Capitolo 121

6.3K 379 69
                                    

Il forte odore di alcol continua a farmi increspare il naso, mentre la musica alta di sottofondo mi fa portare le mani sulle tempie, per cercare di placare il mal di testa che sta aumentando sempre di più.

Continuo a pensare che odio Sierra con tutto il mio cuore per avermi portata con la forza in questo posto, perché, dopo avermi cercata di convincere in mensa e aver ricevuto solo risposte negative, una volta rientrate in camera ha iniziato a minacciarmi, assicurandomi che se non avessi accettato di venire con loro, lei avrebbe preso il mio computer e lo avrebbe buttato dal balcone. Una minaccia piuttosto stupida se non del tutto insensata, ma dopotutto Sierra è capace di tutto, quindi ho preferito accettare di andare con loro per non farle combinare qualche pazzia, ma oltre a questo l'ho fatto anche per Jade, che è proprio giù di morale e non mi va di lasciarla in un momento così delicato e triste.

«Questa è l'ultima volta che metto piede in un posto del genere!» ribadisco decisa a Brad, che intanto mi guarda divertito. Sta subendo i miei lamenti da più di mezz'ora, ma intanto è l'unica persona con la quale posso sfogarmi.

«E tu non osare ridere» assottiglio gli occhi e tiro un piccolo schiaffo sul suo braccio, ma è proprio questo che lo fa scoppiare in una fragorosa e riecheggiante risata, che supera addirittura il rumore della musica.

«Mi dispiace Ily, ma sei veramente buffa in questo momento. Se non fossi una brava persona a quest'ora avrei preso il telefono e ti avrei scattato talmente tante di quelle foto che avrei esaurito la memoria, ma cosa ancora più importante, le avrei pubblicate tutte sui vari social» ride di gusto.

«Il ragazzo non ha tutti i torti» lo affianca Nash, seguito da Taylor, Matt, Mark e Luke, che in mano hanno un bicchierino a testa contenente bevande di strani e sgargianti colori. Increspo il naso alla sola vista, per poi riconcentrarmi sui loro visi divertiti.

«Prenditi qualcosa da bere e goditi la serata principessa, siamo venuti qua per divertirci, non per sentire i tuoi lamenti. Rilassati» mi consiglia Mark, avvolgendo la mia spalla con un braccio.

«Non esagerare!» lo rimprovera con sguardo da fiamme Luke, che intanto mi scruta con preoccupazione.

Sbuffo a causa di questa situazione, per poi staccarmi dalla sua presa allontanandomi e, anche se con incertezza, mi dirigo verso il bancone.

«Salve signorina, cosa vorrebbe ordinare?» il barista mi guarda con un malizioso sorriso mentre mi prendo qualche secondo per pensare.

«Due Long Island per entrambi, grazie» una voce tuona dietro di me e mi fa morire le parole in bocca.

«Sai, potevo pure scegliere da sola» borbotto, abbassando lo sguardo.

«Sembravi indecisa, quindi ci ho pensato io a risolvere la questione. Basterebbe anche un semplice grazie» mi schernisce in tono scherzoso Jake, ma l'ultima cosa che voglio in questo momento è ridere a qualcosa detta da lui.

«Beh, visti i nostri precedenti...» mormoro, volgendo lo sguardo nuovamente al barista che in mano ha le nostre bevande, così lo ringrazio con un cenno del capo, per poi vederlo scomparire dalla mia visuale.

«Emily, Emily... ti avviso, sono venuto in pace, solo per una chiacchierata tra amici. Metti per una buona volta da parte i nostri battibecchi» porta il bicchiere alle sue labbra, per bagnarle leggermente.

Dopo aver udito le sue parole, scoppio in una risata nervosa.

Io e lui. Amici. Non lo facevo così ironico.

«Veramente, questa è la cosa più divertente che io ti abbia mai sentito dire» mi porto una mano allo stomaco per le troppe risate.

Lo vedo sorridere leggermente, ma non dice niente, così, dopo essermi calmata, porto la mia attenzione sulla bibita davanti a me. Chissà se mi posso fidare di lui...

