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Camila pov...
Era mezzanotte ed io e Lauren stavamo ancora in spiaggia e per di più nude.
Alzai la testa e notai che lei non stava guardando me, era persa in chissà quali pensieri.
Camila: tutto bene amore? A cosa pensi?
Lei mi sorrise e mi baciò i capelli
Lauren: tutto bene principessa. Penso che tutto questo sia magnifico. Ti amo
Camila: anche io ti amo, ma penso sia ora di vestirci e andare.
Lei annuì dandomi ragione.
Ci vestimmo in fretta e ci incamminammo verso l'auto.
Il tragitto fu silenzioso ma colmo di amore.
E a volte è vero...le parole non sono così essenziali.
Per tutto il 'viaggio' di ritorno, io e Lauren avevamo le mani intrecciate e ogni tanto io la guardavo con la coda dell'occhio.
Arrivammo in appartamento, Lauren parcheggiò ed entrammo dentro.
Camminai verso il divano e tolsi la mia giacca. Lauren si avvicinò e incominciò a spogliarmi.
Camila: hey hey hey...calma gli ormoni Jauregi.
Lei rise e la sua risata contagiò anche me.
Lauren: la notte è lunga Camz...
Camila: e proprio perché è lunga, dovremmo passarla a dormire invece di fare altro.
Alzai la mia sopracciglia e lei annuì prima di caricarmi sulle spalle e portarmi sopra.
Io risi di vero gusto.
Camila: tu sei pazza...
Lauren: hai pienamente ragione. Sono pazza...ma di te Camila.
Mi appoggiò sul letto e mi baciò le labbra.
Infine si distese accanto a me, appoggiandosi sul mio petto.
Annusai il profumo dei suoi capelli e di tanto in tanto li accarezzavo.
Lauren sbadigliò,  segno che stava per addormentarsi.
Lauren: buonanotte Camz...
Camila: buonanotte amore.
Sussurrai prima di baciarle una guancia e cadere nel mondo dei sogni.

Lauren pov...
Mi alzai che erano le 6:45. Oddio! Davvero molto tardi.
Chiamai Camila la quale stava dormendo beatamente ma appena sentì il mio tocco sulla sua spalla, aprì di getto gli occhi.
Lauren:non volevo svegliarti Camz...ma è tardi e dobbiamo andare al collage.
Lei annuì e poi mi sorrise.
Camila: buongiorno amore
Mi squadrò da capo a piedi. Si, io dormivo in intimo.
Mi sorrise maliziosa ma io distolsi lo sguardo. Non potevamo fare nulla, era abbastanza tardi.
Lei si alzò e mi guardò,  rimasi imbambolata a guardare il suo corpo stretto in quei pantaloncini da basket e quella maglietta a mezze maniche bianca.
Lei mi passò di fianco, passando l'indice su tutto il mio addome, fino ad arrivare sotto la mia mascella , abbassai lo sguardo trovandomi persa in quegli occhi castani.
Camila: sei sexy.
Si morse il labbro inferiore e dovetti fare uso di tutte le mie forze per non cadere in tentazione.
Lauren: Camz...
Cercai di farla ragionare. Lei mi sorrise , quel sorriso malizioso e bastardo . Voleva farmi penare cavolo.
Camila: eh vabbene . Hai ragione dobbiamo muoverci. Io vado a fare una doccia .
Mi superò e andò in bagno sculettando.
Non poteva farmi questo cavolo.
Iniziò a spogliarsi e potetti vederlo dato che lasciò la porta del bagno aperto.
Imprecai a bassa voce e andai anche io a farmi una doccia.
Scesi in cucina e me la ritrovai seduta con una tazza di caffè in mano.
Mi sedetti difronte a lei e anche io bevvi il caffè aggiungendoci del latte.
Mi alzai e sparecchiai il tutto, poi mi diressi per andare a prendere le chiavi ma non c'erano.
Camila: stai cercando queste?
Le sfilò dalle sue mani per farmele vedere. Gli sorrisi ringraziandola e mentre stavo per prendere le nascose dietro le schiena.
Lauren: Camz dai...stiamo facendo già abbastanza tardi.
Camila: guido io Lauren.
Spalancai la bocca.
Lauren: non penso sia la scelta mi-
Camila: allora, o mi fai guidare o restiamo qui piccola.
Cazzo! Mi aveva fottuta.
Sospirai rassegnata e andai a prendere gli zaini.
Camila mi aspettò in garage e mi fece accomodare nelle mia auto.
Appena mi sedetti sorrise soddisfatta.
Mise in moto l'auto e sfrecciò verso il collage.
Lauren: VA PIÙ PIANO CAMZ...
Dio!stava davvero correndo . Porca puttana.
Lei si girò per guardarmi e rise di gusto.
Camila:ha paura Jauregui?
Lauren: cazzo! GUARDA LA STRADA!
Camila frenò e parcheggiò perfettamente vicino al collage ed io sospirai più calma.
Lauren: tu sei matta!
Camila: mi vuoi dire che la grande e forte Jauregui ha avuto paura?!
Si prese gioco di me con quel sorrisetto bastardo.
Io mi avvicinai a lei con l'intento di sussurrargli qualcosa all'orecchio.
Lauren: Oh Cabello. Quella che oggi tremerà di paura e piacere, sarai tu.
Gli morsi il lobo dell'orecchio e la guardai per vedere la sua reazione.
Infatti aveva la pelle d'oca, io sorrisi bastarda prima di togliere la cinta e scendere.
Camila intrecciò la sua mano con la mia e andammo verso il nostro gruppo.
Finalmente gruppo.
Normani, Dinah e Ally stavano ridendo di chissà quale argomento.
Io e Camila annunciammo il nostro buongiorno e tutte ci salutarono in un caloroso abbraccio.
Parlammo del più e del meno e poi suonò la campanella.
Baciai come sempre Camila e poi andammo ognuno nelle proprie aule.

Camila pov...
Io e Normani come al solito ci sedemmo vicine.
Due ore di matematica e due di storia.
Fortuna che questo è l'ultimo giorno, dato che poi domani è domenica...quindi si ritorna lunedì.
Già...quel maledetto lunedì in cui avrei visto anche Shawn.
Avevo una dannata paura di lui e anche un ansia tremenda per il disegno.
La classe avrebbe visto me e Lauren nude...Dio mio che vergogna.
Le mie guance si tinsero di rosso e Normani si avvicinò con un sorrisetto sulle labbra.
Normani : non si fanno pensieri poco casti a scuola Mila.
Quasi scoppiai a ridere ma mi trattenni .
Camila: infatti non stavo pensando a nulla.
Normani: uhm...farò finta di crederti.
Alzò le spalle e poi entrambe ci concentrammo sulle lezioni.
La campanella suonò e finalmente andammo in mensa.
Appena i miei occhi videro quella chioma castano scuro, un sorriso spontaneo uscì sulle mie labbra.
Lauren si girò e mi sorrise ,
Quel dannato sorriso di cui mi ero innamorata.
Ci sedemmo al tavolo e poco dopo venne anche Dinah, che prese posto accanto a Normani.
Mangiammo e finimmo il tutto in poco tempo.
Dinah e Normani si guardavano e si tenevano la mano, erano davvero bellissime insieme.
Camila: non voglio rovinare questo momento, ma dov'è Ally?
Dinah: ha detto che è dovuta scappare a casa per motivi familiari .
Lauren si rabbuiò in viso ma non disse nulla, annuimmo entrambe prima di salutare calorosamente le due e andare in macchina.

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