12.Kyle e il vento.•

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Sarà passata più di un'ora da quando sono arrivata qui ad aprire porte per osservarne il contenuto, ormai ne mancano solo un paio da aprire.
Escludendo quella chiusa a chiave
In realtà non nascono niente di così importante: una era piena di scatoloni tanto che l'unico spazio di pavimento in cui poter andare era massimo di un metro quadro, un'altra invece aveva al suo interno delle moto, 5 per la prescrizione.
Ce ne era una che era completamente vuota; non una finestra ne un qualche mobile, solo il pavimento , le pareti e il soffitto.
Boh
Chiuso dietro di me l'ennesima porta che all'interno conteneva delle confezioni d'acqua, lallerano veramente tante e questo non è un buon segno.
Servono fino a che mi terranno qua?
Perché sono così tante?
Quando potrò tornare a casa?
Scuoto impercettibilmente la testa in modo da far andare via tutti questi pensieri ed attraverso il corridoio dirigendomi verso una porta di legno chiaro; la maniglia è un pomello fatto sempre di legno ma appena lo giro si stacca
Ah-
Sbarro gli occhi cercando subito di infilarlo nuovamente per incastrarlo e fare finta di nulla ma il pezzo di legno sembra non aver intenzione di collaborare
Andiamo...
"Cosa stai facendo?" Strizzo gli occhi nel sentire la voce di Cameron non troppo in lontananza e mi insulto mentalmente per non essere rimasta a sul divano a guardare quel film, sento i suoi passi farsi sempre più vicini e prendo in considerazione di far finta di nulla nascondendo il pomello in tasca.
Scarto l'idea notando il buco nella porta decisamente evidente.

Cameron mi raggiunge e cerco di non farmi troppo intimorire dal suo sguardo corrucciato
Non sembra molto felice
Passa gli occhi prima dal mio volto, poi al pomello tra le mie mani ed infine al buco dove dovrebbe esserci quest'ultimo.
Abbasso lo sguardo colpevole
"Non... volevo solo aprire la porta e- insomma..." cerco di spiegare ma già il fatto che non potrei teoricamente nemmeno essere qui... immagino che mi metta in una brutta posizione.
Sento che mi sta guardando ma il pavimento è decisamente più interessante, vedo le sue mani avvicinarsi e prendersi con poca delicatezza il pomello.
A questo punto alzo lo sguardo vedendolo rifilarmi un'occhiataccia che sembra decisamente di rimprovero, si avvicina alla porta infilando il pezzo di legno e dopo qualche piccola manovra riesce a sistemarlo
Ma che-
"Perché sei qui?" Domanda poi con tono duro ed incrociando le braccia al petto, mi mordo il labbro inferiore
"Mi anniavo di là" rispondo guardandolo negli occhi ma questo non gli sembra bastare
"E chi ti ha dato il permesso di venire a ficcanasate qui?" Continua piegandosi leggermente verso di me
"La porta era aperta"
"E anche tutte le altre porte erano aperte?"
Continuo a torturarmi il labbro inferiore mentre le mie mani si torturano tra di loro
Non ho fatto nulla di male no?
"Mi dispiace?" Provo a dire anche se non con troppa convinzione o sincerità, la porta principale era socchiusa se l'avessero tenuta chiusa non sarei entrata
Forse
Lui mi fissa ancora con quel cipiglio severo per qualche secondo prima che i suoi lineamenti si addolciscano, alza gli occhi al cielo in un gesto esagerato per poi riportarlo su di me
"Vuoi entrare?" Mi chiede indicando con un cenno la porta, annuisco sollevando leggermente gli angoli della bocca in un sorriso impercettibile, si volta girando il pomello un paio di volte prima che questo emetta un 'click' e la porta si apra.
La tiene aperta facendomi passare per poi seguirmi dentro la stanza, corrugo le sopracciglia non capendo il perché della sua compagnia ma decido di non farci troppo caso studiando quello che ho intorno e-
Libri
Un sacco di libri
I miei occhi si illuminano e sento le mani prudere dalla voglia di passare le dita sulle copertine dei vari volumi.
La stanza è piena di librerie con altrettanti libri all'interno, sembrano divisi per un certo ordine
Anzi sembra quasi maniacale
Avanzo verso la prima libreria che mi si presenta davanti ma poi ci ripenso girando leggermente la testa per guardare e Cameron; è appoggiato alla porta chiusa con le braccia incrociate ed uno sguardo annoiato sul volto
Mi chiedo davvero perché sia ancora qui
Probabilmente sentendosi osservato alza anche lui lo sguardo incontrando i miei occhi , corruga le sopracciglia in una domanda silenziosa
"Posso... insomma posso fare un'occhiata?" Chiedo con una nota involontaria di acidità nella mia voce ma comunque non sembra farci caso, annuisce tenendo però le sopracciglia aggrottate
"Non devi chiedermi il permesso" aggiunge come se fosse la cosa più ovvia del mondo
Ma-
"Ma tu-" provo a dire indicando la porta per spiegarmi ma sembra continuare a non capire, decido di lasciare perdere e scuoto la testa piano rigirandomi.