«Tranquilla, non ti ho fatto mettere niente lì dentro, non mi abbasserei mai a determinati livelli» toglie ogni mio più futile dubbio. Lo scruto attentamente e, non vedendo nessuna traccia che mi suggerisce che sta mentendo, inizio a bagnarmi lievemente le labbra e ad assaporare così il gusto del cocktail.

«Ti piace?» mi fissa con i suoi grandi occhi verdi e noto dal suo sguardo un velo di preoccupazione.

«Sì» ammetto con sincerità, bevendone un sorso mentre lui sorride soddisfatto.

«Ho sentito dire che tu ed Allison state uscendo insieme» cerco di prendere un nuovo discorso, anche perché questa storia mi incuriosisce e non poco.

«Mh, sì, è vero. Diciamo che ci stiamo frequentando» arrossisce ed è la prima volta che vedo questo ragazzo in determinate condizioni.

«Comunque mi volevo scusare con te per come mi sono comportato. Sono serio, mi dispiace per tutto quanto e solo adesso mi sono pentito realmente del male che ti ho procurato» si porta una mano dietro la nuca, mentre continua a tenere lo sguardo fisso su di me.

«Scus...» le mie parole vengono interrotte dalla voce di una persona che si sovrappone alla mia «Emily, dobbiamo parlare».

Mi giro stupita, per poi scorgere l'espressione neutra di Cameron, che mi guarda attentamente, aspettando qualche mio segno acconsenziente ed esso non tarda ad arrivare, perché con un piccolo cenno del capo mi alzo, abbandonando dietro di me il mio gustoso cocktail e Jake, che saluto con un sorrisetto.

Io e Cameron iniziamo subito a farci spazio tra i corpi sudati e che si muovono a ritmo di musica e in lontananza vedo Sierra, Lily e Jade che ballano e si divertono, persino quest'ultima sembra essere spensierata e serena, mentre oscilla i suoi fianchi.

Non appena riporto l'attenzione su Cameron noto che si sta dirigendo verso le scale ed è proprio così, perché saliamo e il nostro percorso si interrompe non appena arriviamo in cima e svoltiamo l'angolo.

Scorrono attimi di silenzio, ma non dura tanto perché viene spezzato proprio dal ragazzo che ho di fronte «si può sapere che ti salta in mente?! Jake?! Ti avevo detto di stare lontana da lui, ma come al solito tu non mi dai mai retta, per non parlare di Brad, ti mangia con gli occhi e...» urla con gli occhi leggermente arrossati.

«Perché ti dovrei dare retta? Chi sei tu per dirmi chi devo o no frequentare? Per quanto mi riguarda nessuno!» alzo la voce in preda dalla rabbia, avvicinandomi sempre di più a lui con sguardo in fiamme.

Lo vedo respirare affannosamente, così continuo senza dargli il tempo di controbattere «tu puoi frequentare chi vuoi, come ad esempio Molly, mentre io no... mi spieghi il filo logico dei tuoi ragionamenti?! Perché sinceramente io non li capisco proprio, ma penso che non li capirebbe nemmeno un bravo psicologo!» digrigno i denti dal nervosismo.

«Emily...» inizia a parlare, ma viene interrotto proprio da me che esclamo «Emily cosa?! Cosa Cameron?! Sono stanca di tutta questa situazione e sai che c'è, sto iniziando a pensare che forse era meglio se quel giorno in aeroporto non ti avessi mai conosciuto!».

Le parole una volta che scivolano dalle mie labbra bruciano, come una fiamma ardente e anche se mi pento di quel che ho appena detto, non lo do a vedere.

L'espressione del ragazzo che ho davanti diventa di pietra e la sua pelle inizia a sbiancare. Soltanto una lieve parola fuoriesce dalle sue labbra in un mormorio «Cosa?».

Mi mordo il labbro, portandomi le mani sulle tempie «io sono stanca Cameron, veramente, finiamola qua, adesso. Vai da Molly, io proseguirò per la mia strada».

«Io non...» lo guardo negli occhi mentre inizia a parlare, ma viene interrotto da delle urla che si espandono per tutta la discoteca, che mi fanno gelare il sangue e fanno bloccare ogni cosa che mi circonda...

FINE LINE 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora