Multifandom Meeting

45. Attacco

Il Colonnello sta per iniziare a camminare quando io lo fermo con un braccio.
Tutti rimangono fermi e muti, ma c'è qualcosa che non va, se la prima volta è stato semplice, questa volta non lo sarà.
Guardo Alec e lui capisce subito e silenziosamente mi porge l'arco con le frecce, io resto in ascolto, con una freccia già incoccata.
Poi sento uno spostamento veloce, con un movimento fulmineo tendo l'arco, mi giro, alzo la traiettoria a destra e scocco la freccia prendendo l'obbiettivo, che scendeva da una parete del palazzo di fianco a noi. La creatura si dissolve in scintille luminescenti, demoni, brutto segno.
-Che tiro- dice Mason, non capisco cosa ci faccia qui, potrebbe venire ucciso in poco tempo.
Sento ancora quel rumore e mi giro verso la direzione di Sebastian e Magnus e scocco la freccia, prendendo il demone che si stava per avventare su quei due, che sono diversi metri alla mia destra.
Il demone si dissolve come il primo
-Grazie- dice Sebastian e io gli sorrido
Poi da lì si scatena il caos, ci sono demoni che scendono dai palazzi e altri che vengono fuori dalle strade, siamo un piccolo esercito, ma non riusciremo a sconfiggerli o trattenerli per molto.
Io lancio l'arco a Alec con le frecce, sono fatte dello stesso metallo delle spade e delle pallottole.
Tiro fuori delle pistole e inizio a sparare, insieme a Derek, Stiles, Mason, Tris, Tobias, Eric e Christina. Ma arrivano troppo vicini, così siamo costretti a difenderci corpo a corpo, estraggo una spada e inizio a lottare con i demoni, come gli altri. Da ogni parte che mi giro arrivano demoni, più ne fai fuori più ne saltano fuori.
Sto lottando contro un demone, lo trafiggo e quello scompare, ma mi ritrovo spinta contro un muro e tenuta ferma da un altro demone.
Faccio uscire i canini e ringhio.
Tiro una testata al mostro, riprendo la spada che mi era scivolata e lo disintegro.
Vedo che Nico poco lontano da me è in difficoltà, corro verso di lui, con un salto sono sopra ad un demone, che lo stava per uccidere, lo trafiggo e mi sbarazzo in poco tempo degli altri tre che lo circondavano.
Gli lancio la mia spada, che lui prende al volo con la mano libera
-Questa è più efficace, è bella la tua, ma non è fatta di metallo degli angeli- dico indicando la sua spada nera dello Stige.
-Grazie- dice lui rinfoderandola e iniziando a combattere con la mia.
Tiro fuori l'altra mia spada e guardo chi è in difficoltà, noto con poco piacere che tutti non sono messi bene.
E ci sono altri demoni che arrivano.
Così mi concentro, chiudo gli occhi e tiro un urlo, un urlo potente e pieno di potere.
Sento sprigionarsi da me molto potere, poi apro gli occhi e vedo che tutti i demoni sono morti, ridotti in scintille che si liberano in aria.
Tutti mi guardano sbalorditi.
Poi mi sento pesante, sento le braccia, le gambe, la testa e le palpebre pesanti e mi si chiudono gli occhi.

Mi sveglio non so quanto tempo dopo. Mi trovo in un letto in una stanza che non conosco.
Mi alzo a sedere, ma ho un capogiro, così faccio piano. Sento l'acqua scorrere in bagno e poco dopo si spalanca la porta e vedo Freya venire verso di me con un'asciugamano bagnato.
-Come stai?- chiede subito avvicinandosi, mi tocco la testa e noto che perdo un rivolo di sangue.
-Bene, penso- dico e mi porge l'asciugamano che metto sulla ferita che dopo poco si rimargina.
-Cosa è successo?- chiedo, mi ricordo cosa ho fatto, ma non so perché
-È difficile da spiegare. Hai sprigionato molta magia e con se molta energia. Non so come tu abbia fatto, ma penso che vedendo tutti in difficoltà non volevi che nessuno si facesse male e così hai sprigionato tutto quel potere. Che però ti ha reso debole e sei svenuta- dice lei dopo che si è seduta sul letto vicino a me.
-Quanto tempo è passato?- chiedo preoccupata, abbiamo perso molto tempo
-Poche ore. Ma non ti preoccupare. Abbiamo deciso di restare qui per una notte, non è sicuro, ma è tutto quello che abbiamo trovato, questo hotel abbandonato. Domani mattina troveremo il portale- spiega lei
-È tutta colpa mia, stiamo sprecando tempo prezioso- dico scoraggiata
-No, non è vero Cassiopea, se non fosse stato per te, non saremmo qui- dice lei guardandomi con i suoi occhi verdi, simili a quelli di Klaus, ma molto più sinceri e dolci.
-Adesso andiamo a mangiare, hanno recuperato dalla navicella del cibo e stanno cenando, io ero venuta a vedere come stavi- dice lei e io annuisco ringraziandola.
Mi alzo, ormai sto meglio, la ferita si è rimarginata e sto riprendendo le energie.
Usciamo dalla camera e ci ritroviamo in un piccolo corridoio, lei si avvia e io la seguo, arriviamo a delle scale e scendiamo, ma noto che si può anche salire.
Arriviamo in un'ingresso, noto che c'è la porta e che il cielo si è fatto scuro. Freya continua a camminare e io la seguo, finché non ci ritroviamo in una stanza da pranzo, che sembra un ristorante. Tutti stanno mangiando e appena Freya apre la porta tutti si girano verso di noi, lei si avvia al tavolo dove ci sono gli Originali e gli altri vampiri.
Non faccio a tempo ad avvicinarmi che qualcuno mi investe abbracciandomi e per poco non cado
-Grazie agli angeli stai bene- dice Isabelle staccandosi dall'abbraccio per poi riabbracciarmi. Noto Clary dietro di lei alzare gli occhi al cielo.
-Così la strozzi però- dice lei e io la ringrazio con lo sguardo. Anche le altre ragazze ci sono.
Mi abbracciano tutte e mi chiedono come sto.
Poi Lydia mi trascina al tavolo dei lupi mannari e mi fa sedere davanti a Theo, a cui è seduta di fianco, con al mio fianco Liam. Poi poco più in là c'è il tavolo degli Shadowhunters.
Mangio in silenzio, sotto lo sguardo di Theo e Liam e degli altri lupi mannari
-Sapete da dove potevano venire quei demoni?- chiedo a Alec che è poco più in là nell'altro tavolo
-Di certo non erano lì per caso- risponde per lui Jace
-Cosa intendi?- chiede Scott che come tutti e due i tavoli stanno ascoltando la conversazione
-Se non erano lì per caso vuol dire che qualcuno li ha messi lì. Qualcuno ci stava aspettando- dice Alec, ha ragione, anche se non so spiegarmi come mai li abbia sentiti solo io.

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Spazio autrice

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