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Stavo cenando con la mia famiglia e il mio migliore amico Jacob, ridiamo e scherziamo fino alle dieci di sera.
Jacob se ne va poco dopo e io vado a letto stanca. Domani c'è scuola, il primo anno del liceo e io sono letteralmente terrorizzata.
Così mi faccio una doccia rilassante e vado a dormire poco dopo.

Mi sveglio di soprassalto nella notte, l'aria puzza di fumo. Mi alzo veloce e vado verso il corridoio che è avvolto nelle fiamme. Mi richiudo in camera e cerco una via di uscita dalle fiamme ma non ce n'è. La porta va a fuoco manca poco, prendo il telefono e l'unica persona che mi viene in mente di chiamare è Jacob che poco dopo mi risponde stranamente
-Jacob vieni subito e chiama i vigili del fuoco la mia casa è andata a fuoco. Per piacere fai presto- dico e gli attacco il telefono in faccia. Il fuoco è arrivato fino a metà del letto. Solo adesso mi ricordo che il mio bagno è in comune con il corridoio e provo a vedere se è libero. Niente è quasi pieno di fiamme. Così mi chiudo in bagno e mi siedo vicino al water, spero che Jacob faccia veloce.
L'aria sta iniziando a diventare sempre più piena di fumo. Inizio a tossire e cerco aria, che i miei polmoni reclamano. Mi accascio a terra svenuta, il fumo è troppo.

Qualcuno entra nel bagno e lo vedo sfuocato a causa del troppo fumo nei polmoni e anche perché le fiamme mi bloccano la visuale.
Sento uno strano rumore e l'ombra si avvicina, mi prende in braccio e va verso la finestra di camera mia che non è ancora in fiamme. Apre la finestra e si butta giù? Si è buttato giù. Non lo so non so neanche come ho fatto ad arrivare su un prato. Poi su un'ambulanza, non mi ricordo quasi niente mi ricordo di essere stata su un'ambulanza e poi più niente.

Quattro anni dopo
Driinnnn Driinnnn
Che palle! Scaravento la sveglia sul pavimento e sento che si è rotta. Negli ultimi due anni ho rotto quattordici sveglie e con questa quindici.
Non ho voglia di andare a scuola ma puntualmente mia zia urla
-Erikaaaaaaa svegliati devi andare a scuola, oggi c'è la verifica di storia e non devi fare tardi-
Uffaaaaaaa mi alzo svogliatamente dal letto e vado in bagno. Madonna sembro il mostro nell'armadio, ho i capelli neri tutti arruffati e ho delle orrende occhiaie che circondano i miei occhi verdi.
Mi faccio una doccia lampo e cerco di dare un senso ai miei capelli e alla mia faccia. Metto un po' di mascara, un po' di matita e del correttore per le occhiaie. Mi avvio in cucina e mangio quello che la zia mi ha preparato.
-Buongiorno Tesoro vedo che oggi sei in forma- dice lei ridendo e dandomi un bacio sulla guancia.
Le rispondo con un grugnito animalesco, perfetto per il mio carattere alla mattina.
Un clacson mi fa spaventare, Jacob è arrivato. Prendo lo zaino in camera e il giubbotto e saluto la zia con un sorriso, non sono in grado di parlare alla mattina.
Esco di casa e vado verso la macchina del mio migliore amico. -Hey bellezza ti muovi? Abbiamo una verifica e così arriviamo in ritardo- gli rispondo con un altro grugnito e salgo in macchina.
Jacob ridacchia e mi da un bacio sulla guancia e poi parte.
Arriviamo a scuola e durante il tragitto ho risposto e parlato a grugniti. Parcheggia e si ferma con un colpo e mi fa andare avanti, quasi facendomi colpire la testa sul cruscotto.
-Ma dico sei deficiente?- sbotto
-Oh ma principessa abbiamo finalmente spicciato una parola- dice uscendo dalla macchina.
Metto il broncio e lui dice -Dai scherzo dolcezza vieni qui- e mi abbraccia. Mi sono mancati i suoi abbracci. Oggi si ricomincia la scuola dopo le vacanze di Natale e sono presa male perché mi sono svegliata più presto del previsto e anche perché la bastarda della prof ha messo una verifica di storia proprio al rientro dalle vacanze.
Sciolgo l'abbraccio -Mi serve caffè, tanto caffè- dico avviandomi con Jacob alle macchinette.
-Dai veloce, mancano pochi minuti- ma viene interrotto dal suono della campanella. Ho bevuto solo metà del caffè -Addio amore- dico buttandolo a malincuore nel cestino. Ci avviamo verso la classe di storia. La verifica è sulla seconda guerra mondiale. Avrei dovuto studiare ieri ma mi sono addormentata prima di riuscirci e così non avevo studiato una mazza.
-Domanda 5- sussurrai a Jacob che stava scrivendo come un dannato.
-Nel 1945 finisce la guerra con l'invasione della Germania da parte degli Alleati- mi risponde non facendosi beccare. Avevo capito la metà delle parole ma provo ad inventare qualcosa. L'ora passa in un soffio e io non avevo risposto a tre domande e tutte le altre erano probabilmente sbagliate.
-Allora come è andata?- mi domanda Jacob, dopo che la prof se ne era andata. -Come tutte le altre- dico.
Entra poi la prof di italiano, la coordinatrice di classe e esclama -Bentornati ragazzi, oggi abbiamo un nuovo compagno si chiama Thomas- distratta come al solito non l'avevo neanche visto e intanto prendo la giacca e me la tolgo ho caldo adesso.
-Hey Bella distratta- mi dice Jacob
-Eh? Cosa?-
-Buonanotte principessa, c'è un nuovo compagno-
-E allora? Non mi interessa.- dico
Intanto la prof dice di tirare fuori il libro per correggere gli esercizi, che ovviamente non ho fatto. La prof passa l'ora a correggere gli esercizi e a spigare cazzate che non mi interessano. Poco prima che la campanella suona Jacob mi domanda -Tutto a posto Erika?- dice con voce preoccupata
-Perché? Sto bene- lui mi indicò il quaderno che aveva due gocce di sangue. Mi porto subito la mano al naso, uffa ancora. D'inverno mi succede spesso di perdere sangue dal naso così mi alzo e vado verso al prof, che sta scrivendo alla lavagna -Prof devo andare in bagno- e annuisce  vedendo il sangue sulla mia mano. Così corro in bagno.

The Alfa's eyes Where stories live. Discover now