•16 Luci

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Lo specchio davanti a me rifletteva il mio viso ben curato, ma visibilmente triste.
<<Sei così bella, quasi ti invidio>> mi squittì Mina all'orecchio <<ma saresti più bella se sorridessi.>>
Il giorno della festa al tempio era giunto e ormai mi trovavo da quasi due ore dentro la stanza della ragazza, rivelatasi una buona amica.
Con la scusa dell'organizzazione avevo parlato molto con lei su Line, arrivandole anche a confessare la vicenda tra me e Kirishima.
Mina dal canto suo era rimasta molto basita dal comportamento del suo compagno di classe, all'apparenza sempre gentile e sorridente, tanto da prendere le mie parti.
<<Stasera ci saranno anche Tetsutetsu e qualche altro compagno di classe, visto che la voce si è un po' sparsa e hanno chiesto di venire all'ultimo momento. Però tranquilla, Kirishima non ci sarà>> mi spiegò lei, spruzzandomi della lacca tra i capelli per tenere meglio ferma la complessa acconciatura che mi avevano fatto lei e le altre ragazze.
Nella stanza con noi c'erano anche Kyoka, una ragazza da poco conosciuta di nome Ochaco e un'altra di nome Tsuyu.
Mi avevano già dato il consenso di chiamarle per nome, così come io a loro, e mi sentivo integrata più che mai.
Indossavano anche loro lo yukata e le trovavo tutte tremendamente deliziose, anche se qualcuna si sentiva leggermente a disagio.
<<I ragazzi mi hanno scritto un sms, sono quasi arrivati e ci aspettano lì>> disse Mina, correndo ad indossare gli orecchini.
Annuimmo e lasciammo la sua sfarzosa abitazione tutte insieme.
L'aria di festa che si respirava per strada era impossibile da descrivere, quasi pittoresca per certi versi e quando avvistammo le prime lanterne accese l'eccitazione ci assalì.
Ci lasciammo investire dalle bancarelle, dall'odore del cibo degli stand, dalla musica e dalle luci.
Le nostra teste scattavano da una parte all'altra senza sosta ed io dal canto mio non sapevo più dove guardare.
<<Vedo gli altri>> disse Mina, indicandoci un punto davanti a noi.
Avvistai anche io Kaminari sbracciarsi per farsi notare e fui la prima a mobilitarmi per raggiungerli.
Il ragazzo si fece largo tra la folla, portandosi un altro gruppetto di persone dietro.
<<Sei incantevole>> mi disse lui, arrossendo leggermente sulle guance.
Feci per ringraziarlo, ma le parole mi morirono in gola alla vista di Kirishima che mi fissava con la bocca spalancata esattamente dietro di lui.
Mi voltai immediatamente verso Mina alla ricerca di risposte, ma la trovai ancora più spaesata della sottoscritta. Doveva saperne ancora meno di me sulla faccenda, forse per un'aggiunta dell'ultimo momento.
Prima ancora di dare il tempo al ragazzo di fare qualsiasi cosa afferrai velocemente il biondo davanti a me per un polso.
<<Ho visto uno stand di mele candite proprio all'inizio e dobbiamo assolutamente andarci>> improvvisai.
Lui si lasciò trascinare e parlò solo una volta lontani.
<<Non serve fingere con me. Lo so che volevi solo allontanarti da lui>> disse.
<<Pensavo non sarebbe venuto>> risposi.
<<Lo pensavamo tutti, ma si è presentato all'improvviso dicendo di averci ripensato. Deve aver saputo in qualche modo della tua presenza qui>> spiegò.
Sbuffai e mi passai una mano sulla fronte in un gesto di sconforto.
<<Se può farti stare meglio e più tranquilla resterò io con te questa sera, vicino a te per tutto il tempo, così lui non si avvicinerà. Solo torniamo dagli altri, non farti rovinare la serata da lui.>>
Gli sorrisi e mi lasciai ricondurre dagli altri allo stesso modo in cui l'avevo trascinato io.
Non avevo mai notato quanto fosse caldo e gentile il tocco della sua mano.
Stringeva il mio polso senza farmi male, ma trasmettendomi lo stesso il giusto senso di protezione.
Forse potevo sopravvivere a quella serata.

