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-Eiiiiiiii non sei ancora pronta? La festa inizia tra mezz'ora!- urla Dakota facendomi svegliare e entrando nella stanza.
-Mmmmmm- dico -Ancora cinque minuti- grugnisco
-Mmmmmm a chi Signorina? Alzati adesso se no scateno un terremoto- dice e io mi alzo dal letto.
-Questo è per te- dice indicando un manichino con sopra una tuta? Si potrebbe definire, di pelle. Composta da un corpetto di pelle nera, e ci sono anche due strisce di pelle sopra le spalle. Abbinati ci sono dei pantaloni di pelle nera e delle scarpe da ginnastica divine.
-E anche questo- dice Dakota dandomi una busta -Leggila, metti il vestito e chiamami quando sei pronta, ti devo dare altre dritte prima della festa- dice e se ne va.
Sulla busta c'è una scritta Per Erika è una scrittura che ho già visto, Thomas.

Cara Erika...
Non ho mai scritto una lettera, e non immaginavo neanche di scriverla a te, comunque, ti starai chiedendo perché ti ho mandato Dakota a dartela, beh vedi, devo dirti alcune cose e il modo migliore è scriverlo.
Per prima cosa, il vestito che è arrivato insieme a questa lettera è un abbigliamento speciale, come avrai già notato. È un abbigliamento che è rimasto per circa 300 anni chiuso dentro una teca. Un abbigliamento che avrebbe dovuto indossare la Luna del branco. L'abbigliamento che ti ho portato apparteneva a mia madre. Adesso ti chiederai dove sia mi madre, visto che i licantropi dovrebbero essere immortali. Mia madre è morta, come mio padre, proteggendomi e mettendomi in salvo, dai vampiri.
Il vestito è tuo, è tuo dovere e tuo diritto metterlo. Mettilo oggi, quando andrai allo scontro, mettilo per sfoggiarlo ma soprattutto per farti forza.
Per seconda cosa ti volevo scrivere, e poi ripetere fino a quando morirò che ti amo, ti amo dalla prima volta che ti ho vista in bagno, ti ho amato anche quando hai cercato di fuggire e ti ho amato anche dopo tutto quello che è successo. Ti amo e ti amerò per sempre.
Quindi ti chiedo anzi ti supplico di ritornare da me domani, ti prego di ritornare da me, ti imploro di ritornare anche per il bene del branco e per il bene di tutti.
A tra poco
Ti amo
T~

