57 . Domani

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"E la nostra cena romantica?"

-Non lo vuoi davvero. - disse Astrid premendo la nuca contro la porta. Poteva sentire il calore del corpo dall'altra parte, la presenza appesa, titubante e pentita di Steve che stava ancora decidendo se fosse la cosa giusta da fare, se rompere con lei fosse ciò che voleva davvero. Affondò la maniglia. Le diede ragione e disse che non assaggiare quella crostata aveva portato sarebbe stato un peccato. La tirò a sé e la baciò come non aveva mai fatto, con passione e con tutto l'amore che non erano capaci di dirsi.

Astrid aprì gli occhi e il suo cuore saltò un battito. Quella mattina aveva sognato un finale diverso, con la forchetta che arrotolava gli spaghetti sul fondo del piatto, il sugo delle vongole che macchiava la tovaglia, le briciole della torta sui tovaglioli, le impronte delle labbra attorno al bordo dei bicchieri, le risate smorzate per non infastidire i vicini. Sarebbe stato bello per una sera, interpretare una consueta coppia di esseri umani. Lavare i piatti, dividersi la coperta davanti alla TV e una bottiglia di vino fingendo che non sapesse di succo di frutta, magari addormentarsi l'una sul petto dell'altro, o magari proseguire una pista che non avevano ancora scoperto, aldilà dei baci e delle carezze e svegliarsi la mattina dopo tra le stesse lenzuola e sorridersi alla realizzazione di un livello nuovo di conoscenza reciproca.
Sarebbe stato bello, ma niente di tutto questo era successo. Niente di ciò che la notte le aveva dato sollievo era reale.
Ancora annodata tra le coperte guardò male l'ombra della borraccia di Idromele, vuota.
Le faceva male la testa. Quando si alzò dal letto, la sentì tanto pesante che immaginò di svitarsela e lasciarla sul cuscino. Per fortuna, era rimasto del caffé. Lo bevve tutto direttamente dalla caraffa. Spettinò i riccioli chini su una tazza di latte e cereali e andò ad ammazzare qualche ologramma.

Un'ora dopo una palla di fuoco rimbalzava contro i bersagli. I Limp Bizkit ruggivano nelle casse, il volume al massimo tanto che poteva sentirsi il rimbombo all'esterno. Una modalità del programma permetteva di cambiare la forma dei bersagli e aggiungerci i connotati di una persona. Astrid non aveva perso tempo, aveva scavato nell'archivio e ora il volto di Hoffmann si strappava a metà ogni volta che la colpiva con la spada e ciò le provocava una soddisfazione intensa.
Quando J.O.C.A.S.T.A. ne ebbe abbastanza dei suoi lanci perfetti, le proiettò un omino azzurro in fondo alla camera. Astrid gli andò incontro, trottando, stimolata dalla sfida. Fece un passo di danza con il fianco mentre colpiva gli ologrammi attorno. Fece roteare la spada sulla testa e le due parti di un un faccione precipitarono sul pavimento. L'omino girò attorno a lei come a prenderla in giro, schivò la spada e si assottigliò alla parete per sfuggirle. Astrid lo tagliò a metà. Mentre il busto ricadde flaccido su sé stesso, le gambe restarono erette per qualche secondo prima di cedere all'indietro come un manichino di gelatina. Ne rincorse un altro per un paio di minuti finché non lo decapitò. La testa di Hoffmann si dissolse ai suoi piedi. Due virtuali occhi allucinati la fissarono fino a sparire nel pavimento.

Negli ultimi giorni aveva compreso che il formicolio si ripresentava ogni volta che desiderava di fare del male a qualcuno. Al fiume, rincorrendo la paparazza, per un breve momento aveva provato sollievo nel prevedere di immobilizzata ai suoi piedi, impalata come Radu. Crepuscolo la sentiva e lei sentiva Crepuscolo e l'indole di Muspelheim si ravvivava per avverare la profezia. Anche ora le sue braccia prudevano per ricordarle chi era.
La rifiutò. Lanciò la spada. Si grattò con efferatezza. Con la punta del pugnale si procurò un solco profondo e dovette uscire dalla cabina per fermare l'emorragia.
Il portellone si sollevò e non le piacque cosa vide. Steve aveva indossato il costume di Captain America. Parlava con Wanda che indossava un lungo impermeabile e un cappellino con visiera. Di fianco a lui, Samuel con il visore sugli occhi e il jet di Falcon sulla schiena. Alle loro spalle, una chioma rossa. Si volarono tutti. Astrid passò senza parlare, una mano premuta sul taglio che si rimarginava da solo troppo lentamente.

Nebbia E Tenebre | MARVEL ❷Kde žijí příběhy. Začni objevovat