35.Cimice

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"SCARLET" urla una voce dentro il mio precchio e mi tiro su di scatto sbattendo la testa con qualcosa di solido.
Ma porco crono.
Sento dei versi di dolore provenire dalla mia sinistra e quando mi giro trovo una Emily che si sta massaggiando la testa.
Ecco cosa ho colpito.

"Ma si può sapere cosa urli?" Le chiedo massaggiandomi a mia volta la parte dolorante.
Il buon giorno si vede dal mattino.
"Te lo avevo detto! Sveglia alle 7. Ma tu la sveglia non la sentivi così sono entrata in azione io." Spiega con ovvietà mentre la guardo malissimo.
"Dai su che siamo già in ritardo" mi tira le coperte ed un verso di disapprovazione esce dalle mie labbra.
"Okok adesso mi alzo" mi rassegno dopo un po' e vedo comparire sul suo volto un sorriso raggiante.

Mi guardo intorno non sapendo esattamente cosa fare.
Io della roba mia non cel'ho.

Poi il mio sguardo si posa sulla valigia che mi ha lasciato Noah, probabilemtne a qualcosa servirà...
Mi avvicino e la apro.
I miei occhi si stabuzzano quando vedo la quantità di roba che c'è dentro.
Non tanto per il fatto che la roba è molta, ma perchè non è mia.
Allora di chi è?
Ci saranno almeno 10 felpe ed altrettante magliette, c'è lo spazzolino che ho usato mentre stavo da loro, la spazzola , degli asciugamani , ciabatte , calzonicini, pantaloni della tuta , leggins e un sacco di altra roba.
Ma che?
Mi chiedo da dove avranno preso tutta sta roba , dubito che sia loro soprattutto per il fatto che non credo che mi lascerebbero così la loro roba.
"Ehi tutto bene?" Mi chiede Emily probabilmente notando che sto guardando la valigia come se non ne avessi mai vista una.
Scuoto la testa per tornare alla realtà e sorrido alla bionda che mi guarda preoccupata.
"Si." Annuisco
"Però ho un piccolo problema , non ho preso il sapone ne lo sciampo..." moromoro sperando che almeno mi dica dove prenderli
"Oh non ti preoccupare , per stamattina puoi usare i miei poi andremo al centrocommerciale e prenderemo tutto quello che ti manca" mi rassicura.
Centro commerciale?
"Ma io non ho soldi..." mi sembra una cosa abbastazna ovvia...
"Hai ragione , scusami avevo dimenticato che sei nuova e ti devo spiegare tutto." Si batte la mano sulla fronte
"Praticamente quando arrivi qui devi recarti in una specie di reseption dove ti danno una carta che si chiama :argent card" mi spiega
"In questa carta c'è una certa cifra di soldi che puoi spendere ,si rinnovarla ogni mese ma ovviamente i soldi che ci sono al suo interno non ti bastano per 30 giorni quindi si fanno delle specie di lavori...." ci pensa un po' su
"Tipo quelli che scovano le persone guadagnano un sacco , è il lavoro diciamo più propizio ma è anche quello più stancante." Continua alzando gli occhi al cielo, a quanto pare conosce qualcuno che fa questo "lavoro".
"Dato che la maggior perte degli studenti qui non ha i genitori deve lavorare per riuscire a soddisfare i prorpi sfizi altrimenti si accontenta" scrolla le spalle
"Mentre invece i pochi che hanno i genitori disolito si fanno rocaricare la carta da loro e quindi sono i più ricchi" mette le virgolette sull'ultima parola.
Ehm.. ok

"Quindi adesso vai a farti una doccia ,vestiti , andiamo a recuperare Jenna e poi si parte per il tour" mi gira per le spalle per poi spingermi verso il bagno.
Entro e mi faccio una doccia veloce poi mi lavo i denti e mi vesto con una felpa completamente nera, che mi arriva quasi al ginocchio, e dei pantaloncini anche quelli lunghi fino al ginocchio ma sono costretta ad a arrotolare un po' l'elastico della vita per la troppa larghezza.
Spazzolo i miei capelli neri e me li lego in una treccia disordinata portandomela sulla spalla sinistra.
Esco dal bagno e mi infilo le converse nere pronta ad andare.
Quando anche Emily finisce di prepararsi mi viene incontro tutta raggiante.
Lei é praticamente il contrario di me: capelli perfettamente pettinati e lisciati, maglioncino color panna infilato dentro i jeans blu scuro a vita alta con una cintura nera, viso leggermente truccato con un filo di eyeliner e un leggero accenno di un lucidalabbra, forse anche un po' di fondotinta ma è talmente impercettibile che non ne sono così sicura.
Beh, in confronto sembro uno scaricatore di porto.
Prende delle vans color cirpria e se le infila afferrando poi una borsetta.
"Bene direi che siamo pronte!" Afferma tutta felice.
Ma da dove la prende tutta questa energia di mattina?

Qualcosa di specialeWhere stories live. Discover now