4.Noah.•

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Apro leggermente gli occhi socchiudendoli per la troppa luce che filtra dalla finestra, sbatto le palpebre lentamente cercando di mettere a fuoco l'ambiente circostante non trovando nulla di familiare.
Dove sono?
Mi tiro sui gomiti notando la coperta sul mio corpo cadere
Non ricordo di essermi infilata sotto le coperte...
Studio attentamente la stanza riconoscendo soltanto dopo un po' di minuti l'armadio, la scrivania e l'unica finestra presente.
ora ricordo
I 4 ragazzi che sono entrati in casa...
la montagna...
Il furgone...
Non è stato un sogno.

Faccio dei respiri profondi circondandosi il petto le braccia sperando di sparire e basta.
Perché sono qui?
Cosa vogliono da me?
Quanto tempo ho dormito?
Come posso tornare a casa?
Mio padre si starà preoccupando...
Avranno già iniziato a cercarmi?
La testa mi scoppia e l'unica cosa che vorrei fare adesso è urlare, tanto.
Decido di alzarmi ,anche se non ho alcuna intenzione di lasciare la stanza, così scosto la coperta mettendomi definitivamente seduta dopo poco però mene pento perché fa freddo.
Tanto freddo.

Iniziò a strofinarmi le braccia scoperte con i palmi delle mani tremanti
Perché fa così freddo?
Sto per prendere la coperta in modo da avvolgermici all'interno quando noto un ammasso di panni sul fondo del letto con sopra un biglietto;
'Se hai freddo...'
C'è scritto in mezzo a diversi scarabocchi e-
Okay
Lo fisso per qualche secondo indecisa sula da farsi ma quando le mie mani iniziano a perdere letteralmente sensibilità decido di spostare il biglietto e afferrare i vestiti.
In cima alla pila c'è un maglione blu decisamente grande che sembra molto caldo, lo seguono un paio di maglie che sono molto meno invitanti ma decido di afferrarne comunque una.
Infilo prima la maglia poi il maglione: le maniche mi coprono di gran lunga le mani che sfrego tra di loro in cerca di un po' di calore.
Dopo di che preservo quelli che dovrebbero essere i pantaloni, sono di cotone e non riesco a capirne davvero la differenza.
Metto il primo che mi capita per mano cercando di stringere il più possibile l'elastico in modo da stringerli in vita, cosa che si dimostra alquanto inutile da he continuano a cadere.
Allora afferro l'altro che noto essere abbastanza piccolo e facile da indossare.
Okay allora.
Rimetto in ordine i vestiti inutilizzati è il bigliettino al suo posto, strofino il palmo della mano destra coperta sullo stomaco facendo una smorfia quando lo sento brontolare rumorosamente.
Fame
Ci mancava solo questa
Sebbene la voglia di mettere qualcosa sotto i denti sia tanta decido di rimanere sul letto incrociando le gambe iniziando a pensare ad un modo per tornare a casa.
Scappare è inutile e questo potrebbe sapere un enorme ostacolo, soprattutto adesso che mi sento molto più lucida iniziò a chiedermi se le cose di ieri erano solo visioni date dal panico.
Il ragazzo che prevedeva le mie mosse, l'altro invece che appariva e scompariva da un punto all'altro...
Com'è possibile?
Sento la porta chiudersi di scatto, non riesco frenare l'urlo spaventato che esce dalle mie labbra spostando subito lo sguardo in quella direzione.
C'è uno dei ragazzi di ieri, Cameron , sulla porta e lo vedo fare un rapido gesto con la mano che assomiglia a quello utilizzato da mio fratello per zittirmi.
E in un attimo la voce sparisce.
Cosa..?
"Non urlare." Afferma secco e anche parecchio irritato, serro automaticamente la bocca che era rimasta aperta nella speranza di fa uscire qualche suono.
Nulla
Mi tocco la gola non sentendo alcun tipo di fastidio, provo a mugugnare ma ancora niente.
Nemmeno le corde vocali sembrano muoversi.
"Se mi assicuri che non urlerai, potrai parlare." Mormora la voce di Cameron ad un tratto non così lontana, alzo di scatto lo sguardo incontrando i suoi occhi freddi che mi studiano attentamente.
Li assottiglia leggermente e mi sembra di vedere la sua palpebra restringersi sempre di più mentre quella sensazione torna a propagarsi per tutto il petto.
Sposto velocemente lo sguardo in un altro punto della stanza annuendo, lui sbatte le palpebre quasi disorientato ma poi ripete il gesto con la mano ed io inizio a tossire forte sentendomi improvvisamente la gola secca.

Qualcosa di specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora