15 . Piano ribelle

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Astrid si mosse nel nero. Fece una piroetta su sé stessa, ma non vedeva niente, nemmeno il proprio corpo. Percepiva tuttavia, una sfera di energia che veleggiava da qualche parte nel buio, fissa. Alla sua destra si accese la luce tenue di una candela. Si abbassò per sollevarla da terra, ma quella volteggiò in aria per conto suo, davanti al suo naso e si allontanò da lei. Astrid la seguì. Camminò per qualche minuto senza dire una parola, poi iniziò ad intravedere una tenda sfavillante, una stanza lattea, un giaciglio coperto di sete ricamate e infine l'uomo incappucciato con un libro in mano, seduto di spalle.

-Eccoti di nuovo. - esordì lui senza distogliere gli occhi dalle pagine.

-Ti ho chiamato prima, ma non sei apparso.

-Lo apprendo ora. Temo di non aver avvertito il tuo appello.

-Cos'è cambiato? Perché ora per me è più facile raggiungerti?

-Nel momento in cui si perdono i sensi le difese si ingraciliscono. Funziona nella stessa maniera durante il sonno. Stai dormendo?

-Credo che mi abbiano sedata di nuovo... Tu? Stai dormendo?

-Riposo gli occhi. Proprio qui. - fece lui chiudendo il libro e poggiandolo sul lenzuolo. Si alzò e cominciò a passeggiare sulle mattonelle perlacee con le mani dietro la schiena.

-Com'è possibile che possiamo comunicare in questo modo? Perché da sveglia non riesco a sentirti?

-Il tuo Seiðr cerca di proteggerti quando sei più vulnerabile. Entra in uno stadio superiore, immateriale e, oscillando, può capitare che tocchi altri Seiðr nelle vicinanze. Hai trovato il mio, ora sai riconoscerlo e lo cerchi nuovamente, ma potresti imbatterti in altre entità senza volerlo.

-Perché ha toccato proprio il tuo?

-Me lo domando anch'io...

-È così insolito?

-Non tutti coloro che si accingono alle Arti Magiche ne sono capaci, non molti ne sono consapevoli e pochissimi preferiscono usufruire di questo canale per contattarsi. È considerato qualcosa di molto... intimo.

-Perché non lo usano tutti?

-Per pudore o per paura. Se hai la sfortuna di imbatterti in una creatura con maligne intenzioni o un maestro di magia che faccia pressione sulla tua mente durante questa fase, in cui la tua anima è sospesa, potresti essere rintracciata e trasportata in altri posti, diversi da quello desiderato, potresti subire supplizi, potresti perdere la ragione. Molto spesso, a chi ricopre una carica importante viene consigliato di chiudere il proprio Seiðr per evitare il rischio che i nemici possano carpire informazioni, punti deboli o attaccare, persino uccidere. 

-Si può morire in questo posto?

-Certamente. Ci vogliono millenni di esperienza, di studi e di applicazione per esercitare un potere tale da oltrepassare la protezione del Seiðr, ma è possibile. Ad ogni modo, chiunque troverebbe sgradevole vedere i propri segreti svelati.

-Ma tu l'ultima volta hai detto che non puoi intaccare i miei ricordi, solo guidarli e ora mi dici che si può addirittura uccidere!

-Diciamo che non sono così stolto da forzare una psiche delicata come la tua. Potrei rimanerci incastrato mentre crolla. E poi non ne ricaverei niente: so già abbastanza di te.

-E tu non hai paura che io possa scoprire i tuoi segreti?

-Si corre sempre il rischio in questi casi, ma sono certo che le tue competenze non siano abbastanza approfondite da poter penetrare le mie difese. - affermò l'entità con saccenza. Poi accennò un sorriso sotto l'ombra del cappuccio - Non mi hai posto una domanda.

Nebbia E Tenebre | MARVEL ❷Where stories live. Discover now