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(t/n)'s pov.

Stavo aspettando ormai da tempo il ritorno a casa del mio amico. Mi mancava davvero tanto, forse troppo. Sentivo la mancanza di quella persona più di ogni altra cosa.
Ero intenta a osservare il pavimento e le assi di legno che lo componevano, contandole una ad una, e cercando di capire quante fossero, per poi riperderne il conto. Distesa sul divano, ormai disfatto e malandato, continuavo a pensare dove fosse Ink in questo momento, che cosa stessa facendo. Chiusi le palpebre per un momento, cercando di ricordare cosa fosse successo dentro quel laboratorio cupo e spettrale, a mia detta.

Da quando ero uscita di lì, Ink era diventato sempre più strano. Mi sembrava quasi "robotico", ma allo stesso tempo spiazzato, confuso. E poi, c'era il modo in cui mi aveva trattato una volta arrivati qui. Stavo cercando di capire cosa non andasse in lui- O forse in me?
Cavolo, non ci avevo pensato per niente. Forse, la risposta, non era lui, del quale mi ero preoccupata esclusivamente: ero io. Probabilmente, qualcosa in me lo ha fatto sussultare, come se ci fosse qualcosa che non va. Eppure, non capisco: Ci sono mille pensieri veloci che mi corrono avanti e indietro per la testa, come un treno in corsa. Perchè si è fermato nel mio conscio solo questo?
Mentre cercavo risposte, arrivò, fra mille domande, una tra le quali non mi sarei mai aspettata.
Un tonfo, assordante nel silenzio creato dal nulla, rimbombò per tutta la stanza, anche se probabilmente, veniva da fuori.
《Ink..?》
Si, era quella la domanda che aspettavo da tempo. E allora corsi verso l'uscita, cercando di non inciampare fra le tante assi che componevano il suolo. Aprii la porta e con uno scatto iniziai a cercare con lo sguardo il mio amico. Eppure era prorpio lì davanti.

Questo mi diede la spinta per correre come non avevo mai fatto in quel luogo. Ero felice di poterlo finalmente rivedere o abbracciare.
Ma la mia felicità si fermò quando lo vidi.
In ginocchio immobile, con le mani poggiate in terra, malconcio e ferito in più punti, le ferite aperte e nere, fatte di inchiostro. Un rivolo di quest'ultimo, scendeva dalla bocca e andava a finire sulla sciarpa, ormai a brandelli e logita in più punti.
Un'espressione vuota, apatica. Era l'unica cosa che c'era sul suo volto, in quel dannato istante.
Corsi subito davnti a lui, in ginocchio, afferrandogli il viso con le mani, imbrattandomi così di inchiostro.
Ci fissammo dritti negli occhi, probabilmente in cerca di risposte. Nei suoi non vedevo più il mio riflesso, tanto che avevano perso il suo colore, sembrava si fossero..."sbiaditi"? Non aveva il minimo accenno a provare qualcosa... Niente.
Non una parola, non il pensiero di provarci. Restammo lì fermi a guardarci per secondi, minuti.
Poi lui si mosse. Si liberò della mia presa e si alzò in piedi, cercando di non incrociare un'altra volta il mio sguardo.
Siamo stati attaccati dalla mob》sussurrò. 《Siamo riusciti a ferire la maggior parte di loro. Ma non è questo il punto, (t/n)》.
Ascoltavo pietrificata le sue parole.
《Il problema è stato lui... Error.》
《Scusa il vuoto di memoria, chi è Error...?》
Non te ne avevo ancora parlato, eh?》 Fece un sorriso dei suoi, probabilmente per rincuorarmi, però sembrò svanire subito. 《 Error è uno tra i tanti distruttori di AU.. Insieme alla MOB e Nightmare.》
《Uhm. Capisco.. E, se posso chiedere... Stai bene?》
Sono stato meglio.》 Disse semplicemente. 《Rispetto a qualcun altro...
Cosa intendeva dire? Alludeva a me?

《Stai parlando di me?》chiesi lui, con aria nervosa.
No, (t/n), no.》Disse lui. Poi i suoi occhi si fecero vuoti.
Parlo delle persone a cui hai detto addio》disse. Poi aggiunse: 《per sempre.
Ora avevo capito, stava alludendo ai miei genitori. In effetti è vero, ci avevo pensato tantissime volte, nel tempo che ero qui.
Ma come si sentivano loro, ad aver perso la propria figlia? Dio, non credevo fosse così dura ammetterlo. Mi mancavano, anche se li odiavo. Come potevano sentirsi, a perdere la propria figlia? Non bene. Basta, li rivolevo qui con me, adesso. eppure, non volevo darlo a vedere.
《Ink... forse un giorno lì rivedrò, i miei》 dissi lui, guardando da un'altra parte.
Ink sembrò non capire, ma poi aggiunse:
Sicura che stessimo parlando delle stesse persone?
《...Stavi parlando dei miei genitori, no?》 Chiesi lui, con fare preoccupato.
Lui se ne stette in silenzio, a fissare il vuoto, con i suoi occhi ormai spenti.
Seguirono momenti di silenzio, i quali, purtroppo, vennero alla fine interrotti dalla sua voce.


















...





















...

























《Io parlavo di Dream e Blue.》


¤¤¤¤¤¤¤¤Angolo autrice¤¤¤¤¤¤¤

Ciao ragazzi!

Scusate per l'uscita in ritardo del capitolo, ma avendo avuto 5 verifiche in 5 giorni.... Be', avete capito.

Sono stata cattivissima in questo capitolo, sorratemi.

(BUAAAAAAAHAAAAAAH)

Non posso dirvi con certezza quando uscirà il prossimo, abbiate pazienza♡

-Liz🌚💫

Emotionless - [Ink!Sans x Reader]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant