Capitolo 126

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Avere la consapevolezza di aver perso qualcosa che ti apparteneva, è come ricevere uno schiaffo in pieno viso, ma parlare al passato... è come accartocciare il proprio cuore e buttarlo via.

Quando sono arrivata in questo college non mi sarei mai immaginata di vivere certe emozioni, dalla più bella, alla più brutta. Eppure eccomi qua, con il cuore che pulsa mille sensazioni differenti, ma che adesso piange per una mancanza che ha.

Ho perso Cameron e insieme a lui, anche me stessa ed è per questo che adesso è notte fonda e davanti a me ho soltanto un foglio bianco e una penna, con un'unica lucina che mi illumina e con la luna fuori che mi fa compagnia.

Domani partirà ed io vorrei soltanto lasciargli un ricordo, ed è proprio per questo che con la mente sto ripercorrendo i vari momenti che ci tengono ancora legati, anche se fanno parte del passato e con il presente non hanno niente a che fare.

Mi guardo attorto, fin quando non poso lo sguardo sul manto di stelle che risplendono in cielo e che si lasciano intravedere dalla mia finestra. Persino loro mi ricordano lui; di tutte quelle volte in cui i nostri occhi si sono posati all'univoco su esse e di tutte quelle volte in cui le nostre labbra si sono sfiorate al di sotto.

Eppure ho sempre creduto in noi due. Ne abbiamo passate talmente tante che a pensarci mi viene il mal di testa, ma allo stesso tempo una sensazione di felicità che mi cattura a se.

Mi ricordo di quando abbiamo ballato sotto un manto di nuvole, o di quando abbiamo guardare il cielo dalla Torre Eiffel...

Ed è con questi pensieri ch tento per quella che sarà la sesta volta, di scrivere qualcosa sul foglio che ho davanti, ma anche questo, come tutti gli altri, finisce nel cestino che ho affianco. Mi prendo la testa tra le mani e sospiro frustrata.

Il fatto è che nessuna parola mi sembra appropriata per descrivere ciò che provo e ciò che voglio trasmettergli. Forse dovrei lasciarmi andare di più e sciogliermi, senza pensare se ciò che scrivo è giusto o sbagliato o magari ridicolo, dopotutto ciò che ho dentro sono io, Emily, e vorrei soltanto gridarlo al mondo intero ciò che provo, ma soprattutto vorrei gridarlo a lui, anche se un foglio tante volte esprime più di un urlo e anche questo me lo ha insegnato Cameron.

Sospiro, sfregandomi gli occhi con fare agitato, ma poi prendo un nuovo foglio bianco, lo fisso per alcuni istanti ed è a questo punto che una lacrima inizia a scavarmi il viso, ma anche se può sembrare che sia dettata dalla tristezza, in realtà è dettata dall'amore e non appena penso a questa parola, la mia mano inizia a muoversi da sola e il cuore prende il sopravvento sulla mia mente, tirando fuori frasi che che descrivono tutto ciò che ho dentro e che penso ogni volta che i miei occhi incontrano i suoi...

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