47.Lontano.

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"Mi ascolti?"

"No."

"Ti hanno mai detto che sei terribilemente permalosa?" Incrocia le braccia al petto e cerco di non badare al tessuto della maglia che aderisce al suo petto.
Rimani concentrata Scarlet.
"Ti hanno mai detto che sei terribilmente fastidioso?" Ribatto acida come un limone.
Mi aspetto di vedere almeno un briciolo di irritazione nel suo sguardo ma con mia grande sorpresa gli compare un sorrisetto divertito sulle labbra.

"Alcune volte." Inizia a giocherellare con alcuni fili scappati dalla coperta.
E meno male.

Seguono attimi di silenzio fino a quando decido di sedermi sul letto.
Lontano da lui ovviamente.
Appenna vede che mi posiziono dalla parte opposta scuote la testa e fa una leggera risata.
"Non mordo mica Scarlet." Sul suo volto compare un ghigno malefico.
Mh, si certo.
"Fai di peggio." Borbotto guardando le coperte che sono diventate di colpo così interessanti.

"Tipo?"
"Eh?"
"Cosa faccio di peggio?" Alza un sopracciglio.
Quello sguardo ad esempio.
Quello ti stende.
Cerco di riprendermi da certi pensieri evintando di rispondere.
"Beh? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Dice continuando a tenere quel sorrisetto irritante.
"Tu invece hai imparato a parlare di colpo?" Insomma disolito parlare con lui era come parlare con un muro.

Scuote la testa mentre sbuffa una risata.
"Si sta ribalatando la situazione." Sentenzia appoggiandosi con la schiena alla tastiera del letto.

"Beh, come ti sembra qui?" Mi chiede dopo attimi di silenzio.
"È... grande." Rispondo facendo una smorfia.
"Emily ti ha fatto fare il giro di tutto l'edificio?" Alza un sopracciglio girandosi.
"Non tutto credo... ma gran parte."

"Credi?"

"Si, prima ero finita in un luogo abbastanza inquietante e non riuscivo ad orientarmi." Scrollo le spalle mentre lui corruga la fronte.
"E come hai fatto a tornare?" Mi chiede.

"Mi ha aiutata un ragazzo che Emily mi aveva presentato ..." ometto il fatto che ho incontrato Shaw.
"Un ragazzo?" Alza un sopracciglio.

"Si"
"Mh ok..." si alza di scatto tanto da farmi sussultare e cammina verso la porta.
Ehm ok?
Apre ma prima di uscire si gira a guardarmi come se si aspettasse qualcosa.
"Vieni o no?"

Ma che cazzo?
Ma io cosa ne so?

Ci penso un po' su per poi alzarmi.
"Dove andiamo?" Chiudo la porta alle mie spalle mentre lo vedo allontanarsi a grandi passi.
Che fretta c'ha?
"Ti porto in un posto" risponde vago quando riesco a raggiungerlo.

Attraversiamo la sala grande poi svolta in un corridoio che non avevo mai notato.
Lo seguo anche se abbastanza scettica.
Non vorrà mica uccidermi?

Alzo lo sguardo ed osservo la sua espressione seria.
Zeus, proteggimi tu.

- - - - - - - - - - - - - -

"Ma ti muovi?" Sbotta per quella che credo sia la millesima volta.

Stiamo camminando da ormai un'ora verso il nulla.
Seriamente non c'è nulla qui.
Dopo aver imboccato quel corridoio siamo usciti dall'Albatros tramite un porta che da quel che ho capito è tipo un'uscita di emergenza.

Ed ora siamo qui.
Dentro una nube di nebbia.
In mezzo al nulla.

"È facile parlare per te , anche io vorrei avere delle gambe lunghe venti metri" borbotto raggiungendolo dove si era fermato per aspettarmi, le sue labbra si increspano in un sorrisetto strano.
"Nana." Detto questo rincomincia a camminare.

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