1. Non ti ho mai visto

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JUNGKOOK

"Jungkook, muoviti! Sono già dieci minuti che ti aspettiamo qua sotto" gridò la voce del mio migliore amico Taehyung da sotto casa mia. Voce che io riuscivo a sentire grazie alla finestra aperta nella mia camera.

Alzai gli occhi al cielo sbuffando, stanco del fatto che ogni mattina succedeva sempre così, e poi mi diedi un'ultima occhiata allo specchio, appurando che il mio aspetto fosse perfetto come quello di sempre.

La prima cosa che notai furono i miei capelli corvini un po' scompigliati, ma decisi di lasciar perdere, visto che comunque non sarei riuscito a sistemarli più di così, e presi lo zaino nero appoggiato allo stipite della porta, uscendo prima dalla camera e poi dall'ingresso di casa mia.

"Ce ne hai messo di tempo, eh..." fu il primo commento di Seokjin, l'altro amico che conoscevo da tutta la vita.
"Ragazzi, dovete capire che per essere perfetti come lo sono io ci vuole del tempo" risposi in tono ironico avvicinandomi a loro, facendo una risata poco dopo. "Cammina che è meglio" mi disse lui spingendomi dolcemente sulla schiena con una mano.

Così, come suggerito da Jin, iniziai a camminare, con loro al mio fianco, diretti verso la Dongseo University, ovvero l'università della nostra città, Busan, che tutti e tre frequentavamo. Vivevamo a Busan da tutta la vita e, visto che le nostre famiglie si conoscevano, noi tre diventammo amici fin da bambini e le cose non cambiarono con il passare degli anni. Tae e Jin, infatti, erano gli unici amici che io avessi mai avuto fino a quel momento.
Non perchè non fossi popolare, mettiamo le cose in chiaro. Io ero un ragazzo che aveva la fila di persone che volevano diventare sue amiche e di ragazze che volevano anche solo venire a letto con lui.
Ma, semplicemente, ero anche uno che odiava i rapporti finti. Ed ecco perchè non avevo altri amici oltre ai due d'infanzia e non avevo nessuna ragazza fissa.

All'improvviso la voce di Tae mi distrasse dai miei pensieri. "Come ti trovi nella nuova casa?" mi chiese in tono gentile.
"Bene. Vivere da solo è fantastico" risposi io alzando le spalle, evitando di dire che, in realtà, mi sentivo un po' solo. Non sapevo nemmeno perchè mio padre avesse deciso di comprarmi quell'appartamento, in realtà. Certo, così ero più vicino all'università e potevo andarci comodamente a piedi insieme a Tae e Jin, che abitavano lì vicino, però mi mancava vedere mia sorella Joung ogni mattina a colazione.

Prima ancora che me accorgessi stavamo già percorrendo il viale d'ingresso dell'università, così iniziai a guardarmi intorno, notando che, come ogni giorno, tutti ci stavano guardando.
"Tae, c'è "il gay" che ti sta fissando da quando abbiamo varcato il cancello d'ingresso" disse Jin in tono sprezzante.

"Il gay", come lo chiamava lui, era Min Yoongi, ovvero un normalissimo ragazzo di un anno più piccolo di noi che frequentava i corsi di economia. Yoongi, però, era anche gay dichiarato e questo ha portato Jin, ovvero una persona parecchio omofoba, ad odiarlo senza nemmeno provare a conoscerlo.
"Ma che stai dicendo? Non è vero. Non pensare a lui" gli rispose il mio migliore amico rivolgendo, però, un timido sguardo nella direzione di Yoongi, che, nel frattempo, era già tornato con gli occhi sul libro che stava leggendo.

Fu proprio nell'esatto istante in cui io aprii la bocca per dire a Jin di lasciare in pace quel povero ragazzo che le parole mi si smorzarono in gola. Una persona aveva attirato la mia attenzione molto più di quella conversazione, e mi fermai a guardare i suoi capelli biondi un po' sbiaditi ed i suoi occhi marroni per più di qualche secondo, senza riuscire a distogliere lo sguardo.
Stava ridendo animatamente insieme ad un gruppo di altre tre persone, gesticolando ironicamente.

All'improvviso il suo sguardo incrociò il mio per qualche secondo ed io, imbarazzato, distolsi lo sguardo all'istante, cercando di concentrarmi sulla conversazione di Tae e Jin, senza grossi risultati però. L'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che quel ragazzo non l'avevo mai visto...e la sua presenza mi stava causando una reazione troppo esagerata per passare inosservata.

•Destiny {Jikook}•Where stories live. Discover now