<<Ne vuoi uno?>> chiese Kaminari.
<<Eh? Come?>>
<<Stai fissando da un po' questi portachiavi coi gattini, ne vuoi uno?>> chiese di nuovo, sfiorandone alcuni con le dita.
<<È che non so quale scegliere...>> spiegai facendo saettare gli occhi tra tutti i colori disponibili.
<<Tu prima mi hai offerto i dango, quindi cosa ne pensi se lo scelgo io e te lo regalo per sdebitarmi?>> propose.
Gli sorrisi in risposta e lui prese a spulciare sull'espositore, scegliendo proprio quello del mio colore preferito.
Frugò poi nelle tasche alla ricerca di moneta, iniziando poi a contare gli yen con una faccia concentrata.
<<Sembri assorto in chissà quale complicato calcolo matematico>> gli feci notare, sorridendogli divertita.
<<Oh, falla finita!>> mi riprese lui, punzecchiandomi un fianco.
Senza darmi il tempo per vendicarmi richiamò l'attenzione del venditore, alzando il portachiavi per mostrarlo e mettendo nella mano dell'uomo le monetine.
<<Tenga pure il resto>> disse poi, facendo scivolare il piccolo dono nel mio sacchetto, precedentemente riempito con altri acquisti.
<<Grazie infinite>> gli dissi.
Lui rispose con un cenno e un sorriso, che guardai con la coda dell'occhio, troppo presa a cercare con lo sguardo gli altri ragazzi. Oltre a Tetsutetsu e Kirishima, che dall'inizio non mi aveva persa di vista per un secondo, non vedevo nessuno.
<<Prima blateravano qualcosa su una preghiera al tempio, proviamo lì?>> chiese Kaminari. Risposi distrattamente di sì con la testa, prima di sentire la mano del ragazzo scivolare di nuovo sul mio polso.
Era un gesto di premura per non perdermi tra la folla, cosa che succedeva spesso in eventi affollati come questo, quindi lo lasciai fare. Almeno teneva alla larga Kirishima e mi faceva sentire più tranquilla.
Il biondo aveva mantenuto la sua promessa: non mi aveva lasciata sola per un secondo e sembrava deciso a continuare sulla stessa onda. Gli ero molto grata e mi sarei sicuramente sdebitata, bisognava solo capire come.
Prima di iniziare a camminare mi voltai ancora verso Kirishima, trovandolo a fissare malinconico la mano del ragazzo al mio fianco attorno al mio polso.
Potevo fare la dura quanto volevo e fingere di non starci male, ma solo il mio cuscino sapeva quante lacrime stavo versando ogni notte per lui.
Ne ero innamorata, era innegabile, ma ero anche ferita. Sarei mai riuscita a perdonarlo?
Forse, ma solo vedendo un effettivo cambiamento in lui.
Doveva iniziare a fidarsi di me se davvero voleva stare con me, altrimenti avrei lottato con tutte le mie forze per cancellare per sempre qualsiasi traccia di quel forte sentimento che bruciava dentro di me.
Non potevo fare altrimenti.

ZUCCA IN SALAMOIA
Salve. Come state?
Io sto covando l'influenza e mi sta salendo la febbre. Bello dopo 8 ore di lavoro e altrettante che me ne aspettano domani, sono incazzata come Lex Luthor ogni volta che passa davanti a un salone di parrucchieri.
Comunque...ieri ho scritto un nuovo capitoletto abbastanza importante e ho anche iniziato una storia su Shinso Hitoshi (ma non so quando la pubblicherò).
Non ho mai scritto così tanto qui, forse l'influenza mi sconvolge il cervello lol
Fatemi sapere cosa ne pensate di Denki 👀

Rich {Kirishima x Reader}Where stories live. Discover now