29.Non cel'ho fatta.

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"Sei pronta?" Mi chiede moro continuando a non degnarmi di uno sguardo .
"Mi riportate casa?" So già la risposta , ma voglio che me lo dica.
Non possono sballottarmi da una parte all'altra come se niente fosse.

Fa un respiro profondo.
"No, devi venire con noi." Afferma guardando il pavimento.
Perchè non mi guardi in faccia Cameron?

"E quando rivedrò la mia famiglia?"  Continuo a chiedere.
Ma non risponde.

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Cameron pov.

Butto tutto quello che trovo dentro l'armaidio con rabbia all'interno del borsone.
Oggi: il giorno di partire.
Oggi : il giorno in cui torneremo in quella che dovrebbe essere la nostra casa.

Oggi:l'ultimo giorno che passerò con lei.
Ma questo ancora non lo sa.

É passato un mese, no, più precisamente 28 giorni.
28 giorni in cui quella stupida ragazzina mi è entrata nella pelle, con i suoi discorsi privi di senso e il suo tono strafottente pronto a sfidare chiunque.
Anche me.

Non dovrei preoccuparmente, la prima regola dei gruppi mandati a scovare i nostri simili è proprio questa: 'mai affezzionarsi.'
Ed è vero, affezzionarsi è un guaio, tanto quando arriveremo all'Albatros probabilmente non li vedremo mai più.
Esatto,è proprio lì che stiamo andando.

L'Albatros.
Un'enorme struttura in cui ci insegnano come sopravvivere ed utillizzare i nostri poteri.
Una specie di campus.
Ci riempiono la testa di cazzate tipo il fatto che siamo speciali: 'in voi c'è qualcosa di speciale'

Che enorme stronzata.
Noi non siamo speciali: siamo diversi ,sbagliati.

Quante volte ho desiderato liberarmi da questa merda e vivere una vita normale, senza proccuparmi di nulla se non di cosa mangiare a cena oppure quale sport praticare.

Ed ora anche lei ci è finita dentro.
Cazzo, solo dio sa quanto ho sperato affinchè fosse solo un falso allarme , un malinteso , qualsiasi cosa ma che non fosse come noi.
Ma invece no.
Il destino sa esser emolto crudele a volte, l'ho provato sulla mia pelle e sulla pelle di mia sorella, anche lei troppo innocente per meritarsi tutto questo.

Tiro un pugno al muro facendo vibrare le pareti della stanza, non voglio che venga con noi ,ho fatto di tutto per rimandare la nostra partenza , ma non è bastato .

Mi dispiace ...non cel'ho fatta.

Vorrei gridarle di scappare finchè è angora in tempo , ma sarebbe anche peggio ... rischierebbe di essere trovata da altri e non credo le andrebbe così bene.

Cazzo ma cosa mi prendere?
Dopo tutte le persone che abbiamo tenuto con noi ora mi preoccupo per una ragazzina insignificante?
So che è inutile negarlo, lei è ....diversa.

Disolito chi portavamo qui non voleva  palrare , si isolava, impazziva e chi più ne ha più ne metta.
Lei no, lei si è fidata , è riuscita a scoprire il passato di alcuni di noi, è rimasta ad ascoltare e non è scappata quando ha saputo tutto.
È rimasta.
È rimasta, magari perchè era costretta ma se ne è fatta una ragione ed ha cercato di conviverci.
Lei ha cercato di vedere del buono in delle persone che le avevano dimostrato il contrario.
Se lo ha visto?
Questo non lo so, ma almeno ci ha provato.

Ha guardato oltre agli occhi di Noah.
Ha perdonato Federico per quello che le aveva fatto.
Ha lasciato che Josh le raccontasse tutto senza fiatare.
Ha sorriso a Ben anche quando gli ha mostrato il suo più grande dolore.

È riuscita a buttare giù quella maschera di indifferenza che indosso troppe volte.

Forse lei non se ne rende conto, forse per lei è una cosa normale fare quello che fa.
Magari crede che chiunque farebbe così.
Ma io penso che sia entrata nel cuore un po' di tutti.

Esco dalla stanza e noto Federico fare lo stesso, ci guardiamo , so che lui pensa le mie stesse identiche cose : anche lui odia tutto questo ed anche lui sperava in un'enorme sbaglio.

"Mi dispiace Cameron, quello che va fatto va fatto." Mi lascia qualche pacca sulla spalla prima di avviarsi al piano di sotto.
Lui è più bravo di me, lui riesce a non pensarci e a lasciare perdere.
Io no.

Scendo a passi pesanti per la troppa frustazione e la vedo: è in cucina mentre ride con Ben.
Non ce la faccio.

Appenna entrambi notano la mia presenza , Ben capisce che è meglio lasciarci soli e se ne va.
Evito di guardarla negli occhi anche se so che mi sta fissando.
Perdonami.
"Sei pronta?" Le chiedo per rompere il silenzio ed i miei pensieri.
"Mi riportate a casa?" Mi risponde con un'altra domanda.
Tipico.
Vorrei dirle che si, la riportiamo a casa, lontana da noi.
Lontana da tutto.
Ma non sono questi i piani.
"No, devi venire con noi" continuo a fissare il pavimento , se la guardassi negli occhi probabilmente leggerebbe tutte le mie emozioni.
Perchè è questo che fa: ti legge dentro.

"E quando rivedrò la mia famiglia?" Lo chiede in tono calmo ,non è proccupata , se le rispondessi che non vedrà mai più la sua famiglia penso che ci seguirebbe ugualmente .

Perchè lei si fida.
Si fida.
Si fida di noi.
Noi che la stiamo trascinando dove non merita.
Non fidarti Scarlet.
Non fidarti delle persone sbagliate.
Reagisci.
Urla.
Scappa.
Fai di tutto per andartente.
Anche se dopo ti riprenderemo.
Almeno saprai di averci provato.
E dopo non mi guarderai con gli occhi di chi ti vuole dire solo una cosa:

"Perchè mi hai abbandonato?"

Qualcosa di specialeWhere stories live. Discover now