65. Festa

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Controllando l'ora scopro che è abbastanza tardi, sono quasi le quattro, così decido di fare un giro per la base.
Vado un po' in giro e vicino al centro di controllo incontro Cassandra
-Hey, ciao- dico
-Ciao Cassi, dimmi che non sono in ritardo- dice lei agitata
-Cosa? Per la festa? Hai ancora credo almeno tre ore- dico ridendo
-Oh meno male, mi ha invitata Henry- dice
-Henry il Colonnello?- chiedo non aspettandomelo
-Si- dice lei un po' arrossendo
-Oh bene! Mi sembra simpatico- dico
-Oh invece tu con chi ci vieni?- chiede lei
-Nessuno- dico
-Nessuno di ha invitato? Come? Sei bellissima e potresti fare una strage di cuori- dice sorridendo, in quel sorriso vedo quello della mia migliore amica e ha un carattere molto simile a lei
-Oh no, io non ci vengo- dico
-Cosa no! È praticamente in tuo onore e poi sei il Generale, ci devi essere- ribatte
-No Cassandra, le feste, i balli, i vestiti, non fanno per me- dico e lei sospira
-D'accordo, ma se cambi idea fammelo sapere, adesso mi devo preparare- dice allontanandosi e io rido e torno verso la mia camera, visto che tutti saranno alla festa io resterò in camera o farò un giro fuori, vedrò.
Distratta da i miei pensieri mi scontro con qualcuno, alzo gli occhi e vedo che è Stefan.
-Sei sempre distratta- mi canzona lui
-Sei sempre in mezzo alla strada- ribatto io sorridendo. Ormai sono quasi le sei e mezza e la festa credo inizi tra un ora penso.
-Vai alla festa vero?- chiede lui
-No che non ci vado- dico ovvia
-Avanti Cassi, se ci vado io puoi sopportarla anche tu una festa- dice lui e io lo guardo negli occhi attentamente
-Ti ha mandato Car vero?- chiedo
-Si, non era ovvio?- dice lui abbassando la testa, io sorrido
-Motivo in più per non andarci- dico
-Dai Cassi, è una festa, non la peste- dice
-Ci sarà dell'alcol?- chiedo alzando un sopracciglio
-Certo che ci sarà, ma ti devo ricordare come è finita la scorsa volta?- mi canzona
-Primo mi ricordo benissimo come è andata, secondo non mi interessa, terzo non voglio ricordare niente di questa festa, quindi meglio che ci sia roba forte- dico e lui sorride e si allontana
-Ti aspettano in camera tua!- grida all'ultimo
-Sporco manipolatore- gli grido in rimando
-Buona fortuna- grida e io entro in camera mia.
Le ragazze sono quasi già pronte.
Sembra un salone di bellezza la mia camera.
Ci sono tutte le ragazze eccetto Clarisse, non abbiamo un buon rapporto
-Bene sei arrivata, cosa è questa cosa che ho sentito che non vieni alla festa?- dice Izzy iniziando a bombardarmi di domande
-Vengo, ma solo per l'alcol- rispondo e lei sta per aprire la bocca ma si ferma
-Bhe sempre meglio di non venire- dice Elena, adesso noto che ci sono anche Ginny e Luna
-Allora ho portato alcuni vestiti che potrebbero starti bene- dice Izzy mettendo sul mio letto dei vestiti.
-Mi dispiace Izzy, ma non sono nel mio stile, neanche lontanamente- dico, tutte sono pronte e alcune di stanno truccando in bagno, alcune hanno vestiti lunghi altre corti e per di più tutti quasi di colore diverso.
-Prova questo- dice Car dandomi un vestito, vado in bagno, facendo uscire le altre che hanno finito e mi cambio, non mi piace, è un vestito nero attillato, a sirena, che si apre prima delle ginocchia
-No, non mi piace- dico uscendo
-No, ci vuole qualcosa di più semplice- dice Rebekah e mi porge un vestito rosso.
