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Quattro mesi dopo

Emma. 

Questa casa è un macello. Io ammazzo Simone non può sempre pensare che ci sia Shamin che pulisce non è la nostra schiava. Dobbiamo essere anche noi autonomi. 

“Simoneeeeee” urlo dalla nostra camera da letto. 

“ amore dimmi. Che c'è?” ora lo prendo a schiaffi. 

“ potresti ritirarti le scarpe che lasci sempre in giro? Le calze? Non penserai mica che Shamin ritira tutto questo schifo. È la nostra cameriera ma anche un amica. Non la nostra schiava. Ha la sua vita. Muoviti che devo vestire Elena. ”

“ perché ogni volta che ti deve venire il ciclo sei nervosa! ” oggi lo ammazzo l'ho detto! 

“ aaaaaaaaaaaaa quanto mi innervosisci quando fai cosi eh ” esco dalla stanza “ Ele dai a fare il bagnetto” 

“mamma aspetta un altro po'  ci sono le winx”

“amore stanno per arrivare i nonni, e tu non sei ancora pronta” 

“ e  va bene ” scende dal letto e andiamo in bagno.. sono passati quattro mesi da quella faccenda o forse di più. Elena non ha più i lividi addosso, ero spaventata la prima volta che ho iniziato a lavarla. La lavo per bene e la vesto “brr che freddo” 

“ vieni qui che ti riscaldo io” la prendo il braccio e cerco di riscaldarla. La vesto con cura e mi sorride. 

“ dai mamma, io scendo giú. Tu fatti bella” le sorrido. 

“ brava amore ” la metto giú. 

“ Shamin”  urla e scende le scale. 

“ piano dimmi” le dice

“sai dove è finito l'orso bianco?” chiede facendomi sorridere.

“ si tesoro sta fuori” 

“ Emma ”  mi volto, passo davanti a lui. Senza guardarlo minimamente. “ perché mi stai evitando?” mi chiede. Era vero lo stavo facendo da questa mattina. 

 “ io… non ti sto evitando, guardami non sono pronta. Se vuoi mi presento cosi davanti ai nostri” gli dico nervosa. Lui insiste invece. 

“ ti siedi un secondo, mi dici perché sei nervosa?” cazzo? E adesso che gli dico? Emma diglielo. 

“ho un ritardo di una settimana forse anche di più non ne sono sicura.” 

“ perché non me lo hai detto?” 

“ ero nervosa. Non sapevo come dirtelo e poi quando mi hai detto del ciclo non ho capito più nulla. ” 

“ prima di tutto calmati.” fosse facile. 

“ Simo è se sono incinta? Come glielo diciamo ad Elena? Come la finiamo tutti? E poi stiamo insieme da soli cinque mesi. ” 

“Emma stiamo insieme da poco è vero ma abbiamo passato cose che nessuno potrebbe immaginare. Abbiamo una nostra casa. E poi se aspettiamo un bambino lo scopriremo. Ora però stai tranquilla” 

“ tu non mi lasci vero?” 

“ amo ma sei scema? Certo che no ” lo abbraccio forte. Mi sono tolta un peso di dosso. Respiro sul suo collo. “ stai tranquilla amore ci sono io con te”

“ non so come posso comportarmi a lavoro. Al procuratore non abbiamo detto niente. ”

“ allora adesso pensiamo alla cena. Poi domani facciamo il test, sé positivo vedremo che fare. Al massimo tu stai nel tuo ufficio e io e Ale facciamo il resto. Non ti devi assolutamente preoccupare!” 

“ Ti amo” 

“ anche io, vatti a cambiare adesso” 

“Simo se sono incinta mi aiuterai a dirlo a Elena” 

“si amore, per qualunque cosa io ci sn stai tranquilla ” mi vado a cambiare per la serata. Stasera Elena conoscerà la mia famiglia finalmente.

Simone. 

Sarò padre di nuovo, ok la cosa non è certa,  magari è solo stress e nervosismo da lavoro. Quindi un falso allarme. Respiro. Sarei felice però. Dopo Elena avevo detto che avrei voluto altri figli. 

“papà”  mi richiama

“dimmi” 

“sai ho già deciso cosa voglio a natale” 

“Elena di gia siamo solo a giugno ” Sha ridacchia.

“ sì è importante. ”

“ come tutte le bambole che babbo natale ti ha portato. Avanti..cosa hai chiesto?” 

“ questa è una cosa seria” la guardo anche io serissimo. 

“ vorrei che tu e la mamma vi sposiate  come prima cosa. - sorrido - come seconda cosa vorrei che babbo natale facesse un patto con la cicogna e mi portasse una sorellina con cui giocare. Mi sento un po' sola. ”

“ allora sulla seconda proposta ci potrei pensare a chiedere” 

“ non voglio più nessuna bambola. Ne ho tante.” 

“ parlerò con la mamma va bene?” annuisce. Vuole la sorellina.  anche io ed Emma vorremmo darle una sorellina o fratellino per noi è uguale. , se ci è capitato ora va benissimo..

Emma. 

Simone è andato ad aprire la porta. Sono appena arrivati i miei e suoi. Sono in ansia perché finalmente le famiglie si vedranno per la prima volta. Li guardo entrare e un tonfo al cuore quando mi rendo conto di non aver mai detto ad Elena che non ho un papà. 

“ ziaaaaaa” si butta su Sara che la travolge facendola cadere. Fabrizio con Angelica ridono. Andrea pure. 

“ andiamo bene come inizio eh!” esclama Sara stringendo la nipotina. 

“ dai entrate non stare lì ” dico. Vedo entrambe famiglia arrivare in salone. Si guardano intorno. 

“Emma ma che hai combinato?” 

“ mamma lascia perdere. Ci ha messo quattro ore per preparare tutto” 

“ da madre avrà preso” afferma Angelica facendo ridere. 

“ la vuoi smettere. Comunque loro sono la famiglia di Simone. ” dico impacciata. 

“ ci siamo conosciuti qui fuori prima di aprirci. ” mi dice Sara sorridendomi. Mi accorgo che mio fratello la guarda o meglio la fissa. Lo conosco quello sguardo…

“ scusate” prendo il telefono che squillava e rispondo. “ pronto” 

“ Emma scusa non volevo disturbarti. Ma domani c'è la sentenza di Carlotta e oggi ci sono Elisa e Antonio di guardia. ” già la madre di Elena era ancora agli arresti domiciliari. Domani ci sarebbe stata la sentenza definitiva. 

“ chi l'accompagna?” 

“ la polizia locale Emma” anche lui ormai mi dava del tu. “ ci sarà anche Elisa” 

“Ale..” lo richiamo “ riprendetela. Te lo dico con il cuore in mano. Non riesco più a vedervi che ogni tanto fate finta che non c'è niente tra di voi.” 

“ lo sai che…” 

“ provaci. Ho capito che non si fida. Ma se non ci provi non lo saprai mai. ” 

“ ci proverò” 

“ bravo. Ci sentiamo domani” lo saluto ed entro in salotto. Li vedo ridere e scherzare tutti quanti. 

𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora