Capitolo 14

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Johnny's Pov
Sono sveglio dalle 5 e non ho più chiuso occhio, non so perché.
Vedo Adelaide dormire pacificamente come un neonato, è tenera pure quando dorme come possibile?
Decido di alzarmi dal letto e andare a bere qualcosa in cucina, scendo al piano di sotto e appena entro in cucina trovo Jo al bancone, seduto su una sedia con in mano una bottiglia di birra.
"Bro...tutto bene?" chiedo, lui si gira di scatto spaventato.
"Ei Johnny, tutto bene perché?"
"sono le 5 e stai bevendo la birra...sicuro?"
"certo! avevo solo voglia di birra"
"alle 5?"
"già"
non ci credo affatto, ha tutti gli occhi lucidi e la voce tremolante.
"non ci credo Jo...cosa è successo?"
"pff...ok...ieri sera poi sono uscito quando voi stavate guardando un film e sono andato in discoteca con Cheryl la mia ragazza ti ricordi? ecco, sai cosa, tempo 10 minuti che l'ho lasciata da sola e lei si è fatta 3 tipi, ha visto il suo ex...Anthony e non hai idea di cosa ha fatto, è venuta da me mi ha tirato uno schiaffo e mi ha detto 'mi dispiace torno con lui' indicando Anthony ed è uscita dalla discoteca con lui e sono andati via in macchina..."
"Jo..."
"perché Johnny, cosa ho fatto...cosa, ho sempre dato tutto quello che avevo a lei, ho rinunciato ad un sacco di cose per lei, le ho dato il mondo, era la mia vita...e lei ha buttato tutto all'aria...come niente"
"Bro vieni qui" e vado verso di lui per abbracciarlo.
"Mi dispiace un sacco, lei non ti merita, ma per niente, tutte le voci che giravano sul suo conto erano vere...ora sai com'è"
"Vuol dire che mi ha tirato per il culo per 3 anni e mezzo...3 ANNI E MEZZO! RENDITI CONTO! Ho sprecato 3 anni della mia vita con una persona schifosa come lei" dice urlando
"lo so...mi dispiace un sacco davvero, non sai quanto mi faccia male vedere te soffrire, vedere mio fratello che piange per una...poco di buono come lei!"
"Chissà che corna che c'ho...non ci passo più dalla porta"
"Domani andiamo in spiaggia, solo noi due come ai vecchi tempi che ne dici?"
"va bene...grazie fratello, ti voglio bene!" dice abbracciandomi.
"torna a dormire ora che domani c'è scuola...a proposito, ma che cosa ti girava in testa per andare in discoteca durante la settimana"
"boh, ci stava però"
"ci stava un bel niente, dai vai" mi saluta e torna al piano di sopra, io prendo un bicchiere di acqua e torno in camera.
Adelaide è ancora lì che dorme come un angioletto, mi metto nel letto sotto le coperte e comincio a disegnare con le dita dei cerchi sulla guancia sperando che comunque non si svegli.
Ad un tratto si gira con la faccia verso di me, ma continua a dormire.
Le do un lieve bacio e torno a dormire pure io.

8:30 a.m.
Siamo in macchina e ci stiamo dirigendo verso scuola, Adelaide è stanchissima infatti è crollata a dormire di nuovo.
Decido di accostare per qualche minuto nel parcheggio di una pasticceria per poi prendere delle brioches e dei cappuccini da portare via.
Quando rientro in macchina sento il telefono di Adelaide squillare per un po' fino a quando non smette, così lo prendo in mano e vedo 3 chiamate perse da "Leo"...ancora Leonardo?! ma cosa vuole.
Il telefono suona di nuovo per la quarta volta, così decido di rispondere io...
"pronto?"
"Ade!"
"no, non sono Adelaide...sono Iohnny"
"Oh Johnny...Ade non c'è?"
"si, ma sta dormendo"
"Ah davvero? allora appena è sveglia me la fai chiamare? "
"glielo dirò"
"Ci vediamo dopo, ciao Johnny"
"Ciao Leo" non ho detto nulla...in fondo siamo amici.