Le mie guance sono attraversate da calde lacrime, che scendono, senza fermarsi.
Mi ha scritto che mi ama e mi ha scritto il suo passato, e mi ha pregato di ritornare da lui.
Ma io non potrò farlo, per proteggere lui e tutti.
È una scelta difficile ma giusta.
Chiudo la lettera e la appoggio sul comodino, mi cambio e mi faccio una coda alta, ripasso l'incantesimo e scrivo una lettera.
Gli scrivo una lettera di scuse, una lettera in cui gli scrivo quanto lo amo e il perché delle mie scelte.
Dopo aver finito mi accorgo che è tardi e poco dopo bussa Dakota alla porta.
-Aalloooraaaaaa sei pronta?- domanda e poi mi guarda, con un sorrisone sulle labbra. Sa qualcosa che io non so? Solo un presentimento
-Emmmm si, aspettami fuori, arrivo fra un attimo- dico nascondendo la lettera dalla sua visuale.
Quando esce dalla stanza poso la lettera sul suo cuscino, sicura che non dormirà o non entrerà in quella stanza fino a quando non tornerò.
Cerco di sorridere, guardo un ultima volta la camera, mi faccio forza ed esco.
Dakota è fuori che parla al telefono con qualcuno, appena mi vede aggancia e mi sorride. Strano, non è da lei. Va beh non mi deve preoccupare.
Per completare l'abbigliamento ho messo un giubbotto di pelle nero.
Ci avviamo al piano di sotto, vado verso la sala mensa, ma Dakota mi fa cenno di seguirla.
Usciamo al buio della radura e Dakota mi lascia la mano e sparisce, Fantastico, che bella festa!
Dopo un po' mi abituo al buio è noto che alla mia sinistra c'è un piccolo bagliore. Mi avvicino e vedo una piccola candela.
Poco lontano c'è n'è un'altra, così seguo una candela dopo l'altra. Mi portano ad una radura dove si trova tutto il branco, appena mi vedono corrono tutti ad abbracciarmi e mi dicono buona fortuna. Dopo molti abbracci mi ritrovo tra delle braccia famigliari.
-David, mi sei mancato!- dico sul suo petto e inizio a singhiozzare
-Hey, non piangere, conto su di te, riportami mia madre. Ce la farai ne sono certo- dice e lo abbraccio più forte.
-Così però mi strozzi- dice dopo qualche minuto e io allentò al presa ma non lo lascio.
Un leggero ringhio mi arriva all'orecchio e mi stampo un sorriso sulle labbra, può essere geloso quanto vuole, lui è come un fratello per me.
Dopo avere abbracciato David, passo ad abbracciare Dave, Derek, Cinzia e Dakota, che si mette a piangere.
-Hey, non piangere, devi tenere in riga tutti da parte mia fino a quando non torno- lei annuisce e mi lascia abbracciare Jacob, so che dietro di lui c'è Thomas, ma prolungo l'abbraccio più del dovuto, come ho fatto con David, in fondo io e Jacob siamo migliori amici, ma è come un fratello. Mi posso ritenere fortunata, ho molte persone che tengono a me e sono felice.
-Ti prego non farti ammazzare- sussurra Jacob
-Non lo farò- dico
-Ti voglio bene piccoletta- dice e mi bacia la testa
-Ti voglio bene anch'io orsetto peloso, ma se non ti scolli, rischio di morire di caldo- dico e lui si stacca tristemente.
Così gli do un bacio sulla guancia e lui sorride, ma qualcun altro ringhia.
Sorrido, sarà sempre il mio lupetto geloso.
Supero Jacob e corro tra le braccia di Thomas, tra le braccia del mio amore.
-Ho dovuto aspettare mezz'ora per abbracciarti- dice e mi stringe forte e io faccio lo stesso.
-Ti amo- dico e lo bacio.
-Ti amo- dice sulle mie labbra.
-Hey devo chiederti una cosa....- dice un po' in imbarazzo. -Si?-
Mi stacco da lui e lui si mette in ginocchio, tira fuori dalla tasca una scatolina e la apre davanti a me. Appare un bellissimo anello con un diamante al centro. Cavolo è bellissimo.
-Erika, Luna del branco Bluemoon, vuoi sposarmi?- dice con gli occhi lucidi. O Mio Dio! Ho gli occhi appannati dalle lacrime, annuisco, ripetutamente, non riesco a parlare per l'emozione. Alla fine riesco a sussurrare un debole -Si- mi mette l'anello al dito e io lo abbraccio forte, tutto il branco, intorno a noi applaude e io non mi trattengo e lo bacio, come non ho mai fatto probabilmente, lo bacio, perché probabilmente non ce ne sarà un altro di bacio, me lo godo fino all'ultimo e poi mi stacco.
Gli ho detto si, perché voglio ritornare da lui, ma non so cosa fare, gli ho detto di sì perché proverò a convincere Ariel, gli ho detto si perché lui è la mia vita.
-Ti amo, più di ogni altra cosa- dico
-Anch'io- mi sussurra all'orecchio.

-È ora- dico a malincuore, dopo diverse ore passate a parlare, mangiare e ballare.
-Lo so- dice tristemente Thomas
Saluto tutto il branco, i miei amici e infine Thomas.
-La tua lettera.... è stata bellissima- dico
-Ma è stato meglio sta sera- dico ripensando all'accaduto.
Lo stringo forte tra le mie braccia, e vorrei andarmene subito, così da non leggerli il dolore che gli causo, ma non ce la faccio. Devo essere anche un po' egoista. Così lo avvicino a me e lo bacio, più un bacio d'addio che un bacio di arrivederci, ma lui non lo sa.
-Devo andare- dico staccandomi e guardandolo negli occhi.
-Un ultima cosa- dice -Prometti- dice e io lo guardo confusa, lui continua -Promettimi che tornerai, promettimi che tornerai da me, promettimi che ti potrò stringere ancora, promettimi che non morirai, promettimi che non mi abbandonerai, promettimelo- dice, anzi mi supplica.
-Te lo prometto- gli dico per la seconda volta, e per la seconda volta gli devo mentire, anche se non sono sicura che ci riuscirò, glielo dico per riuscire a lasciarlo, glielo dico per sperare di rivederlo, anche se una promessa non mantenuta non è una promessa.
Penso ancora, come la prima volta che gliel'ho promesso.
Guardo per un altro po' questi occhi, quei maledetti occhi che mi hanno fatta innamorare, guardo lui, che mi ha tolto il fiato anche la prima volta, lo guardo, per memorizzare tutto di lui. Lo guardo, così che quando mi addormenterò sarà nei miei sogni.
Mi tolgo l'amuleto e glielo lascio in mano, lui sembra voler dire qualcosa ma il mio sguardo dice tutto.
Dopo diversi minuti mi allontano, da lui, dai miei amici, dal branco, dalla mia casa e dalla mia famiglia.

The Alfa's eyes Where stories live. Discover now