Arlong Park

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--- Villaggio di Kokoyashi ---

Passarono alcuni giorni e la vita sembrava tornata come sempre.
La solita normalità anche se un velo di tristezza accompagnava Nami tutto il tempo.

Sentì un pò di baccano fuori e decise di andare a vedere cosa stava succedendo.

Arlong stava raccontando ad un prigioniero della superiorità naturale degli uomini pesce. Tutto come al solito, tranne che il prigioniero, questa volta, era una faccia conosciuta.

Mani e piedi legati, Zoro stava seduto di fronte ad Arlong con il petto tutto fasciato, in attesa di sapere il suo destino.

Nami: "Sempre con questa storia Arlong, quando la smetterai?".

Arlong: "Mia cara Nami. Tu naturalmente sei speciale. Nessuno sa disegnare mappe come te. Per questo sei la mia cartografa".

Zoro rimase basito: " Cartografa? Nami perchè sei con loro?"

Nami: "Si Zoro. Sono sempre stata un pirata e vi ho solo ingannati per rubarvi il tesoro".

Arlong: "Eh già. È la donna più fredda che esista. Ha tradito chiunque le volesse bene. Per lei contano solo i soldi. Si è anche dimenticata della morte della madre".

Lo sguardo di Nami a sentire quelle parole tremò e Zoro lo notò.

Zoro: "Non sono sorpreso. Sapevo che ci avresti portato guai".

Detto questo lo spadaccino saltò all'indietro e si tuffò nella piscina.

"Ma è pazzo? Avendo mani e piedi legati affogherà". Dissero gli uomini pesce.

Nami rimase bloccata un attimo, poi si lanciò in acqua dietro a Zoro. Lo recuperò e lo riportò sul terreno.

Nami: "Sei un idiota. Cosa ti è saltato in mente?"

Zoro: "A te cosa è saltato in mente? Stavo per affogare, perchè ci hai messo tanto?"

Nami furiosa gli sferrò un pugno in faccia e lo lasciò accasciare al suolo.

Nami: "Imprigionatelo. Penserò a lui più tardi".

Se ne andò nel suo studio.

Nami: << Non ci voleva proprio. È venuto qui e rischia di rovinare il mio piano per liberare il villaggio >>.

Più tardi, Nami aspettò che Arlong si mosse verso i villaggi e tornò di sotto da Zoro. Tagliò le corde che lo legavano con un pugnale.

Nami: "Vattene via subito. Arlong non c'è quindi non farti più vedere. Te l'ho detto faccio parte della loro ciurma. Dimenticatemi".

Detto questo si girò e se ne andò. Si diresse alla tomba della madre dove venne raggiunta da Nojiko.
Finalmente, con un pò di tranquillità, potè passare del tempo con qualcuno che le voleva bene.
Erano così rari quei momenti.

Nojiko: "Cosa è successo? Perchè sei così agitata?"

Nami: "Quei ragazzi che ho conosciuto, mi hanno raggiunta qui. Mi saranno solo d'impiccio e rischiano di rovinare i miei piani. Spero se ne vadano al più presto".

Più tardi tornata ad Arlong Park trovò una situazione ancora peggiore.
C'erano corpi di uomini pesce stesi ovunque, uccisi da Zoro. Arlong era infuriato e teneva prigioniero Usopp. Di certo il cecchino non sarebbe stato fortunato come lo spadaccino.

Kuroobi: "Secondo me è stata Nami a portare qui queste persone, cosi da poterti eliminare Arlong".

Nami: "Smettila Kuroobi. Sono 8 anni che lavoro per voi. Perchè dovrei tradirvi proprio ora?"

Arlong: "Tranquilla Nami. Kuroobi non intendeva insultarti. Questi piccoli moscerini verranno subito sistemati e tornerà la pace immediatamente. Nessuno può eliminarmi".

Arlong si avvicinò minaccioso al cecchino.

Nami scattò ed intervenì prima che potessero uccidere Usopp. Prese il suo bastone e colpì il cecchino in faccia atterrandolo.