Siamo arrivati a scuola, sveglio Adelaide e ci dirigiamo verso la nostra classe.

Adelaide's Pov
La prima ora è finita e io sono stanchissima, ancora non mi sembra vero che io e Johnny ci siamo messi insieme...mi sembra un sogno.
Esco dalla classe e vado verso il mio armadietto dove tra le fessure trovo un biglietto con su scritto "ci vediamo in biblioteca a pranzo" con nessuna firma...'boh' penso.
Mi dirigo verso la classe di scienze, quando qualcuno mi prende una mano e mi fa fare una giravolta per poi appoggiare il braccio sulla mia spalla "ehi lady" ecco il mio uomo "ehi!"
"come hai dormito sta notte allora"
"da Dio...ovvio, poi ero con te quindi era bello per questo"
"ah beh era scontato no" dice Johnny dandosi arie alzo gli occhi al cielo e sorrido
"ma, sei pronta?"
"per cosa?"
"tra poco si parte per il tour, ricordi?"
"oh cavolo è vero!"
"agitata?"
"forse"
"stai tranquilla, ti divertirai un sacco, poi sei con me quindi ovvio che ti divertirai" dice facendo la faccia da pervertito "ehm calmo"
"dai scherzo"
"fai bene" dico, lui si mette a ridere, mi prende per i fianchi e mi fa appoggiare agli armadietti per poi baciarmi.
Gli sorrido e insieme ci dirigiamo mano nella mano in classe.
"Vi sembra il caso?!" urla la professoressa qualche secondo dopo essere entrati
"cosa?" dico io
"come cosa? questi atteggiamenti all'interno delle mura scolastiche"
"scusi prof ma quali?" replica Johnny
"Signor Orlando, le sembra il caso di sbaciucchiare la sua ragazza per i corridoi?" in quel puntai lo sguardo su Leonardo al quale non avevo ancora detto nulla di me e Johnny...nonostante avesse preso la scelta di stare con la sua ragazza che aveva in Italia, alle parole della professoressa notai che il suo sguardo cambiò, come se qualcuno avesse distrutto qualcosa dentro di lui.
Il mio sguardo subito si trasforma, cercavo di comunicare con lui, ma a quanto pare non ci riuscivo.
Dopo aver detto molte parole, la professoressa ci fa accomodare ai nostri banchi dove non vedevo l'ora che finisse l'ora così per andare a parlare con Leonardo.
Dopo 50 minuti di parole di cui non ho ascoltato nulla, la campanella suona, non penso a nulla, vado verso Leonardo e lo porto fuori dalla classe, vedo lo sgabuzzino aperto in corridoio e mi ci infilo.
"ti posso spiegare tutto"
"perché non me l'hai detto?"
"te lo volevo dire davvero! Ma non ne ho avuto il modo"
"cosa volevi dirmi, che ti sei messa con lui oppure che hai sempre voluto lui e in realtà di me non te né mai fregato nulla..."
"no non è vero, ascoltami, se di te non me ne fosse fregato nulla, fidati che ora non sarei neanche qui"
"non mi interessa" ed esce dallo sgabuzzino...probabilmente in quel momento lo persi..
Mi metto le mani tra i cappelli, ma subito dopo ricordai di quel messaggio nell'armadietto, prendo il telefono e guardo l'ora, così esco dallo sgabuzzino e comincio a correre verso la biblioteca come se per un briciolo sperassi che quel messaggio me lo avesse scritto Leonardo.
Arrivo e non trovo nessuno, fino a quando esce da una libreria Stacy
"Ei Adelaide" dice con voce poco promettente
"Stacy? sei tu che mi hai scritto il biglietto?"
"già...non te lo aspettavi?"
"no...cosa c'è?"
"senti stronzetta, mi hai rubato il ragazzo, secondo te ti lascio andare cosi"
"io non ti ho rubato proprio nulla, lui ha mollato te, ma non per me"
"non me ne frega nulla, tu me l'hai rubato punto"
"fammi uscire dai"
"no!" urla e mi tira uno schiaffo per poi prendermi per i capelli e iniziare a tirarli e strapparli.
"Sei una troia!" dice lei per poi uscire dalla biblioteca.
Non so cosa fare, dal nulla è successo tutto, mi sono trovata a terra con lei che mi tirava i capelli, non go avuto tempi di difendermi, nemmeno di scappare.
Con la lacrime agli occhi rimangono sdraiata per qualche minuto sul pavimento della biblioteca.
Come è successo tutto?
Questi secondi, secondi che hanno comunque causato un dolore indescrivibile.
Non volevo parlare di questo fatto con nessuno, volevo solo tornare a casa e stare per conto mio.
Non voglio più stare a scuola, così chiamo la mamma di Kenzie per farmi venire a prendere inventandomi una scusa, vado verso la segreteria con gli occhi molto lucidi, quasi al punto di scoppiare in lacrime e chiedo di poter chiamare la mamma di Kenzie per farmi venire a prendere.
Dopo circa 20 minuti arriva a scuola e mi porta a casa "Adelaide cosa è successo" mi chiede prima di lasciarmi a casa "nulla" dico "non è vero, conosco quando c'è qualcosa che non va e ti fermo subito, so che in realtà fisicamente non stai male" in realtà un pochino si dato che Stacy mi aveva tirato uno schiaffo e i capelli al punto da strapparli.
"cose brutte"
"e non ne vuoi parlare"
"no grazie comunque, se mai più tardi"
"va bene, per qualsiasi cosa sai che puoi chiamarmi...ciao Ade, riprenditi, sta sera comunque passo da te"
"Grazie signora Ziegler"
"di nulla cara" scendo dall'auto e vado verso casa mia visto che mi aveva lasciato non proprio davanti.
Nel camminare noto che la casa di fronte alla mia che era in vendita a quanto pare è stata comprata.
C'è un grosso camion per il trasloco parcheggiato davanti alla casa e da dietro al camion sbucano due macchina che parcheggiano anche loro davanti alla casa; una macchina è nera mentre l'altra bianca.
Dalla macchina bianca scende una ragazza alta castana con dei boccoli, con un signore anch'esso alto con i capelli castani chiari, mentre da quella nera una donna non troppo alta, ma nemmeno troppo bassa con un vestito rosso, dei capelli ben sistemati bpccolosi e rossi e un ragazzo, dalla prospettiva sembrava un po' più alto di me, con i capelli castano chiaro, una maglia nera e dei pantaloni beige.
La ragazza scesa dalla macchina bianca mi nota e fa una specie di sorriso, quando vede che entro nel vialetto di casa mia urla qualcosa ma non capisco bene cosa.
Arrivo alla porta di casa, prendo le chiavi, la apro ed entro.
Appoggio lo zaino vicino al divano, tolgo il telefono dalla tasca posteriore dei pantaloni e lo butto sul divano.
C'erano un po' di messaggi ma che preferivo non leggere.
Mi dirigo verso il bagno al piano di sopra e allo specchio guardo le mie condizioni: ci sono tutti i capelli per aria, una guancia tutta rossa e un po' gonfia e gli occhi completamente pieni di lacrime.
Lo schiaffo che mi aveva dato Stacy era stato talmente forte che mi era rimasto il segno delle dita, aveva anche degli anelli e questo è quello che ha fatto gonfiare la guancia.
Cerco di sistemarmi un po' i capelli, mi rinfresca il viso con dell'acqua e torno in cucina per prendere del ghiaccio per la guancia.
Dopo aver preso il ghiaccio mi siedo sul divano e controllo il telefono, a quest'ora ci dovrebbe essere lezione ma vedo comunque che Johnny fino a pochi minuti prima continuava a mandarmi messaggi:

Me And You Again!♡ //Johnny Orlando//Where stories live. Discover now