto questo?>> è una domanda che ho fatto anche a me stessa, solo che non ho saputo trovare risposta. Poggio la testa su una mano e mi sistemo sulla sedia per mettermi comoda e ascoltare il discorso di Sallie.

<<Avrei preferito fosse stato così, ma non è andata come volevo. È stato sempre mio padre a mettermi su questa strada, è lui che mi ha obbligato. Non sopportava il fatto che andassi male a scuola, che uscissi con i miei amici o che scegliessi di rimanere con mia madre ei miei fratelli. Voleva che almeno uno di noi avesse intrapreso la carriera militare, e cosi scelse me, la figlia di mezzo. Ho imparato a sparare e avere un'ottima mira, ecco perché adesso sono qui, per di più contro la mia volontà>> racconta a malincuore, facendo trapelare ogni sua emozione. Le credo, perché tutto questo mi ricorda mia madre e i suoi soliti discorsi per convincermi che il percorso militare fosse un inutile scelta, una cosa che solo gli uomini avrebbero potuto intraprendere e che fosse troppo pericoloso per essere gestito dalle mani di una donna.

<<Ora che siamo qui, cerchiamo di dare il meglio di noi. Siamo una squadra e la nostra forza può essere servita anche in queste cose, soprattutto per alzare il morale a chi è triste>> le dico giocherellando con delle spintarelle al gomito <<Tu non esitare a chiedere, sai che siamo sempre qui per aiutarti>> le prometto, incrociando le dita proprio davanti ai suoi occhi.

Di scatto mi giro vero la porta d'ingresso della sala e fa capolinea l'uomo che questa mattina è venuto da Asher. Zoppica per arrivare ad un tavolo e quando si volta per sedersi riesco a vederlo bene in viso. Lividi che ricoprono ogni angolo della sua faccia, un labbro spaccato, uno zigomo rotto, ferite sul naso e i lividi sugli occhi che prendono man mano colore. Adesso collego tutto tra Asher, Robin, Martin e quest'uomo, e l'unica ragione per cui fossero tutti così tesi equivaleva proprio a questo, ridurre in questo stato un uomo, che a occhio nudo avrà la stessa età di mio padre, più o meno sui 50.
Parlando proprio di lui, vedo mio padre cercare qualcuno in sala ma con false speranze, perché ritorna verso quell'uomo stringendogli la mano e rassicurandolo di qualcosa.
Per di più io e lui abbiamo una chiacchierata in sospeso.

Amami Per Sempre Capitano || Vol.1Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα