21

160 15 23
                                    

Crediti: temari_no_utage, Twitter.
[Perdonate il ritardo, ero in vacanza ma ci ho messo comunque troppo. D'ora in poi, una volta a settimana! E ho cambiato ma scrittura di Error, alcuni di voi non riuscivano a leggerla e dava un po' di problemi :') scusate. Se avete bisognodel capitolo chiedetemelo in privato!]

T/n's pov.

《Tolta.》Esclamai a un certo punto, riuscendo a togliere la scheggia con le unghie.
Silenzio. Sospirai.
Era inutile prendersela con Pap. Aveva fatto tutto ciò che poteva, tutto. Aveva provato a salvare Blueberry e ci aveva rimesso tanto; da egoista pensai che almeno aveva salvato me.
Adesso stava cercando di sistemarsi il pezzo di felpa a mo' di benda sul braccio: gli avevano colpito l'ulna e si era allargata un'enorme crepatura, spaccando l'osso. Lo sentivo ansimare e, nonostante mi avesse chiesto di non guardarlo in faccia, percepivo il suo senso di colpa, il rimpianto che gli strisciava lungo la schiena.
Spostai lo sguardo sul paesaggio intorno a noi. Non c'era un punto di riferimento: non una casa, non una struttura, non della vegetazione. Solo tronchi e neve. Gli alberi spogli e scuri si slanciavano snelli intorno a noi e proprio su uno di quelli mi ero appoggiata. Sapevo solo che Snowdin era più a nord-ovest rispetto a noi: vedevo il cielo che si tingeva di rosso, una colonna di fumo che si levava in cielo seguita dalle urla lontane.

La cittadella era andata, ormai era distrutta e stava continuando a venir buttata giù. Non c'era più niente da fare. Ma dov'era lui? Dov'era Ink in quel momento? Avrebbe dovuto essere lui a prendere in mano la situazione, ma non c'era e non ci sarebbe mai stato. Pensai dopo al fatto che non gli sarebbe nemmeno importato più di tanto, per lui bastava che l'Universo esistesse come tale, sai che gli importava se le persone al suo interno stavano soffrendo. L'Universo deve continuare a esistere, indipendentemente da ciò che vi succede all'interno.
E allora perché, nonostante la presenza di quei tre -che sicuramente non erano soli, mi aveva parlato di loro-, non faceva niente? Non avrebbero dovuto interferire con altri AU. "Vanno fermati subito" e allora dov'era lui? Non avremmo lasciato Blueberry indietro per colpa sua. E Pap starebbe meglio. La loro casa non sarebbe stata distrutta e Snowdin non sarebbe scoppiata nel caos. Era tutta colpa sua e della sua immensa falsità.

Pensai che, se ciò che provava fosse stato reale, le cose sarebbero andate diversamente. Ma fu un pensiero fuggitivo.

<<Cos'era quello?>> i miei pensieri furono interrotti dalla voce di Papyrus. Si teneva il braccio con la mano e ansimava. Lo guardai in faccia e vidi un'espressione su di lui carica di orrore, aveva quasi le lacrime agli occhi. Era diffidente, riuscivo a percepirlo da come mi aveva parlato.
<<"Quello" cosa?>> Ribattei.
Lui sbuffò. <<Il FIGHT ragazzina, ecco cosa.>> adesso mi guardava con ostilità. <<Non capisco. Perchè è apparso a te?>> marcò sonoramente le ultime due parole. A me.
Non capivo nemmeno io. Era la prima volta da quando ero caduta nell'Underground che mi era apparso quel pulsante e non sapevo minimamente come comportarmi in una situazione del genere. Ci sarebbero potute essere miliardi di momenti in cui sarebbe potuto accadere, perchè proprio ora? Ero certamente grata che fosse successo, ma non capivo. Avevo mille domande in testa: sapevo benissimo che il FIGHT era un potere pericoloso, un potere che poteva portare alla distruzione delle vite di tutti i mostri. Se avessi continuato a usarlo, sapevo cosa sarebbe successo. Non volevo neanche si risvegliasse, ma ormai era troppo tardi. Dovevo tenere quell'impulso a bada. Il suo odio per il mondo non mi avrebbe corrotta.
Non lo avrebbe mai fatto.
Ma adesso dovevo trovare una scusa.
Rispondi.》

《Non lo so.》Risposi d'impulso. 《Ne sai più tu di me. Io non ho fatto niente, è apparso da solo.》
Era come se avessi scelto di fartelo apparire davanti.》
《Volevo uscire da quella situazione. E fino a lì ci siamo. Ma non ho scelto io di farmi apparire il FIGHT davanti.》
Di solito si ha una scelta.》Biascicò lui. 《Nel tuo caso sei stata fortunata, ti è apparsa davanti la scelta più adatta e noi due ce la siamo cavata.》Si appoggiò poi sul tronco dell'albero e si lasciò scivolare a terra. Lo vidi sospirare, aveva gli occhi vuoti.
Blueberry era rimasto lì.
《Mi dispiace.》Riuscii solo a dire. Non potevo comprendere appieno il suo dolore, ma potevo percepirlo.
Lui provò ad aprire e chiudere le dita della mano. Incredibilmente e con un po' di sforzo ce la faceva ancora.
Poggiò la testa contro il tronco dell'albero, lo sguardo sempre vuoto. 《Ho visto pochissime volte mio fratello ridotto in polvere; non c'è più stata una linea genocida, vivemamo tutti felici. Mi ero abituato a tutta quell'allegria. O almeno, mi forzavo a crederci e la cosa mi piaceva. Fin troppo.
Ritornava il rimorso, misto alla rassegnazione. Aveva cercato di nascondersi dietro la sceneggiata del Fight ma non ci era riuscito.
Pensare che potrebbe venire ucciso da quelli- io non posso fare più niente. Basta così. Mi ero illuso che le cose sarebbero potute cambiare, ma è stato tutto inutile.
Capivo il suo dolore. Si sentiva impotente, incapace di cambiare la situazione. 《Tuo fratello è in gamba.》
Lo so, ma non abbastanza per combattere quelli. Nemmeno io ce l'ho fatta, non ce ma farà mai da solo. E loro sono in cinque.》
Non sapevo come aiutarlo, non potevo. 《Ink arriverà. Se non l'ha fatto in precedenza, tra pochi istanti sarà qui. Ne sono sicura. Anche Dream arriverà a breve.》Cercavo di aiutare come potevo. Non volevo e non sopportavo che chi mi stava intorno stesse così. Non ce la facevo.
Papyrus sospirò. Estrasse dalla felpa il pacchetto di sigarette col braccio buono, lo aprì e ne prese una tra le dita. Se la mise in bocca, prendendo l'accendino dalla tasca dei pantaloni. Accese la sigaretta, rimettendolo via.
Ebbene, non ci resta che aspettare e sperare.》 Anche se sapevo benissimo che ormai la speranza di Pap era andata persa.
Mi rassegnai, tirandomi le gambe verso il busto per sentire un po' di calore. Avevo terribilmente freddo.
Nel tempo che mi sfregavo le braccia con le mani, sentivo che quamcosa non andava.
Udii una risatina di gola. Mi si gelò il sangue.
Oh beh, la presenza di mio fratello è tanto reale quanto la mia~

Emotionless - [Ink!Sans x Reader]Where stories live. Discover now