Mi avvicino alla libreria osservando lo scaffale che mi si para davanti; molti libri sono spesso e sembrano anche parecchio vecchi, non mi trattengo e alzo l'indice trascinandolo lentamente lungo la scritta verticale in oro
'La caccia alle streghe'
È questo quello che c'è scritto in caratteri maiuscoli e chiari, sposto lo sguardo sui volumi successivi studiandoli uno ad uno.
Arrivata alla fine corrugo le sopracciglia notando che tutti i libri su quello scaffale parlano della stessa cosa: le streghe, in particolare modo come cacciarle o ucciderle.
Alzo lo sguardo vedendo altri libri che di cui però non riesco a scorgere il titolo, mi sposto alla libreria successiva ed inizio a guardare anche lì.
Dopo una generosa quantità di titoli letti in diverse librerie e scaffali noto che c'è un filo conduttore in tutti questi libri: attività paranormali, poteri, cose sovrannaturali.
Parlano tutti della stessa cosa ma sembrano catalogati in periodi diversi.
Cosa vuol dire?
"Ti piace leggere" la voce di Cameron mi risveglia dai miei pensieri facendomi sussultare sul posto, allontano la mano dal libro che stavo guardando, 'l'uomo che sussurrava al vento' , appuntandomi mentalmente di prenderlo su prima di uscire.
La sua domanda non è una domanda, suona molto più come un'affermazione ma comunque annuisco riportando lo sguardo sui libri.
Mi piace?
È la mia vita
Vorrei rispondere perché davvero; i libri sono l'unica cosa di cui parlerei per ore e ore.
"Quali sono i generi che preferisci? Non sono mai entrato in questo posto nè ho letto i libri però... magari posso aiutarti a trovare quello che ti interessa" aggiunge poi fissando a sua volta lo scaffale davanti a sè, lo vedo leggere il titolo di un libro con la copertina verde opaco prima di fare una smorfia e rimetterlo a posto.
Decido di rispondere cercando di dare risposta a tutte quelle domande che ho in testa
"Non mi fa differenza in realtà... però immagino che qui non ci sia grande scelta, parlano tutti più o meno della stessa cosa" dico casualmente cercando di farla sembrare un'affermazione leggera, sposto lo sguardo su di lui che sta ancora studiando i vari libri su quello scaffale che mi pare di aver già guardato, parlano per la maggior parte di stermini in Russia riguardanti persone non propriamente sane di mente.
Con capacità strane...
Corruga le sopracciglia spostandosi definitivamente da lì
"Cosa intendi?" Mi chiede avvicinandosi e posizionandosi al mio fianco, mi irrigidisco visibilmente fissando per diverso tempo la stessa lettera e osservando i suoi movimenti con la coda dell'occhio; sta guardando i libri sullo scaffale sopra al mio, il che ha senso data la differenza di altezza.
Okay
"Attività paranormale, caccia alle streghe, strane capacità... super poteri" enfatizzo in perticolar modo le ultime parole notando che però lui sembra rimanere tranquillo.
"E non ti interessano queste cose?" Continua sporgendosi di più verso di me per leggere il titolo di un libro sopra la mia testa; sbarro gli occhi sentendo tutta la vicinanza e il calore del suo corpo, così come il profumo.
Lui sembra non accorgersene minimamente e continua a tenere il petto ad un centimetro dalla mia faccia.
Ehm-
"S-si... voglio dire, sono sicuramente interessanti si." Farfuglio inciampando un paio di volte sulle parole e facendo un passo verso destra in modo da allontanarmi, lui sembra essere confuso da questo mio cambio repentino d'umore ma comunque non dice nulla continuando a storcere il naso a qualsiasi titolo che legge.
"Guarda sinceramente-io non me ne intendo molto insomma... non sono un gran lettore, anzi, non comprendo come alcune persone possano trovare tanto interessanti parole scritte su della semplice carta" incomincia dopo qualche attimo di silenzio facendomi corrugare le sopracciglia
"Non è un insulto ovviamente" dice poi subito facendo un leggero sorriso.