Vado in bagno e me lo provo, devo dire che questo mi sta bene e mi piace molto. Ha una scollatura a cuore e il corpetto finisce con una cintura di brillanti e la gonna arriva fino a terra. Non è niente di eccessivo ma è bello ed elegante.
Esco dal bagno
-Perfetto- dice Annabeth, lei ha un vestito azzurro che arriva prima del ginocchio che le fa risaltare gli occhi.
-Adesso passiamo al trucco- dice Bonnie mi fa sedere sul letto.
Dopo circa venti minuti sono truccata e mi hanno fatto pure i capelli
-Noi iniziamo ad andare, i nostri accompagnatori ci aspettano- dice Izzy facendomi l'occhiolino. Solo Bonnie, Rebekah e Car rimango a finire di prepararmi
-Devo proprio?- chiedo guardandomi allo specchio
-Si! Abbiamo fatto fatica per tutto questo e se non lo tieni almeno due ore...- inizia Car
-Ho capito, ho capito- dico
-Bene, possiamo andare?- dice Rebekah e io annuisco
-Qualcuno ti ha invitata suppongo- dice Rebekah uscendo dalla stanza
-No, e poi meglio da sola che male accompagnata- dico e lei alza gli occhi al cielo e io faccio un sorriso
-Quindi Bonnie, chi è il tuo accompagnatore?- chiedo
-Enzo- dice lei e io sorride
-Lo sapevo, comunque siete una bella coppia- dico e lei sorride, arriviamo fuori.
Nella pianura davanti alla base è stato fatto una specie di capannone dove si svolgerà la festa, fuori aspettano Stefan, Enzo e Marcel.
-Vi lascio andare- dico e ognuna va dal suo accompagnatore.
Entrano e io dopo di loro, l'interno è bellissimo. Ci sono alcuni tavoli sistemati un po' in giro con del cibo, poi c'è uno spazio enorme per ballare dove ci sono già molte persone e altre stanno ancora arrivando.
Da un lato c'è un bancone dove ci sono alcuni camerieri che servono da bere.
Mi avvio verso quel lato e prendo da bere.
Guardo un po' gli altri ballare.
Ci sono Clary e Jace, Alec e Magnus, Izzy e un ragazzo riconosco essere Simon Lewis, Elijah e Hayley, Kol e Davina, Damon e Elena, Stefan e Caroline, Bonnie e Enzo, Rebekah e Marcel, Harry e Ginny, Ron e Hermione, Percy e Annabeth, Scott e Malia, Lydia e Stiles e Tris e Quattro.
-Bella festa- dice Peter vicino a me, guardo l'intrepido come per dire "ma stammi lontano"
-Già- dico ricordandomi che voglio dimenticare la serata, così finisco il mio bicchiere e lo metto sul tavolo lì vicino.
-Sai...- inizia lui
-Ti prego, già non volevo venirci a questa festa, poi ti ci metti pure tu- dico andando via al posto bar.
-Qualcosa di forte perfavore- dico al cameriere
-Giornata stancante?- chiede lui
-Giornata? Direi mese- dico e bevo tutto d'un sorso il bicchiere che mi ha dato, di Whisky.
-Capisco- dice e me ne versa un altro.
-Non è un po' presto per bere?- chiede l'ultima voce che volevo sentire questa sera, ma purtroppo non posso neanche ubriacarmi in santa pace
-Non ho bevuto abbastanza per intraprendere questa conversazione- dico e faccio un cenno al cameriere che mi versa uno shot di tequila.
Lo bevo d'uno sorso e mi giro verso Klaus, che mi guarda attentamente
-Bene, adesso forse sono pronta- dico e lui sorride e mi porge una mano
-Ah no, passo. Forse sono troppo brilla per ballare e se cadessi farei una figuraccia- dico
-Non ti farò cadere- dice lui facendo un sorrisetto
-Non ne sono così sicura- borbotto e prendo la sua mano. 

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Spazio autrice

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