Capitolo 29: senza lieto fine

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Sanem

Mi sentivo come un condannato a morte diretto al patibolo. Ero ferma immobile, in un vortice di emozioni, tra cui spiccava il terrore vero e puro. Il tempo sembrava essersi fermato, osservavo la scena a rallentatore, non riuscivo neanche più ad aprire la bocca per parlare, così come a ordinare ai miei polmoni di respirare. Sapevo che doveva parlare prima, sapevo che dovevo dire la verità e non ascoltare i consigli di Emre e Leyla, sapevo che adesso era arrivata la mia tremenda fine. Sentii improvvisamente rimbombare nelle orecchie il rumore di tamburi che tenevano il tempo della mia camminata verso il cappio. Sperai di morire in fretta, sperai che l’agonia durasse poco, il tempo di un ultimo sguardo al mio Albatros. Sento Can che spruzza il profumo, avvicinando quel suo volto perfetto e bellissimo al polso. Respiro chiudendo gli occhi e il MIO/SUO profumo non arriva alle narici. No, non è il mio…è una fragranza completamente diversa, mogia, priva di colore e fiori, una fragranza qualunque. No, il profumo che appartiene a Can è per il momento ancora di sua proprietà. I tamburi smettono di vibrare e i polmoni tornano a respirare, per oggi la condanna a morte è sospesa… per oggi.

O büyüleyici kokunla bana işkence ediyorsun! Mi stai torturando con il tuo profumo incantevole!

O büyüleyici kokunla bana işkence ediyorsun! Mi stai torturando con il tuo profumo incantevole!

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Can guarda Sanem, fisso, la ragazza si sente alle strette, vuole dire la verità. "Il profumo è mediocre" afferma Can, lasciando Sanem stupita. Anche lei odora il profumo e capisce subito che non si tratta del suo, tira un sospiro di sollievo, anche se dentro di sé è consapevole che la resa dei conti non è poi così lontana. Il problema più importante al momento è risolvere la situazione con Mckinnon, che arriva in agenzia su tutte le furie: la pubblicità è stata rubata, l’intero lavoro perduto, ed è intenzionato a ricorrere per vie legali. Deren si rende conto dell’errore madornale che ha fatto, si è fidata di Aylin e le ha fatto vedere tutti il progetto pubblicitario, mandando in malora la campagna. Con un filo di voce rivela a Can, Emre e agli altri che ha commesso questo grave errore, senza pensarci. L’ira di Can è però incontenibile e licenzia la ragazza in tronco. Deren è mortificata ma non può che accettare la decisione, lasciando l ‘agenzia in lacrime.

Can non ammette le bugie, le menzogne, non le sopporta e le sue reazioni, in merito, sono sempre esagerate. Deve per un attimo staccare la spina e grazie a Sanem e alla fotografia ha la possibilità di farlo, passando un pomeriggio in relax con la sua amata.

 Deve per un attimo staccare la spina e grazie a Sanem e alla fotografia ha la possibilità di farlo, passando un pomeriggio in relax con la sua amata

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"La storia di Sanem & Can"Where stories live. Discover now