Usopp: "Perchè ci fai questo Nami? Rufy ancora si fida e non smetterà un attimo di credere in te".

Nami: "Finiscila. Ho sbagliato a farmi seguire da voi ma riparerò. Ti ucciderò con le mie mani".

Usopp: "Uccidermi? Ma cosa dici? Non credo proprio, prendi questo".

Usopp lanciò un petardo a terra creando una nuvola di fumo e sparò un colpo in direzione di Nami.

La ragazza, anche se il fumo occultava la vista, percepì facilmente da che parte arrivava il colpo e lo schivò. Si lanciò poi verso Usopp colpendolo in volto di nuovo col bastone e poi, con un pugnale mirò all'addome del ragazzo.

Appena la nube si diradò tutti videro cadere a terra sanguinante il cecchino e Nami in piedi di fronte a lui. Gli diede un calcio che lo fece volare in fondo alla piscina. Poi si girò e se ne tornò nel suo studio tra il tripudio degli uomini pesce.

Lontana da occhi indiscreti si medicò la mano. Infatti invece di colpire Usopp si era trafitta la mano inscenando la morte dell'amico.

Nami pensò: << Non posso permettere che rovinino i miei piani. Gli uomini di Arlong sono troppo forti e dopo averli ammazzati distruggeranno tutto. Devo trovarli e costringerli ad andarsene >>.

Scese di sotto e andò a cercarli.
Dopo pochi minuti li trovò lungo la strada. C'era Zoro, Rufy, Johnny, Yosaku e Sanji, il cuoco del Baratie.

Nami: "Perchè siete ancora qui? Vi ho detto che dovete andare via. Vi ho traditi e non voglio avere più niente a che fare con voi".

Rufy: "Ma cosa dici Nami? Siamo compagni. Perchè stai con loro?"

Nami: "Ve l'ho detto. Sono della loro ciurma e voi non dovete immischiarvi. Arlong vuole farvi fuori perchè Zoro ha ucciso molti uomini pesce. Sono troppo forti. Scappate finchè siete in tempo. Non avete idea di chi avete di fronte questa volta".

Zoro: "Dove è Usopp?"

Nami: "In fondo al mare".

Zoro scattò e la attaccò con le sue spade. Nami venne quasi presa alla sprovvista ma saltò indietro.
Lo spadaccino proseguì l'attacco e Nami continuò a schivare ogni colpo.
Estrasse il suo bastone e lo bloccò.
Rimasero qualche secondo l'uno di fronte all'altra, con le armi intrecciate in una prova di forza.
Nami lanciò un urlo ed iniziò a contrattaccare.
Zoro arretrò parando i colpi che arrivavano.
Nami aumentò la rapidità degli attacchi fino a colpire con un calcio lo spadaccino sull'addome.
Zoro venne scagliato contro un albero. Si rialzò e mise le spade nel fodero senza batter ciglio.

Nami: "Cosa fai? Sei impazzito?"

Appena vista questa scena Sanji attaccò Zoro.

Sanji: "Come ti permetti di attaccare la mia bellissima Nami?"

Iniziarono a scambiarsi qualche colpo finchè Rufy si distese a terra.

Rufy: "Io dormo".

Nami rimase esterrefatta.

Nami: "SIETE TUTTI FUORI DI TESTA. SE VOLETE FARVI AMMAZZARE FATE PURE. NON MI INTERESSA!"

Si girò e scappò via.

Corse più che poteva fino ad arrivare a casa di Nojiko. Entrò e scoppiò a piangere.
Aveva i nervi a fior di pelle.

Nami: << Perchè? Perchè sono così testardi? Si faranno uccidere. Non sanno di cosa sono capaci gli uomini pesce >>.

Distrusse qualche specchio e qualche mobile per alleviare lo stress e alla fine si addormentò sul tavolo.

Nojiko entrò e vide il caos. Prese una coperta e la poggiò su di Nami.

Nojiko: "Povera Nami. Quanto è difficile per te aver finalmente trovato dei compagni".

Le avventure di NamiWhere stories live. Discover now