Capitolo 31: addio

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Sanem: "Te ne stai andando? Sei serio?"

Can: "Si Sanem, sono serio. Ho preso una decisione e me ne vado".

Sanem: "Va bene, ma ho qualcosa da dirti. Ho fatto molti errori per non perderti, qualsiasi cosa sia successa l'ho fatta per te, sapevo che sarebbe stata dura, ci ho provato, almeno ho tentato. E tu....tu mi hai rifiutata Can, tu stai scappando via, stai correndo via da tutto: dai problemi con me, da quelli con tua madre, da tutto. Tu sei arrabbiato con lei, ma tu ti stai comportando uguale. Io non posso fermarti se tu vuoi andare via. Non ti fermerò se quello che vuoi è correre via. Arrivederci"

Lo sfogo di Sanem è venuto dal cuore, sapendo che probabilmente Can farà comunque di testa sua. Sale in agenzia e visibilmente scossa racconta a Leyla la decisione presa da Can e di conseguenza la sua volontà di lasciare l'agenzia. Come potrebbe rimanere lì senza di lui? Ogni posto, ogni angolo le farebbe pensare a lui. Il suo cuore non poteva reggere.

Tutti i dipendenti rimangono basiti da questa notizia repentina, cercano di farle cambiare idea, ma lei ha deciso. Deren stessa cerca di dissuaderla, rifiutandosi di firmare la sua lettera di dimissioni e invitandola ad andare direttamente da Emre se quella è la sua decisione.

Con gli occhi lucidi e l'anima spenta Sanem si dirige a passo lento verso l'ufficio di quello che non poco ha contribuito alle bugie che in passato ha raccontato a l'uomo che ama, ma a quel punto niente ha più senso.

Con gli occhi lucidi e l'anima spenta Sanem si dirige a passo lento verso l'ufficio di quello che non poco ha contribuito alle bugie che in passato ha raccontato a l'uomo che ama, ma a quel punto niente ha più senso

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Emre: "Accetterà l'offerta di Polen vero?"
Sanem: "per me non ha più senso restare qui. Comunque a piccole rate le restituirò il suo prestito, salterò il mio debito".
Emre: "Non hai nessun debito. L'ho cancellato, non protestare".

Sanem gira le spalle, ha il desiderio di andarsene il prima possibile da quel posto che le ricordo lui, in ogni piccolo colore o foglio appoggiato distrattamente sulla scrivania.

Sanem gira le spalle, ha il desiderio di andarsene il prima possibile da quel posto che le ricordo lui, in ogni piccolo colore o foglio appoggiato distrattamente sulla scrivania

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Emre: "Non prendere decisioni affrettate, io conosco mio fratello. Si pentirà e ti chiamerà".
Sanem: "Questa volta non c'è nulla da fare, se qualcosa non funziona è meglio non insistere".

"La storia di Sanem & Can"Where stories live. Discover now