Rifletto un secondo sulle parole da usare prima di parlare rigirandomi per afferra un libro a caso
'Visioni attraverso il buio'
"Non sono le parole scritte su... della semplice carta è la storia che compongo a rendere bello un libro, a me piace leggere ma non ho mai trovato particolarmente interessanti o belli i libri di scuola. Non sempre le parole su carta possono piacere ma...- apro il libro che ho in mano ad una pagina a caso leggendo le prime righe- 'mi dissero di entrare in una stanza completamente buia e che all'intero c'era qualcosa che dovevo trovare, mi avrebbero lasciato andare poi, dissero...' ecco, questo non ti fa... tipo venire voglia di continuare a leggere per sapere cosa succederà dopo? Cosa dovrà trovare ecc..." gli chiedo ma quasi subito lui risponde scrollando le spalle in un gesto disinteressato
"Non è la mia priorità al momento, no" dice con noncuranza ed io in questo momento mi sento leggermente patetica
Non è nemmeno la mia priorità in realtà
Ma non era quello che intendevo...
Rimetto a posto il libro passando ad un'altra libreria e lí una copertina in particolare attira la mia attenzione
'Kyle e il vento'
Lo prendo vedendo come mi aspettavo le pochissime pagine e la copertina disegnata a cartone.
"È quello il genere che ti piace?" Dice Cameron apparendo alle mie spalle e facendomi sussultare nuovamente, lo guardò non riuscendo a capire dal tono se è serio o mi sta solo prendendo in giro ma vedendo la smorfia sul suo viso immagino sia serio...
Boh
"No questo... conosco già la storia, me lo leggeva mia madre quando ero piccola" rispondo sfogliando distrattamente le poche pagine e-
Si
Era questo
Che coincidenza
"Tua madre?" Continua Cameron e sembra improvvisamente interessato all'argomento libri
"Si, mia madre" ripeto guardandolo con una espressione confusa, lui studia attentamente il mio volto mentre noto la mano destra fare una leggera pressione sulla tasca della sua felpa in modo impercettibile
"E ... ugh, ti manca?" Mi chiede così dal nulla e qui si che sono confusa
Ovvio che mi manca
Che domanda è?
Perché lo vuoi sapere?
Mi guarda dritto negli occhi e la sua espressione si fa sempre più seria ogni secondo che passa, per quando in questo momento io voglia distogliere lo sguardo non ci riesco
Cosa-
La strana sensazione torna ad impossessarsi del mio corpo e i suoi occhi si fanno mano mano molto più profondi, potrei davvero caderci dentro.
La sensazione mi arriva fino alla gola e sento come un enorme groppolo incastrato nel petto, inizia a diventare difficile anche respirare
"È morta." Esce dalla mia bocca senza che io me ne renda conto, la sensazione sparisce, il groppo sembra essere uscito con le parole e gli occhi di Cameron sono tornati normali
Cosa è appenna successo?
Porto una mano alla gola tastandola per cercare di capire cosa diavolo è stato, davanti a me Cameron sembra compiaciuto ma anche leggermente appreso, la sua pelle un pochino più pallida
"È morta?" Finge palesemente interesse e le mie mani prudono perché in questo momento vorrei togliergli quel compiacimento dalla faccia e capire cosa mi ha appenna fatto
Io non volevo dirglielo
"Si" taglio corto ma non sembra bastargli
"Se posso chiedere... per quale ragione?" Questa volta l'interesse sembra reale e io davvero non vorrei dirglielo ma la bocca si muove da sola
"Una malattia, quando avevo 5 anni" porto di scatto una mano a coprirmi la bocca strabuzzando gli occhi, Cameron non sembra per niente confuso da questo mio gesto, anzi, sembra non notarlo nemmeno.
"Ti assomigliava?" continua con tono casuale come se sapesse già la risposta ed io posso sentirla
Posso sentire la mia voce che preme per uscire mentre serro le labbra concentrandomi sul fatto di non dargli altre informazioni strettamente personali, il groppolo in gola si forma nuovamente e sento gli occhi bruciare così come la mia pelle
Ancora
Sta succedendo di nuovo
Che cos'è
Sento che potrei davvero urlare da un momento all'altro ma di nuovo Cameron davanti a me sembra non notarlo nemmeno.
Soltanto quando la luce inizia a lampeggiare dal nulla sposta il suo sguardo intorno a se con le sopracciglia corrugate, a quel punto un'espressione leggermente allarmata di presenta sul suo volto
"Hei, non me lo devi dire se non vuoi. Sta tranquilla, sono sicuro che fosse una donna bellissima e che ti assomigliava tanto" dice con tono comprensivo guardandomi con in espressione calma e gentile ,fa per toccarmi una spalla ma appenna le sue dita vengono a contatto con il tessuto le ritira di scatto come scottato.
