10.

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Ci siamo baciati, non ci credo. Cioè, lei mi ha baciato e mi ha pure detto che gli piaccio. Sicuramente sto sognando realmente perché non è possibile. Consegno le carte ad Alessandro che mi sorride.
Esco poco dopo dal commissariato e torno a casa.
Parcheggio al solito posto, esco dalla macchina e la chiudo schiacciando il bottone nel telecomando. Raggiungo il mio appartamento dove trovo veronica distesa a guardare i cartoni con Elena.

“ ciao bellezze”

“ papà” la piccolina scende dal divano mi raggiunge travolgendomi in un abbraccio. Per poco non cado per terra.

“amore mio. ”

“ finalmente sei tornato. Mi sei mancato tanto”

“sapessi quanto sei mancata tu a me. Hai mangiato?”

“ in realtà aspettavamo te” mi risponde veronica che non si è mai mossa.

“ potevate iniziare, sapete che io faccio sempre tardi”

“Elena non aspettava altro che stare con te anche a tavola.”

“ bene allora forza a lavare le mani signorina. Io arrivo subito” mi bacia una guancia è corre verso il bagno.

“ sei pronto per domani?”

“ no. Non sono pronto a lasciarla. Quella banda è pericolosa. Non so cosa può succedere. ”

“ se tu e il commissario starete concentrati vedrai che non succederà nulla”

“ non dovremmo perdere la testa. Ma con questi è veramente difficile”

“Simo è neccessario che nessuno dei due perda la lucidità. ”

“ lo so. Chissà come la prenderà Elena! Sono molto preoccupato per questo”

“Elena ha quattro anni capirà”

“ non lo so. È piccola non posso pretendere che lo faccia!”

“vedrai. Adesso raggiungila poi le parliamo” annuisco e vado in bagno dalla mia principessa che si sta asciugando le mani.

“ non hai nemmeno allagato facciamo progressi signorina”

“hai visto papà come sono diventata brava?"

“ tu sei sempre brava. ” le lascio un bacio tra i capelli e sgattaiola fuori dal bagno andando da Veronica in cucina. Mi sciaquo le mani e vado anche io.

______

Dopo cena ci sediamo sul divano, Elena guardava ancora i suoi cartoni animati preferiti, allungo il braccio per spegnere la TV.
“papino perché? Non era finito questo cartone!”

“ si lo so. Ma devo parlarti una cosa”

“ la mamma vuole portarmi via da te?” scuoto la testa.

“ no amore. Nessuno e nemmeno la mamma ti vuole portare via da me. Stai tranquilla”

“ se un giorno dovesse succedere? Tu non mi lasci vero?” mi avvicino con le gambe verso di lei.

“ no Elena. Non ti lascio. Io non ti lascerò mai. Tu sei la mia principessa. Ti promesso che se dovesse succedere lotterò per tenerti con me”

“ il mio principe” mi bacia sulla guancia. “allora cosa dovevi dirmi?” mi chiede con la sua vocina.

“ tu lo sai che papà fa un lavoro un po' pericoloso”

“ si tu arresti i cattivi papà lo so”

“ecco. Questi cattivi stanno facendo tanto male a tante persone ma purtroppo i miei colleghi ancora non li hanno presi. ”

“quindi?”

“ quindi io e il mio capo dobbiamo andare in missione segreta per acchiapparli”

“ ed io? Con chi resto? Non posso venire con te in segreto?” mi viene da ridere.

“ tu resti con veronica. Non puoi venire con me perché è molto pericoloso.”

“ allora se è pericoloso perché vai papà?”

“ perché è arrivato il momento di fermarli questi cattivi. ”

“ starai via tanto. Io non posso nemmeno telefonarti?” ha gli occhi sul punto di piangere. L'abbraccio forte al mio petto.

“ non so quanto starò via amore. Non puoi telefonarmi perché i cattivi potrebbero farmi del male quindi dovrai attenerti a tutte le regole che Veronica ti darà. Ti giuro che torno al più presto. Non ti accorgerai nemmeno della mia assenza. ”

“ ma almeno posso sapere come si chiama il tuo capo”

“ certo. Il mio capo è una femmina. È si chiama Emma”

“ posso conoscerla un giorno” ecco che inizia il vero e proprio interrogatorio. Ridacchiò. Le bacio una guanciotta.

” vedremo. Ora fila in camera che arrivo a metterti il pigiama”

“ posso vedere il cartone in stanza prima così tu saluti Veronica e poi vieni?”

“ d'accordo. Ma solo un episodio perché poi dobbiamo spegnere, domani io vado via presto per andare a lavoro e tu devi andare all'asilo”

“ va via già domani. Allora voglio dormire nel lettone” alzo le mani accettando la proposta.

“ corri però altrimenti cambio idea” mi sorride. Scende di corsa dalle mie gambe e fila in camera.

“sei stato bravissimo Simone. Vedrai sono sicura che starai via meno di quanto pensiamo. ”

“ vuoi restare?” le chiedo era già tardi per tornare a casa.

“ no ho detto a Gianluca di passarmi a prendere. Stai tranquillo. Vengo domani alle 6” annuisco e la ringrazio. Vedo che legge il telefonino e mi saluta. Esce da casa mia. Raggiungo poi mia figlia nel lettone.
Anche questa giornata era finita.

𝙸𝚘 𝚊𝚟𝚛𝚘̀ 𝚌𝚞𝚛𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚎 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora