•42 Riscoprirsi

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Non sapevo nemmeno io il perché, ma era il tramonto ed ero sull'alta scogliera da dove si erano tuffati quei ragazzi durante la mattinata appena passata.
Ovviamente non avevo nessuna intenzione di tuffarmi, siccome ero anche da sola e non abbastanza coraggiosa. Ero lì semplicemente spinta dalla mia immensa curiosità e alla ricerca di un qualsiasi stimolo.
Non era passato molto tempo dalla mia separazione con Eijiro, ma sembrava come passato un secolo e se chiudevo gli occhi faticavo quasi a ricordare com'era baciare le sue labbra o essere avvolta dal suo profumo, quello che mi piaceva così tanto respirare.
Ogni cosa mi faceva ripensare a lui e quello che stavo vivendo non era per niente un momento facile, assolutamente.
Cercavo solo degli input, un qualsiasi cosa capace di darmi uno scossone per farmi riprendere in mano la mia vita e tornare ad essere la normale liceale che ero sempre stata.
Vedere quei ragazzi mordere con gioia la vita aveva acceso qualcosa un me. Una sorta di desiderio sopito che premeva e che cercava di farmi reagire.
Forse ero venuta lì semplicemente con la speranza di poter afferrare in qualsiasi modo i segni di quella gioia consumatasi da poche ore, quasi per osmosi, quasi per magia.
<<Non credo che un pulcino potrebbe reggere un tuffo del genere. Non credi di essere troppo piccola per fare l'avventuriera della situazione?>> sentii chiedere all'improvviso.
Dalla voce e dal nomignolo capii immediatamente l'identità della persona, ancora prima di girare la testa di 90 gradi per guardarla in viso.
<<Ancora tu. Per caso mi segui?>> domandai, mettendomi subito sull'attenti <<e per tua informazione non sono piccola.>>
Non sapevo nulla di quel ragazzo, ma quel suo fine modo di prendermi per i fondelli iniziava a darmi seriamente sui nervi
<<Guarda, guarda. Vedo che quello snack non è riuscito ad addolcirti nemmeno un po'>> rispose, mostrandomi lo stesso sorriso rilassato che aveva già sfoggiato il pomeriggio prima.
Lui a differenza mia non sembrava turbato dalle mie risposte velenose, piuttosto ne sembrava particolarmente divertito. Come se io fossi un piccolo buffo animale e lui un visitatore intento a fissarmi.
Decisi di ignorarlo apertamente e tornai a fissare giù dalla scogliera, osservando come incantata le onde scontrarsi soffici contro la parete rocciosa, schizzando la propria schiuma in tutte le direzioni.
<<Allora pulcino, vuoi provare il brivido?>> chiese lui, per niente intimidito dal mio silenzio e dai miei modi poco socievoli.
<<Non ho nessuna intenzione di tuffarmi e non chiamarmi così!>> esclamai impettita, tuttavia meno offesa delle volte precedenti.
Mi veniva difficile essere scontrosa con una persona che continuava a sorridermi quasi con benevolenza.
<<Forse è meglio così. È alto, molto alto>> disse lui, mettendosi a sedere con le gambe oltre la scogliera.
<<Quanto alto?>> chiesi, sedendomi anche io a mia volta. Tuttavia con la premura di non mettere le gambe di sotto.
<<Beh, da qui credo circa 15 metri. Non è esattamente il punto più alto, ma non è nemmeno quello di iniziazione. Di solito si comincia da laggiù, dove non ci sono che circa 7 metri>> mi spiegò, indicandomi un punto dall'altra parte della spiaggia.
Evitai di dire che anche lì mi sembrava fin troppo alto e portai la conversazione altrove.
<<E da dove ti sei tuffato tu quanti metri sono?>>
<<Allora eri davvero tu stamattina, mi sembrava, ma non ero sicuro. Ti ricordavo zuppa d'acqua>> mi canzonò lui, facendomi quasi rimpiangere quel mio moto amichevole.
Non risposi e puntai il mio sguardo verso il mare, almeno per non rispondergli male.
<<Comunque lì credo siamo sui 20 metri. Metro in più, metro in meno>> disse, capendo forse di dover riportare il dialogo su territori meno spinosi.
<<20 metri? E sei tutto intero?>> chiesi stupita, spezzando immediatamente il mio momentaneo mutismo. Non ero durata nemmeno dieci secondi.
<<A quanto pare>> disse lui, indicandosi dalla testa ai piedi con un leggero sorrisetto.
Nel farlo mostrò di nuovo le sue mani piene di scottature e senza volerlo mi ritrovai a fissarle curiosa, talmente palesemente da attirare la sua attenzione.
<<Non fare caso a queste. Lavoro come saldatore e mi scotto spesso, non sono il più attento quando si tratta di maneggiare gli attrezzi del mestiere. Questa me la sono fatta ieri mattina>> spiegò, mostrandomi una bruciatura che partiva dal polso e arrivava fino a metà palmo della mano sinistra.
<<Ahia! Deve far male>> commentai, sfiorando distrattamente con un dito un punto in prossimità della sua nuova scottatura.
Quando mi resi conto del mio gesto confidenziale e impertinente tirai immediatamente indietro la mano di scatto, come scottata a mia volta.
Quello non passò inosservato agli occhi del ragazzo, tanto da spingerlo a sfoggiare un altro mezzo sorrisetto all'apparenza canzonatorio.
<<Sei proprio innocente, ma quanti anni hai?>> chiese.
<<Sono al primo anno delle superiori>> dissi con soddisfazione, giacché per me era un grande traguardo aver varcato quelle porte.
<<Allora avevo ragione, sei davvero un pulcino>> commentò lui divertito.
<<Perché... sentiamo ...tu quanti anni hai?>> chiesi.
Non sapevo esattamente come e quando era successo, ma di fatto eravamo seduti l'uno di fianco all'altro a conversare come due vecchi amici. Era sicuramente una situazione strana.
<<Più di te, questo è certo. Io ho già passato il periodo liceale e mi va benissimo così>> disse lui, senza darmi una risposta precisa.
<<Non hai mai pensato all'università?>>
<<Sì e no. Non era la strada che faceva per me, anche se così sono andato contro a decisioni altrui>> rispose lui. Questa volta però senza sorridere, ma tenendo la bocca chiusa in una linea inespressiva.
Adesso anche il suo sguardo era rivolto all'orizzonte apparentemente perso in pensieri più grandi di lui, proprio come avevo fatto io fino a poco prima.
<<Sai, questa scogliera non è l'unica qui in zona. Ce ne sono altre e anche più alte di questa. Vuoi venirle a vedere?>> chiese lui, alzandosi di scatto e cambiando completamente discorso.
Lo fissai sconcertata.
<<Non me ne vado a zonzo con uno sconosciuto qualsiasi. Potresti essere uno stupratore o un malintenzionato>> risposi.
<<I malintenzionati non prestano 10 yen a un pulcino affamato e se avessi voluto farti qualcosa l'avrei già fatto, non credi?>> rispose per le rime, lasciandomi a bocca aperta.
<<Beh, ma in ogni caso non ti conosco>> risposi cocciuta.
<<Mi chiamo Dabi. Adesso che mi conosci possiamo andare>> rispose.
<<Dabi? Non ci credo che ti chiami veramente così>> dissi, incrociando le braccia al petto e fissandolo con un sopracciglio alzato.
<<Infatti è un soprannome e non dirò il mio vero nome a una ragazzina come te. Adesso non fare la preziosa e seguimi, vedrai...è bellissimo lì!>>
Prima di darmi il tempo di rispondere mi afferrò per un polso e mi portò via da lì, lasciandomi in preda allo sbigottimento più totale davanti alla sua sfacciataggine.
Ma che problemi aveva quel Dabi?

PINZIMONIO
Ho promesso ad una mia amica (ciao Lara/ZetaZaffira ) che avrei aggiornato poco dopo il suo aggiornamento e quindi eccomi qui.
Newtella mantiene le promesse che fa, non come le pillole dimagranti che promettono di diventare come Adriana Lima. Quelle sono pubblicità infami (ma non le ho provate, non mi servono per il momento, mi nutro con attenzione, lo giuro, ma infami lo stesso).
Ah, infame anche il fondotinta che promette di cambiare colore sulla pelle. Non funziona. Lo so. L'ho visto.

Mi sto perdendo in stupidaggini, come al solito e quindi torno sulla retta via.
Mi sono informata prima rispetto ai metri per i tuffi. Ho visto che da 20 metri è possibile (se sei coraggioso e con un minimo di esperienza) ed è il limite massimo consigliato salvo particolari persone in grado e con supervisione. Nel senso che fare queste bravate da soli non è il massimo, se qualcosa va storto te ne vai all'altro mondo lol

Ovviamente Kiri tornerà e ho già la mia mappa mentale rispetto a quei capitoli con lui di nuovo partecipe, ma a questo punto della storia serviva un po' cambiare aria, rinfrescare e lasciare tempo alla Reader di metabolizzare la separazione.
E poi onestamente non posso scrivere mille capitoli con cuori, unicorni fatati, amore, stelline e farfalle svolazzanti. Perché poi davvero due palle che non vi dico.

Finisco sto papirone e vi auguro una buona giornata <3

Rich {Kirishima x Reader}Where stories live. Discover now