Comunque le sue parole sembrano fare il loro effetto perché il groppolo lasci a mia gola e sento il bruciore scemare piano, la luce è tornata normale
"Immagino di sì" rispondo di mia spontanea volontà in un sussurro e riportando lo sguardo sul libro
Immagino di sì
"Hei- ripete lui e vedo la sua mano avvicinarsi fino a che non sento una leggera pressione sotto il mento che mi fa alzare lo sguardo incontrando i suoi occhi che sembrano così gentili - tutto bene?" Mi chiede e per un momento ho la certezza che la risposta esca da sola come a pochi secondi da ma-
Non c'è nessuna sensazione
Nessun groppolo
Niente
Guardo i suoi occhi pieni di aspettativa ed annuisco piano.
Poi fa una cosa che mi spiazza; si avvicina circondando le mie spalle con le braccia ed abbracciandomi
Cosa-
Mi irrigidisco all'istante sentendo una sua mano lasciarmi una leggera carezza nel teatro della testa mentre il mio volto è affondato nell'incasso del suo collo
"Mi dispiace per tua madre, non deve essere stato facile per te..." mormora piano come se fosse un segreto continuando a lasciare piccole carezze sulla schiena o tra i capelli.
L'unica cosa a cui riesco a pensare è a come in realtà tutto questo contatto non sia così mal voluto, il che non va bene
È tuo nemico Scarlet
Ti ha rapita e portata qui
Devi tenerlo lontano
Continua a suonare l'allarme e per quanto io le sappia quelle cose il mio corpo sembra pensarla in modo diverso; inizio a rilassarmi sotto il suo tocco gentile senza avere alcuna fretta nello staccarmi, il cuore che sembra esplodere per tutta la situazione.
Staccati
Non lo faccio fino a quando non lo fa lui; scioglie quell'abbraccio allontanandosi ma tenendo le mani sulle mie spalle, la sua espressione è un misto tra compassione e calma.
Fa un leggero sorriso ed i suoi occhi brillano di qualcosa che non riesco a capire.
"Prendi i libri che ti interessano e torniamo di lá così mangi qualcosa mhm?" Continua con con voce pacata e tranquilla, annuisco sentendo un leggero senso di inquietudine nel ripensare a quello che è appenna successo.
Si sposta lasciandomi 'libera' andando verso la porta ed alloggiandocisi vicino.
Okay
Prendo in tutto 4 libri di cui uno è quello che mi leggeva mia madre quando ero piccola e lo raggiungo
"Fatto?" Mi chiede ed annuisco di nuovo.
L'uso della parola completamente sparito
Torniamo in soggiorno per poi dirigerci in cucina, lo vedo smanettare con i diversi mobili prima di tirare fuori degli ingredienti a caso.
Alla fine mi porge un toast che mangio abbastanza frettolosamente volendo tornare in camera.
Una volta finito lo ringrazio facendo per alzarmi
"Io- umh, vado in stanza" lo avviso afferrando i libri, lui annuisce distrattamente mentre mette a posto i piatti usati.
Gli lancio un'ultima occhiata uscendo dalla cucina e dirigendomi verso le scale, incrocio Federico che appenna mi vede corruga le sopracciglia in in espressione confusa.
Guarda i libri e poi nuovamente il mio volto
"Tutto bene?" Domanda anche lui, annuisco frettolosamente aumentando il passo per rinchiudermi in stanza ignorando la sua faccia che si corruga ancora di più .
Una volta dentro rilascio un lungo sospiro e sento l'aria tornare a circolare come se non respirassi da ore
Okay
Appoggio i libri distrattamente sulla scrivàni e mi metto nel letto seduta prendendomi la testa tra le mani e-
Okay
Cosa è successo esattamente?
Ripenso agli sbalzi d'umore di Cameron e al fatto che io non volevo dirgli quelle cose.
Non volevo
Era come se non avessi il controllo del mio corpo
Il solo pensiero mi fa rabbrividire.
Ripenso anche al bruciore che ho provato anche se per pochi secondi, non è la prima volta che succede ed inizia a sembrarmi troppo strana per essere solo una coincidenza oppure una cosa di poco conto.
Dovrei chiedere a Cameron?
Non lo so , lui mi ha detto di fidarmi ma... la cosa sta sfuggendo
Non andrà a finire bene
Faccio un secondo respiro profondo e sposto lo sguardo sui libri, mi avvicino afferrandone uno in particolare
'Streghe, origini'
Apro alla prima pagina leggendo le prime righe
'Sono esseri mandati sulla terra dal diavolo, non sono normali; hanno capacità demoniache e si nascondono vivendo nei posti più putridi'
Guardo l'illustrazione disegnata in dono dalla pagina di un uomo che tiene teso un braccio verso un pezzo di legno; lo sta sollevando da lontano mentre questo si illumina per dare l'impressione di essere stregato.
La strega ha gli occhi rossi e la faccia tutta rugosa dandole un'aspetto orribile.
Fa paura
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi che sembrano guardarmi e continuo a leggere.
'Non sono normali'

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