Multifandom Meeting

7. Sala controllo

Tobias ci porta in una stanza con medicine di ogni genere, mi fa sedere sul lettino e tira fuori del cotone e del disinfettante
-Brucerà- dice e io annuisco. Brucia? Fra un po' il braccio mi va in fiamme. Comunque non voglio pensarci
-Cosa significa quello che hanno detto prima?- chiede Tris
-La spada di Percy è fatta di bronzo celeste, un metallo che per gli umani è innocuo, ma per gli dei e i semidei è mortale. Il punto é che non avrebbe dovuto farmi il taglio. Io sono umana, o almeno, lo credevo- dico e Tris annuisce
-Dobbiamo scoprirlo- dice
-Fatto- dice Tobias ho una fascia sul braccio
-Grazie Quattro- dico -Posso chiamarti Quattro?- chiedo subito dopo, lui lancia uno sguardo a Tris e poi annuisce.
Andiamo in mensa e vedo che oggi tutti si sono messi vicini, nello stesso tavolo. Quando entro tutti mi guardano, sanno già tutto, ma non so neanche io cosa significhi.
Io mi siedo in un posto vuoto in mezzo alla tavola, di fianco ho Stiles e Stefan, mentre davanti ho Annabeth, Percy e Grover, che sono molto preoccupati.
C'è un po' di brusio, ma tutti stanno in silenzio.
-Va bene, qualcuno sa cosa significa? Perché Vortice mi ha ferito?- chiedo
-No, ma possiamo chiederlo a qualcuno che magari lo sa- dice Annabeth abbassando lo sguardo pensierosa
-Non intendi portarla sull'Olimpo vero?- chiede Percy, ma Annabeth annuisce leggermente
-Ma come è possibile, insomma, pensavo di essere umana- dico
-Non lo sei- dice Grover, tutti hanno ascoltato e poi é calato il silenzio.
-Ok, ma come facciamo ad andare sull'Olimpo? Siamo nello spazio- dico
-Dobbiamo scoprirlo- dice Stiles ovvio e poi l'argomento si interrompe là.
Tutto il pomeriggio lo passo in biblioteca, cerco informazioni che non trovo.
Leggo e sfoglio tutti i libri immaginari, come faccio ad essere una semidea? Se non appartengo all'universo di Percy? 
Sbuffo chiudendo il libro, intorno a me ho almeno dieci libri di almeno cinquecento pagine ognuno.
-Controllo l'ora- dico e guardo l'ora, sono le 3:10 di notte.
Vado in mensa e prendo una cioccolata calda.
Devo scoprire dove stiamo andando.
Se tra noi ci fosse un hacker tutto sarebbe più semplice. Poi penso che se facessi le mie ricerche di notte sarebbe molto più comodo, nessuno che fa domande e nessuno in mezzo si piedi, ma infondo se ci hanno messo tutti qui ci sarà un motivo.
Torno in camera e cerco di dormire.

Mi sveglio di soprassalto pensando al sogno fatto. Ero con una donna di colore, sembrava molto anziana. Ripeteva parole senza senso che non capivo. Ma una frase l'ho capita.
-Fra due settimane la nave si fermerà nel mondo di Jackson e la porteranno sull'Olimpo-
Mi alzo e vado a farmi una doccia nel piccolo bagno.
Esco e mi metto comoda, non ho intenzione di andare da nessuna parte, voglio solo andare in biblioteca a prendere dei libri, per il resto della giornata starò in camera.
Non mi ero neanche accorta che sono le due passate.
Faccio un salto in mensa e prendo una tazza di caffè e una mela.
Sono tutti a mangiare, faccio veloce e esco subito
-Cassiopea- dice una voce alle mie spalle, proprio quello che volevo evitare, lo sapevo che andare in mensa era una pessima idea.
Mi giro e mi ritrovo davanti Elijah
-Come stai?- chiede, penso che dica in generale
-Sono di fretta, possiamo parlare domani?- chiedo
-Certamente... a domani- dice e io mi giro e vado in biblioteca.
Passo li il resto della serata, non so chi sia la donna del sogno, ma se ha ragione tra due settimane dovremmo essere nel mondo di Percy, questo significa che adesso siamo da qualche altra parte. Sull'iPad trovo una mappa e vado verso il centro di controllo, ci dovrà essere qualcosa no?
Entro in un corridoio e vedo che in lontananza c'è una persona, chi va in giro alle due di notte? A parte me? Appena mi accorgo che è Klaus mi giro e cerco di non farmi vedere, ma contando che è un vampiro mi avrà vista già.
Cerco di camminare veloce, ma un secondo dopo mi ritrovo davanti l'ibrido Originale
-Vai da qualche parte?- chiede
-No, mi ero persa- mento e cerco di superarlo
-Dove vai?- chiede
-Non sono affari tuoi- dico guardandolo negli occhi
-Bene, se non hai intenzione di dirmelo ti seguirò, hai un'aria di una che sa qualcosa, ma non lo dice- dice
-Io non so niente- dico, ma il cuore mi inizia a battere velocemente, cerco di non pensarci
-Bene, allora non ti dispiace se ti accompagno in camera?- dice lui con sguardo da sbruffone
-Lasciami in pace, cosa ti importa?- chiedo
-Mi importa, stiamo da tre settimane dentro questa navicella e andiamo non si sa dove- dice e guardo l'impotenza nei suoi occhi.
Senza dire niente mi giro e vado verso la sala di controllo, sento i suoi passi dietro di me.
Ci fermiamo davanti ad una porta rotonda, passo davanti il braccialetto e si apre ma c'è un'altra porta di metallo, ripasso il braccialetto e magicamente si apre, anche se non so perché.
Entro e vedo Klaus davanti alla porta leggermente sconvolto
-Cosa c'è?- chiedo
-Ho provato ad entrarci almeno cinque volte al giorno, stavo tornando da qui prima- dice entrando, bene sono l'unica che può entrarci, fantastico!
C'è un cerchio di computer, che fanno vedere la navicella e un punto, penso sia la destinazione, ma io so già qual è.
-Stiamo andando verso la terra?- chiede lui confuso
-Stiamo andando verso l'universo parallelo di Percy- dico
-Come lo sai?- chiede subito
-Un sogno- dico soltanto e guardiamo ancora un po' in giro, ma non c'è niente.
-Abbiamo scoperto dove stiamo andando, per incontrare gli dei giusto?- chiede
-Esatto- dico -Arriveremo tra due settimane, la donna del mio sogno ha solo detto questo- dico e lui annuisce.
Usciamo dalla sala controllo
-Non devi dirlo ancora a nessuno- dico a Klaus
-Perché mai?- chiede
-Perché se non fosse stato per me non ci saresti mai entrato, quindi stabilisco io le regole- sibilo
-Non mi faccio dare ordini da una ragazzina- dice l'ibrido
-Bhe, adesso lo farai- dico -Domani Elijah vuole parlarmi, valuterò se dirglielo o meno- dico e mi giro e me ne vado, lasciando Klaus li fermo.

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Spazio autrice

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Alla prossima