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Benvenuta nella timeline Omega.

Alzo lo sguardo. Una bambina davanti a me era intenta a fissarmi. Un'altra versione di Frisk: monocromatica, completamente in bianco e nero. Gli occhi erano grandi e completamente neri: credevo volesse piangere lacrime del medesimo colore da un momento all'altro. Sembrava vi fosse una galassia all'interno, infinita e misteriosa, ma allo stesso tempo vi era il vuoto, oscuro e caotico.
Rimasi in silenzio per qualche secondo, il tempo di tirarmi su con le mani ancora sporche. Deglutii. Mi decisi a parlarle.
《Timeline Omega...?》
.》Rispose semplicemente lei, per poi continuare. 《Il mio nome è Core Frisk. Sono la guardiana di questo luogo.》
《..Perchè sono qui?》
Perchè è il mio compito portare in salvo le persone. Questo luogo è il posto dove tutti coloro che hanno perso la propria casa ne creano una nuova.
《Ma io non ho perso proprio nulla.》
Hai perso tante cose. Lo sai benissimo anche tu, (t/n). Scusa se ti sono sembrata scortese.》Disse, allungando la manina -perchè sembrava davvero quella di una bambina- verso di me.
Esitai un po', ma alla fine decisi di afferrarla per tirarmi su. Non mi ero nemmeno accorta di essere distesa in terra.
《Cosa è successo dopo..?》Avevo già capito che sapeva tutto.
Nulla. Sei semplicemente arrivata qui. Anzi, ti ci ho "portato io".
《E gli altri due? Pap ed Error, intendo-》
Sono ancora lì.
《...Perchè non lo hai aiutato?》chiesi, alludendo a Papy.
Non è questo il mio compito. Papyrus è già venuto tantissime volte qui dentro, anche se il suo Universo non stava collassando. Sappiamo entrambi quando devo o non devo aiutarlo.
《Ma era in difficoltà!》
Vedrai che se la caverà.》Fece lei, guardandomi con i grandi occhi. 《In ogni caso, non avrei potuto aiutarlo.
《E perchè?》
Error. Lui reputa tutti gli altri Anomalie, tranne alcune eccezioni. Inoltre, data la Timeline Omega, mi dà la caccia da sempre. Non posso permettermi di farmi trovare.
《..Capisco.》Mormorai delusa.
Alzai lo sguardo, dato che lei era più bassa di me.
Una fila ordinata di casette ancora in costruzione era l'unica macchia di colore in quel luogo bianco. C'erano un po' di massi qua e là, ma erano le persone a dominare il paesaggio: Vi erano mostri che ricordavo aver visto e mostri che non mi era mai capitato di vedere -o forse erano solo le versioni alternative di quelli che già conoscevo.
《Cosa stanno facendo...?》
Si stanno ricreando una vita, una casa... Ciò che loro hanno perso. Stanno cercando di formare un normale Underground.
《..Ho capito.》Mormorai, guardando le casette una a una.
Piccole, normalissime strutture di legno non troppo elaborate. Mi dispiaceva per loro, alla fine avevano perso tutto.
Già. Anche altre persone avevano perso tutto.
《Core... Io ho fatto una cazzata. Scusa la volgarità.》Dissi, abbassando lo sguardo.
Intendi quella con Ink?》Chiese lei, guardando il piccolo villaggio in costruzione.
《...Come fai a saperlo?》Chiesi lei, continuando a guardarmi i piedi. Si vedevano ancora i taglietti causati dal vetro.
Devo tenerli continuamente sotto controllo, quei due.》Mugolò lei, alludendo a Ink ed Error. 《Sono sempre in perenne conflitto, e non so se questo un giorno potrà coinvolgere gli altri Universi. Prima o poi, quei due immaturi faranno collassare l'intero Multiverso.
La bambina monocromatica si girò verso di me.
《Le sue emozioni..》Mormorai io.
Già. Ti ripeto che ho visto anche che cosa hai combinato, (t/n).
《..Sì.》Dissi, girandomi colpevole dall'altra parte. Seguirono momenti di silenzio quasi interminabili per entrambe.
Ero ancora pentita di ciò che avevo fatto, colpevole.
..Questo però non significa che non ci sia una soluzione.
Mi voltai di scatto verso di lei, berciando un:《COSA?! E- E quale sarebbe?!》
Lei mi guardò seria; cercai di ricompormi.
Ci sono tre possibilità. La prima, che tu riesca a tornare nel luogo dove tutto è iniziato, dove Ink è diventato quello che è adesso. Dovresti trovare il modo di ritrovare quei colori, però è un'impresa fin troppo ardua. La seconda, che tu riesca a fargli provare delle emozioni proprie, ma è letteralmente impossibile.
Rimase in silenzio.
《E la terza?》Chiesi io.
...Un reset totale.》Fece lei, gurandosi verso di me dopo alcuni secondi di silenzio.
《Cosa...?》Chiesi io, scioccata. Avrebbero dimenticato tutto. Tutto ciò che ho vissuto qui, le amicizie, il rapporto che avevo con gli altri.. tutto finito. Come se non fosse successo nulla.
I Sanses, di solito, riescono a percepire i reset. Ma possiamo stare tranquille, nel nostro caso: Per quanto riguarda Underswap, non penso che a Papyrus dispiaccia rivedere suo fratello. Inoltre, Dream e Ink non hanno ancora vissuto dei veri e propri reset, quindi avranno soltanto una sensazione di continuo déjà vu. Dovresti comunque non farti trovare da Error, però.
《Quindi, dovrei resettare fino al punto in cui sono caduta nell'Underground...?》
Sì.
《..Ma in questo modo cancellerò tutto ciò che ho fatto finora.》
(T/n)... La scelta è solo tua. Questo mondo ormai è pieno di reset. Il tuo sarà soltanto uno tra i tanti, ma non vuol dire che non possa cambiare ciò che hai fatto.
《...Non posso provare con una delle prime due opzioni?》
Sarebbe inutile, sprecheresti solo tempo.
《...》
Un reset, non è vero? Quello di cui mi ha parlato Sans, il classico. Mi ha detto che la sua vita è stata rovinata per questo, che ha perso interesse in tutto ciò che lo circonda per la continua manipolazione del tempo da parte dell'umano. È costretto a vivere e rivivere nuovamente la morte di suo fratello davanti ai suoi occhi per colpa di Frisk, di quel moccioso che riesce soltanto a portare disperazione. Eppure, è lo stesso umano che gli ha aperto la porta per la superficie tante volte, colui o colei che ha portato salvezza nell'Underground.
Riflettei un secondo.
Che stolta. Non c'ero arrivata. Era tutto un gioco, la vita di tutte queste persone era un gioco manipolato dagli altri. Loro non potevano fare una scelta propria, erano costretti a essere soltanto usati come figure e manichini. Compresi solo in quel momento la tristezza che si celava sul mondo di Undertale, come l'aveva definito Sans, e l'idea del reset mi fece ancora più male.

Emotionless - [Ink!Sans x Reader]Where stories live. Discover now