2 primo giorno di scuola

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Sono le 7:00 del mattino e io sto dormendo beatamente finché un rumore continuo ed assillante interrompe i miei sogni.
ÈLa sveglia che suona.

"Oh Dio!" Esclamo sedendomi di colpo e mettendo una mano sul cuore, non vi capita mai di voler distruggere quell'aggeggio infernale?
A me si, tutte le volte.

"Che spavento, ma come sono già le 7:00, aspetta ma oggi è il primo giorno di scuola...cazzarola"
Mi precipito giù dal letto per prepararmi sia fisicamente che psicologicamente a questa nuova avventura.

Vado in bagno a farmi la doccia e a lavarmi i denti dopodiché cerco di mettermi a posto i capelli con scarsi risultati eh vabbe dai.

Scelgo i vestiti da mettere prendo le mie cuffiette il telefono e volo giù per le scale rischiando la vita un paio di volte.

"Buongiorno mamma, buongiorno papà" saluto entrando in cucina col fiatone.

"ohh Jungkookie buongiorno" dice divertita mia madre
"Buongiorno kook" dice mio padre.

"tieni ti ho fatto i pancake"
"grazie mamma" dico accennando un sorriso.

"Qualcosa non va Jungkook?"
"No papà è che sono un po' agitato, ho paura che possa succedere anche qui quello che ho passato a Busan" mormoro con un po' di preoccupazione nel tono di voce.

"Jungkookie non pensarci nemmeno devi lasciarti alle spalle quel passato orribile e concentrarti sul presente e futuro qui a Daegu, non ti dico che a scuola non ci saranno dei bulli, ci saranno sicuramente persone che proveranno a prenderti in giro solo perché sei nuovo, alla fine è sempre così però tu devi essere forte ora che sei anche alle superiori devi pensare a divertirti studiare e dare del tuo meglio." Interviene mia madre

Rifletto per un po' di minuti su quello che ha detto mia madre mentre mangio lentamente i pancake guardando nel vuoto
<beh in effetti ha ragione, il passato è passato non vuol dire che debba succedermi anche qui.> penso.

"Kook non vorrei distrarti dai tuoi pensieri filosofici però sono già le 7:45 e tu devi essere a scuola alle 8:00." mi risveglia mio padre.

"Eh? Si certo ora vado...
COSA?! CHE ORE SONO?"

"Le 7:45 e non urlare grazie è mattina per tutti." risponde lui con un leggero sorriso.

<Oh no non posso arrivare in ritardo il primo giorno di scuola in una nuova città per giunta> mi rimprovero da solo.

Faccio uno stacco che Usain Bolt ciao proprio e volo a mettermi le scarpe e a prendere lo zaino.

"Ciao mamma ciao papà!" Urlo uscendo dalla porta.

Comincio a correre mettendomi le cuffiette e facendo partire la musica.

"Non ci voleva" sussurro tra me e me.

Sta notte aveva piovuto infatti è pieno di pozzanghere per terra, correndo faccio partire schizzi d'acqua ovunque ma non me ne preoccupo al momento.

Guardo l'orario 7:50
<Accidenti!> penso aumentando la velocità.

Sono quasi arrivato quando vedo qualcuno davanti a me, gli passo di fianco correndo, non l'avessi mai fatto...

Prendo in pieno una pozzanghera e gli bagno quasi tutti i pantaloni.

Mi fermo di colpo per scusarmi ma appena mi giro rimango senza fiato, vedo un ragazzo a dir poco bellissimo, un dio greco.

Alto, occhi marroni, capelli rossi in più ha un viso e un fisico da urlo.

Smetto di sbavare quando mi accorgo che il ragazzo mi sta rivolgendo uno sguardo di fuoco.

"O-oddio scusami tanto è che questo è il m-mio primo giorno in questa s-scuola e sono già in r-ritardo quindi mi sono messo a correre e-"
Vengo interrotto dal ragazzo che comincia a parlare:

"Non me ne faccio nulla delle tue scuse."
sputa con un sguardo che mi fa congelare sul posto, poi continua:

"Questi pantaloni sono costati più di tutta casa tua probabilmente e ora tu me li rovini bagnandoli completamente?!"

"S-scusami" indietreggio di qualche passo spaventato.

"Ti ho già detto che non me ne faccio nulla delle tue scuse sei sordo per caso?" risponde lui.

"N-no ho s-sentito è che non s-so che altro f-fare se non scusarmi" mormoro guardando in basso.

"Sai cosa puoi fare?" Dice lui con un ghigno alquanto inquietante

Io mi limito a scuotere la testa in segno di negazione

"Beh stammi alla larga sfigato ecco cosa puoi fare." Dopodiché comincia a camminare dandomi una spallata che mi fa quasi cadere a terra nella pozzanghera.

"Ah si, mi pare di aver capito che stavi andando a scuola e che sei nuovo giusto? Beh preparati perché ti renderò la vita un'inferno caro sfigatello" mi dice lui fermandosi a pochi metri da me, in seguito si incammina di nuovo verso la scuola, presumo.

<No no no non può essere
Non può succedere anche qui> penso andando nel panico.

Guardo l'ora:
7:59

"Cazzo" sibilo cominciando a correre verso la scuola che è a pochi metri da me.

Sento i polmoni bruciare e le gambe dolere ma alla fine riesco ad arrivare a scuola proprio quando la campanella suona.

Cerco la mia classe e la trovo entro e vedo già tutti i banchi a coppie occupati tranne un posto in prima fila accanto ad un ragazzo dai capelli neri.

Vado a sedermi di fianco a lui che mi guarda in modo strano.

"Ciao! Io sono Yugyeom te sei?" Mi chiede con un tono allegro.

"J-jeon Jungkook piacere" dico facendo un cenno con la testa.

"Beh Jungkook non mi sembra di averti mai visto qui..." risponde con aria pensierosa.

"Mi sono trasferito poco fa prima vivevo a B-busan" faccio fatica anche solo a dire quel nome.

"Ohhh Busan certo, ma dimmi come mai ti sei trasferito qui? Busan è un bel posto almeno credo" mi chiede lui

Mi irrigidisco a quella domanda e penso velocemente a cosa dire di certo non dirò tutta la mia storia a un tizio che conosco da 2 minuti
Bel posto eh? Per me no.

"Questioni familiari magari un giorno te lo dirò" rispondo io ripensando a tutto quello che mi è accaduto lì.

"D'accordo scusami tanto non volevo essere invasivo però sono un tipo curioso" dice imbarazzato grattandosi il retro del collo.

Accenno un piccolo sorriso e rispondo
"Tranquillo".

Fa per dirmi qualcos'altro ma sentiamo la professoressa entrare in classe quindi si zittisce.

<Sarà una lunga giornata> penso rivolgendo tutta la mia attenzione all'insegnante.

•°Io e il mio Bullo°• TaekookWhere stories live. Discover now