Weatheria

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---   Da qualche parte nel cielo   ---

Diario di Nami

Giorno 1

- Quando ho riaperto gli occhi ho visto solamente nuvole. Nuvole a destra, a sinistra, sopra...

Stavo volando, senza sapere verso dove. Volavo e piangevo. Ho provato a muovermi, ma per qualche strana ragione non ci sono riuscita.

Ho pianto per molto tempo e quando non avevo più lacrime, sono iniziati i rimpianti. Dopo i rimpianti, i sensi di colpa.

Se solo non fossi stata così stupida... Se solo non mi fossi fatta male al braccio... Se solo, se solo, se solo. Ma chi voglio prendere in giro? Non avrei potuto fare nulla.

Sono una debole. Come sempre sono una debole e per questo ho perso le persone a cui tenevo.

Urouge, Sentomaru, Kuma, l'ammiraglio... Sono stata totalmente impotente di fronte a loro. È questa la realtà.

Successivamente sono stata assalita dalle domande. Chissà dove sarei finita? Rufy starà bene? E gli altri? Forse ero morta e stavo andando in paradiso...

Dopo un tempo indefinito però sono finalmente atterrata. Sotto di me si è formato piccolo cratere a forma di zampa, quindi ho intuito che fosse stato Kuma a spedirmi li. Chissà perchè? Chissà dove ero?

Mi sono subito guardata intorno.

Tanta erba. C'erano piccole colline ricoperte di prati, con dei sentieri in sassi bianchi, molto curati, che spezzavano il resto del verde paesaggio.
Su ogni collina vi erano delle grandi colonne, ognuna delle quali aveva delle pale eoliche in cima. Probabilmente in quel luogo, soffiavano forti vènti. Ogni tanto c'erano dei palloncini a mezz'aria, legati con una corda al terreno. In lontananza si vedevano anche delle piccole abitazioni bianche, con qualche dettaglio azzurro.

L'atmosfera che si respirava era molto calma e tranquilla, il tutto ovattato da una leggera nebbiolina.

Ho provato ad alzarmi, ma appena ho appoggiato la mano a terra, un dolore lancinante mi ha ricordato del mio infortunio al braccio. L'ho guardato. Era ancora bendato.
Le medicazioni di Chopper sono davvero resistenti.

Mi sono messa in piedi con cautela e ho cercato di orientarmi. Ho pensato di essere ancora alle Sabaody. I colori intorno a me ricordavano l'arcipelago, anche se non vi era traccia di Grove, mangrovie o bolle di resina.

Ho avuto un giramento di testa.

La respirazione non era semplice.

In un attimo mi è tornato alla mente il posto dove l'aria era così rarefatta.

Skypiea!

Ho pensato a quanto assurda potesse essere l'ipotesi. Mentre il cervello si contorceva però, una voce alle mie spalle mi ha spaventata.

Non ho neanche pensato di controllare con l'Haki se nei dintorni ci fosse qualcuno. Altra prova della mia stupida superficialità.

Mi sono voltata di scatto e ho visto un vecchietto che si nascondeva dietro ad uno dei pali. Era stato spaventato dal mio arrivo alternativo.

La prima cosa che ho pensato di chiedergli, è dove ci trovassimo.

Mi ha detto che il suo nome era Haredas e che come sospettavo, eravamo su di un'isola del cielo chiamata Weatheria.

Mi ha invitata a casa sua ed io l'ho seguito senza fare ulteriori domande. La situazione era talmente assurda da sembrare irreale.

Non appena siamo arrivati mi sono appoggiata sul divano. Il braccio mi faceva male e la testa mi scoppiava, un pò per l'altitudine, molto per i pensieri.

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⏰ Last updated: Oct 18, 2019 ⏰

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